Nuovo nucleo, primi dubbi

Ciao a tutti!
Ho acquistato un nuovo nucleo presso una cooperativa locale.
5 favi, di cui 3 con covata su entrambi i lati.
Nonostante due visite "accurate", non sono ancora riuscito a vedere la regina, bensì vari fuchi che sull prime mi hanno tratto in inganno... ; ma c'è molta covata fresca, quindi la signora dovrebbe essere in casa...

Ora, le note dolenti.
Ho subito notato varie varroe nel vassoio, circa una decina; ed almeno un ape con ali deformi, depositata da un'altra fuori dall'arnia.
Devo prendere subito provvedimenti?? Cosa posso fare in questo periodo??
E tra l'altro, è 'professionale' vendere nuclei già infestati da varroasi???

Altra cosa: osservando i favi, ho notato che due dei tre contenenti covata sono piuttosto irregolari nella parte inferiore, con dei vuoti in corrispondenza dei fili metallici e varie celle da fuco, diciamo una cinquantina. La mia idea è che le api abbiano costruito il favo senza partire da un foglio cereo...
Ora vorrei sostituire presto questi favi, ma come posso fare dato che al momento contengono covata?? Posso già iniziare a spostarli ai lati??

Grazie, Matteo

Ciao Matteop
Per ricercare la regina devi avere solo pazienza e fortuna, alle volte sta sul primo favo che alzi e altre volte dopo averle passato tutti i favi 3 volte pensi che le api nascano in autonomia senza la madre .
Se noti che oramai i favi sono completamente pieni o quasi (intendo occupato da scorte o covata sia opercolata che larve o uova), aggiungi un telaino con foglio cereo nuovo tra l'ultimo di covata e le scorte. Ti può capitare la settimana successiva che la regina stia proprio li.
Procedi così ogni qualvolta ti si riempie il nuovo telaino che aggiungi, puoi anche aggiungerne di più una volta che vedi la famiglia ormai bella forte (7/8 telai di covata).
In questa maniera rinnovi il tuo parco telaini.
Quelli deformi se hanno covata li sposti quando la famiglia è più numerosa nella parte estrema del nido adiacente al diaframma,
appena sfarfallate le ultime api lo togli o lo metti al di la del diaframma lasciando alle api il compito di svuotarlo parzialmente.

Per quanto riguarda la varroa sto ancora metabolizzando nuove idee e potrei dirti una cosa buona o cattiva, comunque sia in base a ciò penso che le tue api hanno già eliminato 10 varroe e la prova te la farai a tue spese temo con l'intervento antivarroa di fine stagione. Come intervento tampone potresti provare a utilizzare il telaino TIT telaino indicatore trappola.
Leggiti anche le varie discussioni relative a nemici delle api, le trovi in elenco/indice delle discussioni che ha fatto Obombo in testa al forum.

Buon lavoro ciauu

Ciao Matteop, come trovare la regina ti ha già spiegato PAArmando, e per quanto riguarda la varroa, questa è endemica, nonostante l’obbligo di denunciarne la presenza (cosa che mi pare nessuno fa) lascerebbe intendere diversamente. Quindi in questo periodo è normale trovarla, bisogna vedere in quali quantità.
I favi con dei vuoti in corrispondenza dei fili sono il risultato dell’inserimento dei fogli cerei in periodi di “magra” quando le api non hanno tanta voglia di costruire ed iniziano a rosicchiare i fogli proprio in corrispondenza dei fili metallici. Se non sono troppo scuri puoi anche rimandare la sostituzione.
Ciao, Romeo.

Ciao,
anch'io ho appena preso due famiglie e sembra che stiano benissimo. L'azienda che me le ha vendute è molto conosciuta per la sua serietà e anche se la varroa c'è sempre e comunque, vendono solo popolazioni "in salute".
Il mio timore riguarda un'altra cosa (premesso che ho le api da sole 2 settimane): ho raccolto uno sciame a casa di un amico che ha una decina di arnie che credo conduca in maniera diligente; mi era stato consigliato di trattarle immediatamente con ossalico prima che mettessero su la covata ma tra mal tempo e attesa di un assistente esperto, ho perso l'attimo. Ora ho un pò di timore sia per la famiglia raccolta che per eventuale infestazione di quelle che stanno bene ma vorrei evitare di trattarle con ossalico visto il periodo non adatto e provare invece con acido lattico... ha senso?

Normalmente, uno sciame parte con un carico di varroa abbastanza basso da permettergli di arrivare senza problemi al trattamento estivo. L'acido lattico, oltre a non essere autorizzato come medicamento veterinario, ha anche una efficacia molto più bassa rispetto all'ossalico (fatto con tutti i crismi, ovviamente).

Sapevo della sua minore efficacia e di conseguenza anche del minor disturbo per le api, quello che mi è nuovo è che non fosse un presidio medico veterinario; me ne ha parlato un'amica che lo ha acquistato alla fiera di Piacenza. Quindi mi sembra di capire che è meglio che al posto di pensare a come trattarle, investa piuttosto il tempo ad osservare e a fare la conta della varroa.
Grazie mille per il contributo