Regina per nuovo nucleo: introdurre o farla allevare?

ciao a tutti,
non sapevo che la carnica andasse d' amore e d' accordo con la varroa.
Ninno

Omissis vari...

E' vero si che, se hanno genie diverse l'allevamento a partire da una regina introdotta può portare a risultati non soddisfacenti:
già rimanendo nella stessa razza, capita di dovere introdurre una regina già feconda in un nucleo, le api possono o sopprimerla a priori oppure tenerla fino a che depone poche decine d'uova e riallevarsi da queste una nuova regina eliminando quella che avevamo introdotto; la stessa cosa mi sa per l'introduzione di celle reali, nasce e si feconda la regina, le fanno fare poche uova e come sopra solita tiritera.
Pare che però possa cambiare il successo se il momento della formazione, introduzione nel nucleo sia favorevole e cioè al massimo di importazione nettarifera e sviluppo delle famiglie, queste badano come dire un po' meno alla forma.
L'introduzione appena finito l'inverno e a tarda primavera/estate quando lo sviluppo delle famiglie è ancora scarso o va verso periodi di magra eliminano anche la sorella della regina, regina anch'essa, che avevamo tenuto da parte.

Vero anche che introducendo una regina feconda in un nucleo appena formato eviti tutto il periodo d'allevamento della nuova regina che comincerebbe a deporti a luglio e le prime api nate da lei a fine del mese. E' pacifico che nel frattempo ti si spopola il nucleo se non lo sorreggi un pochino te con rimonte di telaini di covata nascente da altre arnie.

A te per la scelta e buon lavoro.

ciau

Bene.
Ma quando tu formi un nucleo ed inserisci una regina già feconda presa a parte, magari ordinata...se la inserisci dopo 24 ore di orfanità a me è capitato in ogni caso che 5 su 5 non accettassero la regina.
Cosa fai tu per far accettare la regina feconda inserita con la gabbietta?

Io conosco solo 2 modi di far accettare una regina ingabbiata con quasi certezza.
La prima è quello di preparare un nucleo con favi di covata nascente , covata aperta e scorte e di spostarla di poco nell' apiario tanto da far perdere le vecchie api e di introdurre la gabbietta il giorno dopo.
La seconda è quella di orfanizzare l' alveare e dopo 8 gg recercare attentamente le celle reali, distruggerle tutte e dopo un gg inserire la gabbietta (le api si troveranno nell' impossibilità di allevare una regina ed accetteranno la nuova).
Mi piacerebbe conoscere anche l' esperienza di altri.
Ninno

ninno ha scritto:... non sapevo che la carnica andasse d' amore e d' accordo con la varroa.

Nessuno ha mai detto una cosa del genere. Anzi, per quanto ne so la carnica subisce di più la varroa rispetto alla ligustica.

SantiSpadaro ha scritto:dammi conferma obombo....e qualche notizia in più

Non ho esperienze dirette in quanto mi trovo proprio al centro dell'areale della ligustica dove non arrivano (ufficialmente) altre razze ed io non intendo portarle di sicuro. Al massimo faccio arrivare qualche regina dal ravennate ma quelle o vengono accettate o vengono rifiutate, non ho mai avuto casi di regine prima accettate e poi "accettate" anche se avevo letto su un forum straniero (mi pare) di casi in qui vengono eliminate dopo aver deposto regine della stessa razza ma proveniente da ceppi o ecotipi diversi, anche con casi di rifiuti in serie.

ninno ha scritto:Io conosco solo 2 modi di far accettare una regina ingabbiata con quasi certezza.
La prima è quello di preparare un nucleo con favi di covata nascente , covata aperta e scorte e di spostarla di poco nell' apiario tanto da far perdere le vecchie api e di introdurre la gabbietta il giorno dopo.
La seconda è quella di orfanizzare l' alveare e dopo 8 gg recercare attentamente le celle reali, distruggerle tutte e dopo un gg inserire la gabbietta (le api si troveranno nell' impossibilità di allevare una regina ed accetteranno la nuova).
Mi piacerebbe conoscere anche l' esperienza di altri.
Ninno

Ciao sul primo metodo mi trovi pienamente d'accordo.
Il secondo nei tempi da tu descitti non l'ho sperimentato ; ma ritengo validissimo.
Io orfanizzo la famiglia,molto prima della febbre sciamatoria , ingabbio la regina e la metto in un'arnietta da allevamento orfano ,la chiudo e la porto via ,guardo bene bene che non ci siano celle , infarino un poco , e la mattina dopo introduco la regina nuova, che mi sono fatto arrivare dalla bassa maremma , che rispetto alla mia zona sono avanti di una ventina di gg. buoni.
L'arnietta piccola la posiziono su di un albero lontano dall'alveare, quando ho la certezza che tutto è a posto (sino ad ora mi è sempre andata bene), faccio fuori la regina vecchia ,che è uscita dalla gabbietta ed ha incominciato a depositare, ed aspetto nuove regine che mi potrebbero servire . A fine stagione tutti gli sciametti li riunisco.
Questa operazione certo non la faccio per un'unica cassa , ma quando decido di sostituire all'inizio stagione tutte le regine. nicol

Pure io come ninno piglio dei telaini li sposto perchè perdano le bottinatrici e dopo metto la regina, dopo di che posso decidere di riunire il resto delle api portando il nucleo nella posizione di partenza per ripigliare di nuovo le bottinatrici e solo successivamente aggiungere gli altri favi decidendo sul momento se intermezzare un diaframma tra i favi del nucleo e quelli aggiunti. Se noto irritazioni sul predellino anzichè aggiungere i favi subito li metto su un doppio melario sopra il nucleo, retina divisoria per alcune ore e spazio per uscita api e arieggiamento e dopo riunisco tutto.

ciau

ops ovviamente l'alveare di partenza viene doverosamente orfanizzato.

Ciao Obombo,
mi devi perdonare ma dal tuo scritto avevo capito che gli apicoltori del nord-est , scontenti della ligustica, volevano ritornare alla carnica perchè migliore (migliore come resistenza alla varroa, perchè sul fatto che sia migliore per quelle zone lo aveva già stabilito la selezione naturale).
Ninno

La fondazione E.Mach sta svolgendo delle ricerche sulla (eventuale) correlazione specie/altimetria/resistenza alla varroa, posizionando gruppi di alveari a fondo-valle/mezza-montagna/montagna e non trattandoli per la varroa. Al momento solo con carnica e ligustica.
Prove svolte nel 2010 e piu' estensivamente quest'anno.
Un primo risultato indica che la carnica sopravvive di piu', e che apiari in quota sopravvivono di piu' rispetto ad apiari posizionati a quote inferiori.
Spero includano anche la mellifera in prove future, si sta diffondendo notevolmente.