Renzo a parlato chiaramente di dare ad un alveare il PROPRIO MIELE, non proprio miele di produzione,ma proprio il miele di QUEL ALVEARE, nel proseguo della discussione questo particolare mi sembra non essere preso molto in considerazione invece è fondamentale per la salute degli alveari
Il miele come miele,a 60 gradi perde ogni sua caratteristica,diventa cluccosio e saccarosio per cui bollire il miele ,tanto vale dare zucchero che è più sicuro, con la varroa si possono perdere delle famiglie , io come ho detto in altro argomento ne ho perse 8 , con la peste americana nel giro di 2 anni le perdi tutte ,se ne hai 2 ne perdi due,se ne hai 20 ne perdi venti ...non so se mi spiego

Ciao miche, non conosco le problematiche di invernamento della tua zona ma ti posso dire come faccio io.....
La maggior parte delle famiglie preferisco lasciarle in postazioni dove la melata non è presente così evito il problema, mentre per quelle che metto in produzione cerco di non far intasare il nido e finita l'importazione nutro con fruttosio come scorte invernali dopo aver tolto i telai completi di melata.

Ciao Frank,
nel mio apiario, il primo raccolto dello scorso anno, era l'acacia (Ho cominciato nel mese di Maggio); il tempo era cattivo per cui non hanno fatto nulla. Spero che quest'anno andrà meglio, così prima della melata metterò da parte scorte di miele di nettare, stringerò il nido e tornerò a dare favi di miele per l'invernamento. Spero solo che lavoreranno bene prima di luglio!!
ciao e grazie

due domande:

1) quindi cosa ne faccio dei favi contenenti miele di melata dello scorso anno? Posso ridarli nei nidi alle api in primavera, quando il miele si mescola a quello di nettare appena raccolto?

2) nei libri che ho se ne parla poco, si dà per scontato che l'apicoltore sappia che non può essere utilizzato come nutrizione invernale, ma il motivo è molto vago: non è adatto.... è poco nutriente.... può provocare nosema, ma qual è il vero motivo?

vi ringrazio
Michele

1. il miele puoi utilizzarlo adesso come nutrizione stimolante disopercolando i favi un po’ alla volta dietro il diaframma o nel coprifavo.
2. il vero motivo è che il miele di melata contiene molti sali minerali che vanno ad intasare l’intestino delle api, cosa pericolosa specialmente nei climi freddi dove i voli di purificazione sono radi.
Per ovviare a ciò in autunno si tolgono tutte le scorte di melata e si sostituiscono con miele di nettare o sciroppo. La nutrizione con sciroppo per integrare le scorte va fatta a fine estate, inizio autunno, per permettere il rinnovo delle api che hanno trasformato lo zucchero con api giovani atte a passare l’inverno visto che la trasformazione è un lavoro usurante.

grazie Romeo, ti ringrazio, ora è tutto più chiaro
a presto