Grazie Yuvan, grazie Ninno.
Visto che le scorte vi sembrano sufficienti non interverrò con lo sciroppo.
Il terzo telaino... beh, è vero, ho avuto un po' di fretta. C'è ancora un sostenuto andirivieni di bottinatrici quindi magari lo lascio ancora per una decina di giorni, poi vedrò se è il caso di toglierlo e stringere il nido. Domanda: se dovesse contenere covata fresca va tolto comunque?
Il sesto telaino è pieno di covata fresca.
La regina l'ho fotografata sul settimo telaino.
Non sapevo si dovessero togliere i ponticelli (sono le cellette che le api costruiscono per collegare i telaini tra loro, giusto?), provvederò dalla prossima visita.
Ho finora inserito sempre i fogli cerei in mezzo ai favi pensando fosse meglio, ho letto che le api sono più invogliate a costruirli, ma seguirò il consiglio di Ninno e i prossimi fogli cerei li inserirò tutti da uno stesso lato e uno dopo l'altro.
Le zone di cera allungate sono probabilmente dovute anche ad un altra cosa. Ho letto che alcuni apicoltori siciliani (in particolare trapanesi) hanno riscontrato una consistente riduzione delle varroe presenti nell'arnia utilizzando il metodo Mussi. Voglio fare anch'io, nel mio piccolo, un confronto tra i due tipi di distanziatori. Così nella prima arnia ho montato i distanziatori tradizionali e nella seconda (questa fotografata) i distanziatori Mussi. Sono sicura che non risolverò totalmente il problema varroa ma vorrei capire se una distanza maggiore tra telaino e telaino contribuisca davvero ad aumentare la caduta "accidentale" di varroe. Probabilmente le api non gradiscono molto questa maggiore distanza tra i telaini (o forse devono ancora abituarsi) e tendono ad allungare le cellette.
Proverò anche a posizionare il foglio cereo nella parte bassa del telaino, ma questa prova potrò farla molto più in là perchè per il momento sto ancora utilizzando i telaini con i fogli cerei già montati che ho acquistato con le arnie nuove.
Ciao e grazie!
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