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Recuperare un nucleo di questi tempi.
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flightofthebumblebee
Iscritto il: 08/06/2010, 23:05 Messaggi: 193
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Per estrarlo, torchietto!!
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20/11/2011, 20:18 |
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Ggiasone
Iscritto il: 23/05/2011, 15:38 Messaggi: 813 Località: Capannori, Lucca
Formazione: Perito Agrario
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Dunque: -ho aperto qualche cella ancora opercolata, le api hanno tutte la ligula di fuori. -ho misurato le cellette, 5 mm tondi tondi. Oggi mio cognato mi porta il calibro e ne controlliamo delle altre anche con quello. Quello che si nota è come però la profondità sia maggiore, a volte anche quasi il doppio rispetto alle celle dei telaini. Avete qualche suggerimento per estrarre il miele (sono senza torchio)? Con le mani la vedo un po' dura...e anche coi morsi
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21/11/2011, 12:51 |
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ninno
Iscritto il: 17/04/2010, 20:01 Messaggi: 2236
Formazione: perito industriale
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Più è alto il numero di celle misurate e più è precisa la misura di una celletta. La profondità delle cellette sono in funzione del loro uso, per vedere la profondità delle celle da covata devi misurare il favo della covata perchè quelle da miele vengono allungate se servono. Ninno
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21/11/2011, 13:46 |
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vinmolar
Iscritto il: 06/09/2011, 18:43 Messaggi: 29 Località: Napoli
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Ggiasone ha scritto: Avete qualche suggerimento per estrarre il miele (sono senza torchio)? Con le mani la vedo un po' dura...e anche coi morsi Hai pensato allo schiacciapatate... io una volta ho 'dovuto' usarlo e ti assivuro che funziona.....
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21/11/2011, 18:32 |
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Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
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Scusate, ragazzi, ma sono capitato per caso in questo forum e, sebbene io sia l' ultimo arrivato, non sia politicamente corretto, non sia presentato da nessuno, e per quanto ne sapete potrei essere l' ultimo dei deficienti, faccio fatica a capacitarmi di quello che leggo al punto che mi viene il dubbio di non capire piu' la mia lingua originale. In tutti i libri c'e' scritto che recuperare gli sciami vaganti e' rischiosissimo.
1) Non sapete da dove vengono. 2) Non sapete quali malattie trasportano a parte il fatto di essere praticamente certi che abbiano COME MINIMO la varroa. 3) Potrebbero avere un ceppo di varroa resistente a tutti i principi attivi. 4) potrebbero avere la peste americana, la chalckbrood disease, la peste europea, tutti i sacramegna di cui sopra e questa e' la ragione per cui sono fuggite dal proprio nido originale. 5) potrebbero sl limite anche essere api africanizzate
Mi pare che si stiano confondendo DUE cose completamente diverse.
A) Catturare uno sciame SELVATICO ovvero che e' sopravvissuto ad un congruo numero di stagioni senza cure B) Catturare uno sciame teste' fuggito o evaso da chissa' dove e che non ha ancora dimostrato di essere (almeno relativamente) sano.
Ragazzi, e vi prego ancora con sincerita' di scusarmi se vi sembro sgarbato, ma sapete o non sapete quello che state facendo?!?!? Maddmax
_________________ Termopili 480 AC Poitiers AD 732 Vienna AD 1683
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01/12/2011, 0:16 |
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Ggiasone
Iscritto il: 23/05/2011, 15:38 Messaggi: 813 Località: Capannori, Lucca
Formazione: Perito Agrario
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Premettendo che sicuramente tra me e te sono io quello con minore esperienza, non capisco quali siano le ragioni di tante preoccupazioni: -se hai visto le foto nelle pagine precedenti avrai avuto modo di osservare che lo sciame in questione NON esiste, in quanto tutte le api che lo componevano sono morte/scappate. -la varroa era sicuramente presente, la ligula delle api nascenti era estroflessa. -non si trattava di uno sciame fuggito quest'anno, lo dimostra le dimensioni ragguardevoli dei favi ed il loro numero. -come già detto, per terra e sui telaini non c'erano (o quasi) api morte nè tanto meno larve mummificate, calcificate, segni di peste etc etc -api africanizzate...sono già state rinvenute in Italia? Non mi risulta ma torno ad ammettere la mia ancora semi totale ignoranza in materia... -ovviamente ci vuole attenzione e cautela in operazioni del genere, non per niente ho chiesto consigli al forum sia per il recupero che per l'utilizzo o meno di cera e miele. Perchè dici che si stanno confondendo le due cose? A me non sembra...
