23/10/2013, 12:16
Salve a tutti, ho aperto questo argomento perchè col magico bottone rosso non sono riuscito a trovare nulla di abbastanza preciso. Ho due famiglie, sono in alta toscana e a breve dovrò fare il trattamento con ossalico per la varroa. Ho fatto una visita due giorni fa e avevano ancora covata (due telaini circa) e a quanto mi dicono apicoltori della zona la covata la si trova a volte fino a dicembre quando non fa freddo. Dovendo effettuare il trattamento mi consigliate: 1)di aspettare il più possibile per ridurre ancora la probabilità di trovare covata prendendomi il rischio di eventuali temperature troppo basse per gocciolare? 2) di fare comunque l'ossalico nei tempi stabiliti (prima metà di novembre) asportando la covata in eccesso?
Ho un altro problema, non ho mai asportato la covata
Voi lo fate con la forchetta? Basta incidere gli opercoli che poi le api tirano fuori da sole le pupe o bisogna tirarle fuori una ad una perchè non richiudano tutto? L'asportazione si fa poco prima del trattamento, o si lascia passare qualche giorno?
Grazie a che vorrà aiutarmi
23/10/2013, 13:19
il gocciolato si fà con temperature minime di 10° e con qualche ora di sole, quindi in una giornata bella ma fredda, lo puoi fare tranquillamente, io lo faccio normalmente a dicembre, quando non ci sono più pupe, se vuoi sforchettare abbi almeno la cortezza di verificare che siano all'osso le roselline, anche se io personalmente non lo farei, tanto, se hai controllato bene, non dovresti più avere covata fresca, o uova, ma solo covata in stadio avanzato, quindi al massimo tra 15/20 giorni i nidi sono liberi dalla covata, in più quelle che vai a togliere sono api invernali, che porteranno la famiglia fino a marzo, quindi perchè sforchettare, e non aspettare il normale blocco?
23/10/2013, 14:30
Eliminare covata in questo periodo personalmente non la ritengo una buona cosa , vai ad indebolire la famiglia invernale (come dice Sirio ) .
Fare il gocciolato ora
Ma ....
ciao nicol
23/10/2013, 19:30
Grazie ad entrambi dei consigli. Forse mi sono espresso male, non è che avessi intenzione di asportare la covata nè di fare il trattamento adesso, con ovvie ripercussioni sul numero di api invernali. Poi per adesso sono ancora belle attive. Solo mi chiedevo come si proceda per fare il trattamento ed avere meno covata possibile. Sui testi sacri (tipo il contessi) si dice che il gocciolato non andrebbe fatto oltre la metà di novembre, senza specificare il perchè. Sulla base di ciò mi chiedevo: se io ho ancora covata a metà novembre (cosa tutt'altro che inusuale) come mi comporto? Sforchetto o aspetto ancora? Ora però se Sirio che è di Brescia lo fa a dicembre e nicolsp che è di La spezia lo fa nella prima decade di gennaio me ne sto ancora più tranquillo e aspetto dicembre-gennaio anche io, in modo da essere ragionevolmente sicuro di non avere più covata. Mi avete sfatato un tabù.
24/10/2013, 0:47
Iacopo84 ha scritto: ... Sui testi sacri (tipo il contessi) si dice che il gocciolato non andrebbe fatto oltre la metà di novembre, senza specificare il perchè ...
E' un testo persino piu' vecchio di quanto pensassi. E' di un' altra era geologica: precedente alla varroa resistente al coumaphos e prima ancora riscaldamento globale ...
Maddmax