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Nutrizione stimolante primaverile 
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Salve a tutti,
le mie due famiglie hanno passato l'inverno. Una è in grande attività, mentre l'altra pur con api attive, covata e regina di settembre 2010
non sembra allo stesso livello di forma.

Mi chiedevo se fosse il caso di fornire nutrizione liquida stimolante per aiutare la famiglia in modo che sia forte al momento della acacia.

1) Il dubbio è: puo' essere un trattamento che stimola la sciamatura?
2) E' forse meglio livellare le famiglie?
3) Quando vanno livellate le famiglie?
4) Meglio prima fornire un po' di api giovani e poi un favo di covata?

Ogni suggerimento è bene accetto
Grazie


28/03/2011, 8:25
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Per quanto riguarda la nutrizione stimolante, è difficile rispondere, bisogna valutare il meteo e le fioriture della tua zona e la situazione delle scorte negli alveari. Lo stesso discorso se vuoi portare allo stesso livello le famiglie. Devi capire quando e se la famiglia più forte può sopportare il salasso. Inizia con un favo di covata opercolata, non ha senso aiutare con api giovani che dovresti prelevare da un favo con covata aperta, rischiando di lasciarla scoperta, mentre nell’alveare ricevente le api giovani si gireranno i pollici, non avendo covata da accudire. Leggi anche queste vecchie discussioni: http://www.forumdiagraria.org/api-f53/alimentazione-stimolante-t8316.html http://www.forumdiagraria.org/post12571.html#p12571

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Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)


28/03/2011, 22:45
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Un sistema utile a livellare senza trasferimenti potrebbe essere l'inversione delle arnie, ma ci sta un grosso inconveniente se non è periodo di forte importazione: potrebbe scatenarsi un saccheggio reciproco. Vorrei un parere di Obombo o altri a riguardo e se ha mai provato questo metodo.

Ciauuz


29/03/2011, 20:36
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Non ho mai utilizzato questo metodo perché non ho mai avuto l’occasione ma ti dirò come la vedo io.
L’inversione delle arnie può essere utile nel caso di nuclei assemblati e lasciati sul posto, che di conseguenza perderanno le bottinatrici, o in casi simili. Quando si tratta di aiutare una famiglia debole, e per famiglia debole intendo una su pochi favi che stenta a partire, aumentare il numero delle bottinatrici potrebbe essere controproducente in quanto l’aumento dell’importazione può bloccare il nido, mentre l’introduzione di un favo (o più) con covata opercolata ha come risultato, una volta sfarfallate le api, la creazione di spazio per la deposizione e la comparsa di più api giovani che si prenderanno cura delle larve. Ci sono però anche altri fattori che influiscono sullo sviluppo, come per esempio il fatto che la deposizione della regina è strettamente correlata alla quantità di polline immagazzinato. Ecco perché dare una risposta universalmente valida è impossibile, perciò ogni decisione va presa di volta in volta in base alla situazione che si ha davanti.
Ciao, Romeo.

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29/03/2011, 23:33
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Giusto e concordo.

Insomma applicare la nostra sensibilità.
Riciau ;)


30/03/2011, 20:37
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Buongiorno, nel mese di maggio ho recuperato uno sciame naturale di modestissime dimensioni, occupava due telaini, adesso é cresciuto fino ad occupare 5 telaini. Volevo praticare un'alimentazione stimolante cosi da farlo crescere ancora. Cosa ne pensate? Li do un po di sciroppo 1:1 o lascio stare?


04/07/2013, 8:55
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Se si da alimentazione stimolante in questo periodo, fra 4 mesi che gli facciamo le flebo :?:
Il tuoi nucleo sta crescendo per cui essendo nel periodo di grandi fioriture (castagno) piano piano dagli spazio aggiungendo un telaio per volta .,
ciao nicol


04/07/2013, 21:18
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Ciao Carmelo, dipende da quello che offre la tua zona; se le api trovano in natura nettare e polline a sufficienza, come dovrebbe essere in questo periodo, è inutile nutrire.

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05/07/2013, 22:43
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