Visto che la mia esperienza pratica è pari a zero volevo pensarci bene prima di scrivere qualcosa.....
Secondo me possiamo veramente scrivere pagine su pagine degli attrezzi più disparati e bizzarri che si possono trovare in filmati in rete , personalmente ritengo che il rivoltare la zolla attorno alla pianta sia estremamente dannoso in quanto si va a portare le radici in superficie e il danno è totale.
Zappettare attorno alla pianta a debita distanza può sicuramente spezzare alcune radici ma le principali ricacciano e restano alla profondità ottimale.
Gli attrezzi a denti possono sicuramente andare bene in terreni sciolti e sabbiosi senza troppa cotica di erba , in altri terreni c'è sicuramente il rischio di portare in superficie gli strati sottostanti e questo non va bene quindi in realtà come scritto e ribadito da altri non esiste nessun attrezzo universale ma ogni situazione e terreno richiedono attrezzature specifiche.
Detto questo ci sono sicuramente cure colturali imprescindibili come la sarchiatura che devono essere fatte con attrezzi adatti , la frequenza può variare ovviamente in base al tipo di terreno ma la cosa certa è che va fatta in base alle esigenze della specie di tartufo che si decide di "coltivare".
Poi ognuno in base al proprio fisico cerca di trovare soluzioni più o meno faticose ma in una tartufaia ci vuole parecchio lavoro se si vogliono avere buone probabilità di riuscita.
Per quanto riguarda le polemiche tra utenti non sono sicuramente belle da seguire ma io le trovo comunque utili , a volte Angelo scrive un po troppo "di petto" ma come scritto in altre discussione lo fa in quanto rimasto decisamente scottato da un primo approccio alla tartuficoltura andato male e quindi scoraggia con molta fermezza quello che , in base alla sua esperienza , ritiene non porti a risultati certi.
Tutti quelli che intendono intraprendere questa pratica devono essere consapevoli di tutti i rischi a cui si va incontro e a volte essere diretti può sembrare scortese ma si va subito al sodo senza far credere a miracoli o pozioni magiche.
Ormai le basi per un corretto approccio alla tartuficoltura si trovano senza problemi , consiglio a tutti i neofiti di leggere le pubblicazioni fatte da Bencivenga , Gregori e Vezzola e magari farsi anche un bel corso in modo da essere pienamente consapevoli di cosa è veramente la tartuficoltura e quali sono le operazioni di base necessarie ad una buona riuscita.
Spero di continuare comunque a leggere i post di Angelo che sicuramente ha una considerevole esperienza in materia.