pantagruele
Iscritto il: 11/03/2020, 11:30 Messaggi: 892 Località: rimini
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ci sono parecchi fattori: solo un'arnia? dove si trova? Vicino o lontano da casa? In un posto facilmente raggiungibile da estranei? Vicino a campi coltivati? Visita primaverile: eventuale nutrizione, controllo stato riproduttrice e presenza di eventuali celle reali, stato covata, scorte, importazioni e numero di api, eventuale trattamento tampone primaverile per la varroa (il tutto richiede più visite), rafforzamento famiglie deboli.
A seconda della postazione c'è un periodo in cui le sciamature sono frequenti, da me fine aprile fino a metà maggio, in quella finestra temporale le visite è meglio siano quotidiane (basta un giretto attorno all'apiario per identificare eventuali sciami e catturarli).
Poi c'è la posa del melario, meglio controllare almeno settimanalmente che salgano a melario, se non succede, nonostante le fioriture, è meglio verificare nel nido che non ci siano malattie o orfanità. E un'occhiata al volo all'esterno dei nidi è sempre utile e non richiede molto tempo. Se vanno a melario, e ci sono fioriture, controllare almeno settimanalmente per l'eventuale posa di un secondo o di un terzo melario, poi c'è la smelatura e iniziano i trattamenti tampone estivi, sempre contro la varroa, con blocco di covata naturale o artificiale, a seconda di cosa usi e del clima metti in conto un giro ogni 5 giorni almeno. poi c'è la ripulitura dei melari, quando ormai non c'è più rischio di saccheggio, l'invernamento e, nel mio caso prima metà di dicembre, di solito, i trattamenti di eradicazione della varroa invernali, a gennaio e febbraio, in caso di forti nevicate, è il caso di "disseppellirle", altrimenti puoi dedicarti a sistemare l'attrezzatura (io con la propoli raschiata dai melari e dai telaini ci preparo anche un po' di tintura), poi si riparte a marzo.
Probabilmente ho dimenticato qualcosa, comunque questa è la base, poi ci sono gli accidenti non prevedibili (avvelenamento, lotta a eventuali predatori, altri parassiti o malattie da curare) che richiedono un intervento dell'apicoltore.
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