masulse
Iscritto il: 07/11/2016, 13:54 Messaggi: 419
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secondo me non c'e' un massimo , ma devi essere titolare o conduttore del terreno su cui fai domanda. tieni presente che la trafila e' abbastanza lunga e poi comunque deve sempre rendicontare una serie di dati ogni anno ( per cui cio' richiede una gestione ad HOC ). se senti la tua regione
La l.r. 5/12/2008 n. 31 "Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale", all’articolo 124 prevede che i titolari e conduttori di terreni a vocazione tartufigena possano richiedere agli Uffici Territoriali Regionali, agli enti gestori dei parchi regionali e alle comunità montane il riconoscimento di tartufaie controllate o coltivate esistenti su fondi in loro possesso. La Direzione Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi, avvalendosi del collegio di esperti (di cui all'articolo 119 della l.r. 31/2008), può, previa istruttoria tecnica degli gli enti di cui sopra, provvedere al riconoscimento delle tartufaie controllate e coltivate.
come presentare la domanda :
La domanda di riconoscimento va presentata, preferibilmente con Posta Elettronica Certificata (PEC), all'Ufficio Territoriale Regionale, all'Ente gestore del parco o alla Comunità montana competente per territorio, che provvedono all’istruttoria tecnica nel termine di 30 giorni, decorrenti dalla data di ricevimento della domanda stessa. Conclusa l’istruttoria tecnica, i suddetti Enti inviano la documentazione, corredata del parere di merito, alla competente Struttura regionale, che, ricevutala, comunica l’avvio del procedimento amministrativo ai richiedenti.
La Struttura regionale, entro 30 giorni dalla data di ricevimento della domanda debitamente istruita dall’Ente preposto, anche avvalendosi del parere del Collegio degli esperti (art. 119 della l.r. 31/2008), adotta il provvedimento di riconoscimento della tartufaia o di diniego del riconoscimento.
Quando
In qualsiasi momento dell’anno.
Modulistica e documentazione da presentare
Istanza corredata di: autocertificazione attestante la titolarità o la conduzione, in forma singola o associata o consorziata, di terreni a vocazione tartufigena; relazione tecnica, dalla quale si evinca che i terreni oggetto della richiesta sono a vocazione tartufigena, così come individuabile nelle carte delle vocazioni e potenzialità tartufigene relative all'intero territorio regionale approvate con d.g.r. n° VII/7310 del 11/12/2011; assenso al trattamento dei dati personali, ai sensi del D.Lgs. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”; impegno ad effettuare la tabellazione delle aree e ad eseguire le opere di miglioria indicate all’art. 124 della l.r. 31/2008; impegno a comunicare alla D.G. Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi, entro e non oltre il 31 marzo di ogni anno, pena la decadenza dalla concessione, ai sensi dell’art. 124, comma 9, della l.r. 31/2008:
- l’elenco, distinto per tipologia, dei nominativi dei soggetti ai quali è stato rilasciato, nella precedente stagione, il permesso di raccolta;
- l’importo introitato a seguito del rilascio dei permessi di raccolta
; - la quantità stimata in peso (kg) dei Tuber raccolti, suddivisi per le diverse specie ritrovate;
- l’indicazione cartografica delle aree maggiormente produttive, con la stima della quantità (kg) estratte per ettaro;
- le opere di miglioria realizzate. Il modello di domanda di iscrizione è stato approvato dal decreto n 1939 del 06/03/2013.
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masulse
Iscritto il: 07/11/2016, 13:54 Messaggi: 419
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in teoria si , ma visto che tra le altre cose devi anche dimostrare di aver raccolto con prove evidenti nella tartufaia ( oltre ai sopralluoghi tecnici e a tutta la documentazione del caso ) , difficilmente un neofita puo' mettere su 40 ettari di tartufaie produttive ... ci vogliono anni... ( andreozzi ne ha 100 ettari , ma in pratica e' una azienda )
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