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01/12/2011, 1:08 |
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Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3917 Località: Cisterna di Latina
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Ciao Maddmax, non so come stanno le cose lì, nella (ex) "più grande democrazia del mondo" ma nel nostro forum stanno cosi: l'ultimo degli iscritti ha gli stessi diritti del primo (anzi, facciamo del secondo visto che il primo è stato l'admin e per quanto democratici, non possiamo offrire gli stessi privilegi a tutti ) e anche gli stessi doveri. Non bisogna essere presentati da nessuno per partecipare, tuttalpiù ci si può presentare da soli nell'apposita sezione ma non è neanche obbligatorio farlo, l'unico obbligo è il rispetto del regolamento, il quale, peraltro, viene applicato con una certa elasticità; siamo pur sempre in Italia . Non so quali libri tu abbia letto ma nei libri che ho letto io non c'è niente del genere, per la verità gli sciami "vaganti" non vengono nemmeno presi in considerazione, sempre che la mia memoria non mi inganni. Volendo rispondere punto per punto ai tuoi dubbi, dire che: 1) Quasi sempre vero ma d'altronde se la gente sapesse da dove viene lo sciame, chiamerebbe il proprietario e non me. 2) Sono certo sì che hanno la varroa, mi stupirei del contrario ma dato che anche le mie api hanno la varroa, il problema non sussiste. 3) Fortunatamente, una cosa del genere non esiste ancora. La varroa che parassita uno sciame è uguale alla varroa presente in tutti gli alveari nel raggio di qualche chilometro. 4) Potrebbe anche essere, è addirittura probabile quando si tratta di sciami fuori stagione ma nel periodo della sciamatura le api ... sciamano. Tutte. Sane e malate. Ragione per la quale tengo gli sciami catturati in quarantena. 5) Assolutamente no. E' pur vero che la madre dei cretini è sempre incinta ma ad oggi a nessuno ancora è saltato in mente di portare l'ape africanizzata in Europa. Ma al di là di questo, la vera ragione è che lo facciamo per le api, per evitare loro di fare una brutta fine, anche se la cosa non riesce sempre. E' vero che qualcuno rimedia anche qualche soldo con il recupero degli sciami ma non credo che il compenso possa ripagare lo sbattimento, specialmente quando si tratta di recuperi difficili. E ce lo possiamo anche permettere, noi che alleviamo api per passione, proprio per questo, perché non viviamo di apicoltura. Non che i professionisti non abbiano la passione o amino meno le api ma non me lo vedo proprio uno che deve gestire centinaia di alveari, appeso ad una scala con una mano e con un portasciami nell'altra . Ciao, Romeo.
