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Tartuficoltura:esperienze , tecniche , opinioni e ricerca
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Messaggio |
Roberto71ge
Iscritto il: 26/12/2017, 23:43 Messaggi: 164
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suggerisce di mettere in fase di impianto nuovo 30/40 kg di terreno prelevato da zone di cavamento oltre all'alberello micorizzato non tanto per il terreno con eventuali spore ma quanto per la componente biologica che favorirebbe il suo sviluppo
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28/02/2018, 22:14 |
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coliso
Iscritto il: 15/05/2016, 21:06 Messaggi: 478 Località: Udine
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Sono ricerche scientifiche i cui risultati sono stati pubblicati la scorsa estate , per cui le fonti sono solo accademiche in questo momento. Io ne sono venuto a conoscenza tramite un corso ma qualcosa si trova online in qualche pubblicazione anche se dalle immagini lo schema è scarsamente leggibile.
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28/02/2018, 22:17 |
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coliso
Iscritto il: 15/05/2016, 21:06 Messaggi: 478 Località: Udine
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Roberto71ge ha scritto: e invece dovremmo spingere di più specie in Piemonte dove purtroppo le zone vocate a bianco ormai sono invase da ogni tipo di coltivazione non compatibile non ultime le nocciole cmq il libro in questione dice cose leggermente differenti non mi dilungo ma da molta importanza alla microbiologia del luogo a parita ovviamente di vocazione pedologica La componente microbica sembra fondamentale per lo sviluppo del tartufo ma ci sono ancora diverse ricerche in atto e servono altre sperimentazioni per confermare le prime considerazioni che hanno fatto in merito.
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28/02/2018, 22:20 |
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sgurz74
Iscritto il: 01/12/2013, 11:04 Messaggi: 280
Formazione: laurea
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Ok grazie, ci guardo!
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28/02/2018, 22:22 |
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coliso
Iscritto il: 15/05/2016, 21:06 Messaggi: 478 Località: Udine
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sgurz74 ha scritto: Ok grazie, ci guardo! cerca con i termini in inglese che ti escono alcuni estratti degli articoli.
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28/02/2018, 22:24 |
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sgurz74
Iscritto il: 01/12/2013, 11:04 Messaggi: 280
Formazione: laurea
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Scusa Roberto, ma i noccioli non sono anche simbionti del bianco? Vuoi dire che estirpano alberi produttori di magnatum per mettere varie colture (tra cui i noccioli?)
Coliso: Ok grazie
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28/02/2018, 22:25 |
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Roberto71ge
Iscritto il: 26/12/2017, 23:43 Messaggi: 164
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gia nel lontano 1998 si parlava dell'importanza a livello biologico, il libro in oggetto gi giovanetti e del 1998 peccato che a quanto ho realizzato si sia esaurito tutto li a parte gli studi da li derivati circa la micorizzazione agraria per agevolare le piante/alberi etc etc almeno per quanto riguarda il ccs di aosta infatti essendo pure un vivaio mi sarei aspettato visitandone il sito la presenza di vendita di alberi micorizzati invece nulla mah ....
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28/02/2018, 22:27 |
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Roberto71ge
Iscritto il: 26/12/2017, 23:43 Messaggi: 164
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si il nocciolo e simbionte del bianco mah ..... in un noccioleto coltivato per nocciole la vedo dura erano meglio i prati foraggieri di una volta comunque leggiti il libro parla di questo ed altro
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28/02/2018, 22:30 |
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coliso
Iscritto il: 15/05/2016, 21:06 Messaggi: 478 Località: Udine
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Roberto comunque il problema è che da noi l'agricoltura intensiva ha distrutto la maggior parte degli ambienti naturali del magnatum , rendendo il suolo ormai sterile in diverse zone e il tempo necessario ad un suo rinnovamento è decisamente biblico.... Come avrete notato le regioni in cui c'è ancora buona produzione di magnatum sono quelle in cui , a causa della morfologia del territorio , non si è sviluppata l'agricoltura intensiva. In pianura padana nelle antiche foreste di magnatum ne avremmo avuto a tonnellate , ma lo sviluppo agricolo del territorio ha relegato gli ambienti produttivi ad una superficie piccolissima.
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28/02/2018, 22:32 |
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sgurz74
Iscritto il: 01/12/2013, 11:04 Messaggi: 280
Formazione: laurea
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non trovo nessun riferimento ad un articolo che accosti aestivum e magnatum... se trovi un link te ne sarei grato. Ciao
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28/02/2018, 22:47 |
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