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Consiglio su duplicazione sciame
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elis
Iscritto il: 25/02/2010, 22:08 Messaggi: 193 Località: acireale (CT)
Formazione: architetto
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Ciao a tutti dietro suggerimento di Ninno ho inserito la località nel mio profilo ed anch'io invito tutti a farlo di modo che riusciamo meglio ad intenderci quando ci scambiamo opinioni e consigli In attesa di assaggiare il primo miele che le api a breve mi regaleranno penso già a come organizzare la mia prima duplicazione di sciame. Avrei bisogno di qualche vostro (per me preziosissimo !) consiglio. Il mio obiettivo è: - creare un nuovo nucleo dall'unica famiglia che ho e che è attualmente su nove telaini. - posizionare una delle due arnie ad una distanza dall'altra di circa 100 metri. La mia idea è quella di prelevare due (o tre?) favi dall'arnia, uno con regina e covata (fresca?) e uno (o due?) di scorte, mettere il tutto all'interno di una arnietta portasciami, chiudere e portare l'arnietta nella nuova postazione a valle. In questo modo orfanizzo la famiglia sui sei o sette telaini, che resterebbe nella posizione di partenza. Ditemi sinceramente: è fantapicoltura? detto in altri termini: è una cavolata? Il mio ragionamento è che le api che hanno cambiato posizione si ritrovano la regina dentro l'arnia e quindi dovrebbero in breve tempo organizzarsi; inoltre se è vero che sono in poche è anche vero che hanno una regina giovane (è di quest'anno) e attiva che continuerebbe a deporre. Mentre le api orfanizzate sono in tante e nella loro postazione iniziale e quindi dovrebbero subito mettersi a costruire celle reali. Rischio di rovinare capre e cavoli? A voi la parola.... Grazie davvero.
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16/07/2010, 18:08 |
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Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3917 Località: Cisterna di Latina
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Ti dirò come la penso io. Quando si hanno poche arnie, una nel tuo caso, formare un nuovo nucleo e fargli allevare una regina e un rischio, specialmente a metà luglio quando le api hanno superato il punto di massimo sviluppo. Le probabilità di riuscita sono del 70-80%, ma anche se andasse tutto bene ci vorranno +/- 40 giorni per avere le prime api giovani e +/- 60 giorni per le prime bottinatrici e nel frattempo difficilmente potrai sostenere il nuovo nucleo con covata presa da quello con la vecchia regina perche anche questo va preparato per arrivare all’inverno abbastanza forte. D'altronde anche invernare una sola arnia è un rischio, quindi secondo me dovresti fare cosi: dividi i telaini a metà tra i due alveari, li sistemi uno a destra e l’altro a sinistra rispetto alla posizione iniziale dell’arnia “madre” ma abbastanza vicini, cosi le bottinatrici si divideranno quasi equamente ed il giorno dopo nell’arnia senza regina metti una regina in gabbietta. Riduci le porticine, stimoli con sciroppo, incroci le dita ed è fatta.
_________________ http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura
Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)
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16/07/2010, 22:53 |
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elis
Iscritto il: 25/02/2010, 22:08 Messaggi: 193 Località: acireale (CT)
Formazione: architetto
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Grazie Obombo per avermi risposto. Mi spieghi meglio alcune cose? Cita: Quando si hanno poche arnie, una nel tuo caso, formare un nuovo nucleo e fargli allevare una regina e un rischio Perchè? Cosa cambierebbe se avessi molte arnie? Cita: nel frattempo difficilmente potrai sostenere il nuovo nucleo con covata presa da quello con la vecchia regina perche anche questo va preparato per arrivare all’inverno abbastanza forte Quando si parla di inverno per le api a quali condizioni climatiche ci si riferisce? Ho letto in alcuni messaggi che c'è già chi sta preparando le api per l'inverno, ma da noi (qui in Sicilia) con l'estate in pieno svolgimento ed i lunghi autunni che abbiamo mi risulta difficile cominciare già da ora a parlare di inverno. Quindi mi chiedo: in quali condizioni la regina smette di deporre e le api si stringono nel glomere? Quando la temperatura scende ad un certo livello (da noi difficilmente la temperatura scende sotto i 5 gradi), quando iniziano le piogge ininterrotte (da noi di solito il periodo delle piogge è gennaio-febbraio), quando le ore di luce diminuiscono, quando non ci sono fioriture disponibili? Se non capisco questo, non riesco a capire quanto tempo ho ancora a disposizione per preparare le api all'invernamento. Per ora le api hanno ancora la fioritura dell'eucalipto e conto molto sulla fioritura del carrubo che dovrebbe iniziare a settembre per prolungarsi fino ad ottobre inoltrato. Quindi le mie api dovrebbero avere fioriture per almeno altri tre mesi. Cosa ne pensi? Ciao !!
