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Messaggio |
coliso
Iscritto il: 15/05/2016, 21:06 Messaggi: 478 Località: Udine
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Potrebbe essere ma il calcolo penso risulti molto complicato poi andrebbero monitorati i parametri di ogni singolo terreno per valutarne la capacità di ritenzione e drenaggio e conoscere l'esigenza specifica della specie di tartufo , nulla di impossibile ma sicuramente non alla portata di tutti. I grossi produttori si affidano all'esperienza , per i medio piccoli non so quanto convenga.... Sulle baggianate sparate da alcuni tartufai , specie quelli più anziani , mi trovi completamente d'accordo! ![Very Happy :D](https://www.forumdiagraria.org/images/smilies/icon_e_biggrin.gif)
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21/09/2017, 12:19 |
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masulse
Iscritto il: 07/11/2016, 13:54 Messaggi: 419
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Ho letto oggi un articolo, di uno studio in Francia durato 14 anni. In pratica per ogni tartufo c'è il periodo in cui necessita acqua e quando no. Per il melanosporum il 2011 è stato un anno record e non è piovuto in primavera ( da aprile fino a giugno ) ed è piovuto di più in estate.
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21/09/2017, 20:22 |
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masulse
Iscritto il: 07/11/2016, 13:54 Messaggi: 419
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Sempre i francesi in passato per sapere come sarebbe andata la produzione , contavano i GG di pioggia che bagnava i primi 15 cm di terra ( bagnacalda ) . Per Quasi tutti i terreni corrisponde a circa 15 mm di acqua.
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21/09/2017, 20:29 |
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paolosame
Iscritto il: 10/04/2012, 23:20 Messaggi: 2664 Località: valle sabbia
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Parlando di terreni sciolti cone quelli del melanosporum é importante irrigare nel periodo estivo in assenza di pioggie.non ctedo proprii che dare 20 mm di acqua in piu sia un problema.se possono esserci problemi semmai arrivano con le piogge autunnali e primaverili che mantengono il terreno umido per piu tempo.
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21/09/2017, 20:47 |
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masulse
Iscritto il: 07/11/2016, 13:54 Messaggi: 419
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Per il melanosporum vi girerò la tabella . Oltre alla primavera asciutta anche agosto-settembre non troppo umido.
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21/09/2017, 22:27 |
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coliso
Iscritto il: 15/05/2016, 21:06 Messaggi: 478 Località: Udine
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Va bene la tabella ma non è comunque applicabile a tutte le varie situazioni e terreni sui quali sono state fatte le tartufaie. Poi come dice giustamente Paolo c'è sempre una componente della natura sulla quale non possiamo avere alcun controllo che può vanificare gli sforzi di un'intera stagione. Per come la vedo io se c'è la possibilità di irrigare ben venga con le dovute cautele se non c'è o è molto difficoltosa o costosa inutile fasciarsi la testa.....
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22/09/2017, 7:24 |
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masulse
Iscritto il: 07/11/2016, 13:54 Messaggi: 419
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non tutto e' controllabile , infatti ci sono le annate eccezionali , dove il raccolto e' abbondante . ma devi considerare che in natura , dove non cresce spontaneamente , hanno realizzato tartufaie coltivate con risultati . dove ho messo il melanosporum , il tecnico che ha fatto il sopralluogo, ha valutato anche i dati pluviomentrici / rispetto a quelli di riferimento e mi ha detto : se puoi irrigare mettiamo il melanosporum altrimenti l'estivo .
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22/09/2017, 14:46 |
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proforum74
Iscritto il: 15/10/2016, 13:34 Messaggi: 363
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Io mi chiedo, tornando all'evapotraspirazione segnalata dal mipaaf, basandosi sui dati di una stazione meteo vicina al proprio terreno, di quanto si può sbagliare... quale può essere la differenza rispetto a valori tarati sul proprio particolare terreno? 10 L in meno, lo dite voi, non pregiudicano la formazione dei carpofori ma al massimo la loro dimensione, e 10 L in più? O più facilmente 5 L in più? è più deleterio un piccolo surplus nella stagione estiva, o, come dite, un autunno o una primavera molto piovosa?
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22/09/2017, 19:59 |
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coliso
Iscritto il: 15/05/2016, 21:06 Messaggi: 478 Località: Udine
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La dimensione non è influenzata esclusivamente dalla disponibilità idrica altrimenti tutti i tartufi limitrofi dovrebbero avere le stesse dimensioni ma così non è purtroppo.... Pensa che a miei amici è capitato di trovare pezzi da 70-100 grammi in mezzo alle macerie di sassi di un rudere abbandonato dove di terra non vi era traccia quindi di umidità ne aveva sicuramente molta meno che quelli nella terra accanto eppure erano enormemente più grossi. La formazione del carpoforo è ancora un mistero anche se ora stanno iniziando a capirci qualcosa , sicuramente l'irrigazione estiva aiuta ad ottenere produzioni costanti ma esse dipendono anche dalle piogge primaverili/autunnali dalle precipitazioni invernali dal freddo , dal caldo.....una serie di fattori sui quali non possiamo avere alcun controllo. Il tartufo può non crescere spontaneamente in alcuni luoghi ritenuti idonei a causa di diversi fattori , uno dei fondamentali è sicuramente l'intervento dell'uomo nel modificare e stravolgere gli ambienti naturali nel corso della sua storia , ciò non toglie che ricreando artificialmente le condizioni idonee si possano avere buone produzioni certo è che mantenere le condizioni ideali richiede uno sforzo e un impegno ( anche economico) maggiori che in altri siti ed è per questo che un accurata indagine climatica è fondamentale per la scelta corretta sia della specie simbionte sia del tartufo. Dai dati produttivi che si riescono a trovare in giro le annate migliori per lo scorzone sono quelle con una buona piovosità nei mesi di gennaio , febbraio e marzo senza freddo eccessivo.
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22/09/2017, 21:04 |
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masulse
Iscritto il: 07/11/2016, 13:54 Messaggi: 419
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Nelle Marche per il melanosporum un 'annata buona è stato il 1996. La piovosità è stata scarsa in estate ( sui 50 mm ) ma con un paio di GG di pioggia al mese buoni ( sui 20 mm ). Settembre piovoso sui 100 mm. Annata nel pieno Delle tabelle con 1000 mm acqua / anno
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23/09/2017, 18:44 |
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