_________________ http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura
Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)
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01/12/2011, 1:44 |
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Ggiasone
Iscritto il: 23/05/2011, 15:38 Messaggi: 813 Località: Capannori, Lucca
Formazione: Perito Agrario
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Infatti Obombo, ieri ho finito di estrarre con lo schiacciapatate il miele dai favi: ho impiegato circa 3 ore per dividere le zone con sola cera da quelle con miele e spremere quest'ultime, più un'altra oretta per ripassare la seconda volta ciò che era rimasto e risciacquare il tutto. Ancora devo filtrare il miele ottenuto, per il momento ho solo tolto la cera in superficie. Insomma alla fine mi ci vorranno almeno 5 ore per ottenere una decina di kg di miele. Ne può valere la pena solo se lo fai per passione e per gustarti dei momenti "magici" di "contatto" con le api, che mentre spremevo mi hanno trovato, assaporato la qualità del prodotto in questione e una volta rientrate alla base spedito in massa i rinforzi. Ma le mie sono api educate e si sono concentrate quasi esclusivamente sul sacchettone con cera intera e spremuta, lasciandomi dunque libero di terminare tranquillamente il lavoro di estrazione e portando via quel miele in eccesso dalla cera che mi servirà più avanti. Meglio di così
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01/12/2011, 3:01 |
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Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
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Le api africanizzate erano una battuta anche se non molto divertente. Avrei dovuto mettere la faccina ... e scrivere chalkbrood in modo corretto. Le varroe non sono tutte uguali. Alcuni ceppi sono resistenti agli agenti chimici, altri non lo sono. Alcuni ceppi sono piu' aggressivi di altri, ecco perche' non conviene portarsi a casa le varroe degli altri. I miei libri avvertono di non pigliare sciami dei quali non si e' sicuri che abbiano passato alcune stagioni allo stato selvatico e di non dare mai da mangiare il miele alle api che non l' hanno prodotto. Le ragioni mi paiono evidenti. La cera di alveari infetti da peste americana e' contagiosa anche se sciolta. Rimuovere sciami per danaro va benissimo ma la cosa migliore da fare con sciami di cui non si e' "sicuri" e' di bruciare cera e api. Il miele si puo' utilizzare per alimentazione umana (non per le api) perche' sicuramente non contiene miticidi ne' antibiotici e non ci sono patogeni che passano dalle api all'uomo. Cordialmente Massimo
_________________ Termopili 480 AC Poitiers AD 732 Vienna AD 1683
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01/12/2011, 3:42 |
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Gandalf
Iscritto il: 14/05/2010, 10:08 Messaggi: 568 Località: Rignano sull'Arno (FI)
Formazione: Laurea Informatica
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Maddmax1 ha scritto: Le varroe non sono tutte uguali. Alcuni ceppi sono resistenti agli agenti chimici, altri non lo sono. Alcuni ceppi sono piu' aggressivi di altri, ecco perche' non conviene portarsi a casa le varroe degli altri. Le tue api se ne fregano delle varroe degli altri e tutti i giorni te ne portano di nuove, quindi dove sta il problema? Maddmax1 ha scritto: I miei libri avvertono di non pigliare sciami dei quali non si e' sicuri che abbiano passato alcune stagioni allo stato selvatico e di non dare mai da mangiare il miele alle api che non l' hanno prodotto. Le ragioni mi paiono evidenti. La cera di alveari infetti da peste americana e' contagiosa anche se sciolta. La cattura degli sciami selvatici infatti avviene solo ed esclusivamente durante i periodi di sciamatura e non fuori stagione, la cattura di uno sciame selvatico fuori stagione può essere effettuata se lo sciame si è stabilito in quel posto gli anni precedenti ed è sopravvissuto ad almeno un inverno. Maddmax1 ha scritto: Rimuovere sciami per danaro va benissimo ma la cosa migliore da fare con sciami di cui non si e' "sicuri" e' di bruciare cera e api. Mi spiace, se tu vuoi le api te le recuperi e poi le bruci tu!! Non io. Se devo recuperare gli sciami per denaro e poi bruciarli, le lascio lì, non me le porto certo a casa per poi soffrire nell'ammazzarle. Maddmax1 ha scritto: Il miele si puo' utilizzare per alimentazione umana (non per le api) perche' sicuramente non contiene miticidi ne' antibiotici Come la stragrande maggioranza dei mieli del nostro paese. La cattura degli sciami è bella, ti mette in contatto con la gente e ti permette di spiegare il comportamento, le caratteristiche e l'evoluzione delle api, cose che la maggior parte delle persone non sa. Quando io o la mia ragazza le raccontiamo mentre ricuperiamo uno sciame la gente chiede, si informa e fa domande, spesso per curiosità perchè "non sa" come funzionano le cose. Della cattura degli sciami ormai ci sono abituato, tutti gli anni capita di recuperarne qualcuno (spesso le mie ) e devo dire che quando le vai a recuperare sei contento e felice...anche se ti sono sciamate e le uccideresti tutte, quelle str@#ìne!! Saluti
_________________ Fernando Caivano Skype: f.caivano
Dalle Terre Selvagge agli occidentali lidi, Dai deserti del Nord ai colli verdeggianti, Nel covo del drago e nei nascosti nidi Egli camminò a lungo nei boschi ombreggianti. Lament for Gandalf
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01/12/2011, 10:21 |
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