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17/07/2010, 9:47 |
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ninno
Iscritto il: 17/04/2010, 20:01 Messaggi: 2236
Formazione: perito industriale
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Ciao Elis, quando si vuol creare un nucleo e non perdere le api occorre spostare il nucleo di almeno 2 km e non di 100 mt. Il suggerimento di Obombo di dividere in due l' alveare e tenerli vicino per fare in maniera da dividere in due anche le api è un buon metodo, ricordarsi dopo 3/4 gg , quando le api imparano a rientrare chi a Dx e chi a Sx di spostare ogni giorno di poco i due alveari fino alla distanza finale altrimenti la regina giovane potrebbe sbagliare porta. Non sono convinto che questo , per te, sia il momento giusto per fare la divisione perchè dalle mie parti non ho mai avuto buoni risultati per le regine che sono andate alla fecondazione tra il 10/07 ed il 20/08 per il caldo figuriamoci da te. Io la farei intorno al 10 agosto, ho avuto regine feconde al 5 novembre. Le fioriture autunnali che, sono sicuro saranno migliori di quelle estive, daranno la possibilità alla giovane regina ed a quella che hai di costruire altri favi ed andare all' invernamento normalmente. Non dimenticare la varroa e dicci pure quale tipo di api hai, la Sicula ?, la Ligustica? La deposizione della regina, fatta eccezzione per la ripartenza a fine inverno,è funzione dell' apporto di nettare e polline e non tanto dal clima. Nela mia zona e sul mare ho covata tutto l' anno così come penso l' avrai anche tu . ninno
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17/07/2010, 22:08 |
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Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3917 Località: Cisterna di Latina
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elis ha scritto: Perchè? Cosa cambierebbe se avessi molte arnie? Con più arnie hai più possibilità di sostenere il nuovo nucleo con covata opercolata e api giovani, potresti anche trovare in qualche alveare una cella reale bella che pronta, mentre con un solo alveare da dividere … elis ha scritto: ... ma da noi (qui in Sicilia) ... Chiedo venia. Pensando cosa avrei fatto io al tuo posto ho perso di vista il fattore climatico. Certo hai più tempo a disposizione ma allevare una regina al momento è un rischio che io eviterei di correre. Io ho avuto quest’anno una percentuale di fallimenti del 100%. Vabbè, ne ho perse solo una su una, ma fa sempre rodere, a parte che mi era successa una cosa un po’ assurda, ma è una storia lunga. Invece ho usato due regine in gabbietta senza problemi. Per regina in gabbietta intendo regina fecondata acquistata.
_________________ http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura
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18/07/2010, 0:57 |
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elis
Iscritto il: 25/02/2010, 22:08 Messaggi: 193 Località: acireale (CT)
Formazione: architetto
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Grazie sia a Ninno che ad Obombo . Alcune cose le ho già chiare: - rinuncerò per il momento allo spostamento dell'arnia (vi chiederò lumi in seguito ) - opererò la divisione come mi avete suggerito, cioè accostando due arnie e dividendo in due parti i telaini e le api - farò questa operazione intorno al 10 agosto (grazie Ninno, consiglio preziosissimo!!) Obombo mi sconsiglia caldamente di far allevare una nuova regina alle api, mentre credo di aver capito che Ninno non lo escluda visto che parla di problematiche legate al volo di fecondazione. Vi confesso che sono ancora indecisa su questo punto, perchè (anche se so che è più rischioso) ho molta curiosità nel seguire tutto il processo di nascita, crescita, volo di fecondazione e inizio deposizione di una nuova regina. In ogni caso, visto che ho ancora un po' di tempo, comincerò comunque ad informarmi sull'acquisto di api regine in gabbietta. Per Ninno: la data del 10 agosto fa riferimento alla divisione della famiglia per inizio allevamento di nuova regina, giusto? Qual'è la distanza finale ottimale tra due arnie per evitare che le api facciano confusione tra l'una e l'altra? Per Obombo: non preoccuparti, ti ho già perdonato !! Ciao a tutti.
