L'origine del miele e' obbligatoria in etichetta, anche nel caso di miscele.
Non sono sicurissimo, ma credo che l'import di miele dagli USA sia vietato proprio a causa dell'uso legale di antibiotici.
Anche in Italia c'e' una lobby che preme sugli antibiotici (vedi Lapis un paio di anni fa), ma si tratta di commercianti piu' che di apicoltori.

Caro renzo, e' il problema annoso dell'agricoltura italiana.. che i produttori non sono capaci di unirsi e fare lobby.
e di conseguenza chi mena il mazzo?
le grosse compagnie commerciali.

E gira e rigira i nomi son sempre quelli.. cosi' ottimizzano anche i mezzi per fare lobby...

Se non sbaglio in Italia, nel settore agricolo l'unico comprato ben organizzato con una lobby potente (e si e' vista al lavoro durante l'influenza aviaria per velocita' d'intervento del governo e ammontare di mezzi e fondi stanziati) e' la lobbi avicola.. che si riduce alla fine ad Amadori e Veronesi..

Non tocchiamo poi il tasto delle miscele e dell'effetto diluizione fino a stare sotto il livello soglia.. cosa che tocca un'enormita' di comparti..
con enormi danni per il solito co*lione: il consumatore finale.

Il miele dagli USA non viene importato probabilmente perché non c’è un’offerta visto che anche loro sono importatori, quello cinese invece è stato bloccato per un periodo, poi riammesso (in alcuni paesi UE dietro la presentazione di un’autocertificazione da parte dell’esportatore!?) ma difficilmente lo si trova in commercio quindi presumo sia utilizzato nell’industria dolciaria dove non c’è l’obbligo di riportare la provenienza degli ingredienti. Negli Stati Uniti è vietata l’importazione di miele cinese e questo la dice lunga sulla sua qualità.