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19/07/2010, 9:08 |
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ninno
Iscritto il: 17/04/2010, 20:01 Messaggi: 2236
Formazione: perito industriale
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ciao Elis, per la distanza tra gli alveari può bastare 50 cm, ho dimenticato di dirti che se dividi l' arnia in due devi fare in maniera che in quella senza regina ci sia covata con uova e le due arnie devono essere identiche nella forma e nel colore perchè le api rientrano anche tenendo conto di questi fattori. mi è successo, le prime volte, di usare arnie con tutti i colori dell' arcobaleno come suggerito dai libri ma quando le dividevo le api andavano nell' arnia di SX o di DX a secondo del colore e l' alltra mi rimaneva sguarnita. La data del 10 agosto dovrebbe essere buona , il 20 ago fai una visita di sera e con poco fumo per vedere le Cr, tra il 30 ago ed il 10 set avrai la regina feconda. Se non dovesse andare bene potrai inserire una regina ingabbiata. Verifica se ci sono anche altri apiari nella zona perchè è pur vero che in natura i maschi servono a poco o niente ma almeno per la fecondazione servono. Ninno
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19/07/2010, 15:31 |
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elis
Iscritto il: 25/02/2010, 22:08 Messaggi: 193 Località: acireale (CT)
Formazione: architetto
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Grazie Ninno, comprerò un'arnia identica in tutto e per tutto a quella che ho già. Meno male che me lo hai detto! Avevo intenzione di comprare un'arnia di un altro colore proprio pensando di far meglio. Mi avventurerò in questa nuova esperienza, seguirò i vostri consigli e mi tranquillizza molto sapere che se non avrà esito positivo potrò sempre ricorrere alla regina ingabbiata. Se c'è una cosa che ancora (in tutte le visite che ho fatto al nido) non sono riuscita a vedere sono proprio le uova. Eppure dovevano esserci per forza visto che la popolazione del mio sciame si è quasi raddoppiata da quando ho portato il nucleo a casa. Osservando i telaini riesco a distinguere la covata opercolata, le cellette che contengono polline, quelle col miele (fresco e opercolato), le celle da fuco e poi.. cellette vuote. Come si fa a vedere il minuscolo uovo che c'è (se c'è!) all'interno? con una lampadina? con una lente d'ingrandimento? Immagino vi stiate facendo un sacco di risate.. ! Per contrastare la varroa sto aspettando che le api finiscano di riempire il melario e poi intendo intervenire con le tavolette o il gel a base di timolo. Avevo fatto un pensierino per l'AO spruzzato ma poi ho capito che si può usare solo in assenza di covata. Se anch'io come Ninno avrò covata tutto l'anno mi sa che con l'AO ho chiuso prima ancora di iniziare. Speriamo che il timolo mi aiuti... !!
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19/07/2010, 17:13 |
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ninno
Iscritto il: 17/04/2010, 20:01 Messaggi: 2236
Formazione: perito industriale
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Ciao Elis, per vedere le uova sul fondo delle cellette devi mettere il favo in maniera che il sole entri dentro le cellette che vuoi guardare, l' uovo è una virgola bianca lunga circa un mm e si trova attaccata sul fondo della celletta in piedi ed al centro. Al secondo giorno è inclinata di 45 gradi circa ed al terzo è adagiata sul fondo, al quarto gg vedi una larvicina grande un pò più dell' uovo e galleggia sulla pappa reale, dopo cominci a vedere delle larve bianche e sono più visibili. Le uova le trovi vicino alla zona con larve bianche non opercolate oppure nelle cellette ripulite dopo la nascita di altre api. Ninno.
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22/07/2010, 14:39 |
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elis
Iscritto il: 25/02/2010, 22:08 Messaggi: 193 Località: acireale (CT)
Formazione: architetto
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Grazie Ninno! Alla prossima visita che farò al nido dedicherò un po' di tempo allo "studio" delle uova e delle larvicine e cercherò di capirne un po' di più. Un caro saluto
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22/07/2010, 17:49 |
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