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Tartufaie di tuber macrosporum (nero liscio) quali esiti? 
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Ops scusa per il link commerciale! Certo e' un peccato, soprattutto se si considera che, come ho letto altrove, il macrosporum ha caratteristiche organolettiche addirittura superiori al nero pregiato... ma da quel che capisco e' piu adattabile a livello di coltura. Dunque cosa si dovrebbe fare per valorizzarlo? Magari usare un testimonial chef pluristellato e metterlo in prima serata in una qualche trasmissione di cucina in TV?


10/07/2016, 16:33
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Eh sì, potrebbe essere un'idea... :)

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Saluti,
Flavio.


12/07/2016, 17:55
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Riporto queste affermazioni da un articolo sul fungo non valorizzato presente a S.Agostino, chissà che qualche esperto non si senta di commentarle... In particolare mi chiedo come possa esserci domanda commerciale (al punto che è un tartufo quasi sconosciuto) se non si fa prima un po di offerta magari con continuità vivendo anche quest'attesa cime un investimento:
"La poca considerazione e la scarsa conoscenza di questa peculiarità del territorio sono inspiegabili date le eccelse qualità organolettiche di questo tartufo.

Tuber macrosporum è infatti il tartufo nero indubbiamente migliore al mondo, il suo aroma ed il suo gusto sono quelli che più si avvicinano al tartufo bianco ancor più del famoso tartufo nero pregiato di Norcia o francese Tuber melanosporum.

A differenza del bianco il tartufo nero liscio si presenta più persistente e potente sia all’olfatto che al palato ed, in alcune preparazioni delle poche massaie locali che lo utilizzano nei loro piatti, viene addirittura indicato di consumarlo previa l’eliminazione della scorza esterna per agevolarne la digeribilità.

Solamente di recente a livello locale si sta muovendo qualcosa per la valorizzazione di questa eccellenza che, pur condividendo habitat e periodo di maturazione con un concorrente inarrivabile quale il tartufo bianco, merita una considerazione maggiore. Il tartufo nero liscio, a differenza del bianco, è coltivabile con successo.(...) se si producesse una quantità di Tuber macrosporum tale da commercializzarlo almeno a livello locale come specie a se si potrebbe avere un prodotto con un prezzo sicuramente maggiore dello scorzone, con il quale viene attualmente mischiato.

In questo modo si potrebbe incrementare il reddito dei tartuficoltori ma allo stesso tempo si riuscirebbe a fornire al consumatore un prodotto dalle qualità eccelse, molto vicine a quelle del bianco, ma con un prezzo sicuramente più abbordabile.

Anche il tartufo nero liscio potrebbe essere in futuro una nuova opportunità per questi luoghi e queste popolazioni colpite dal terremoto; oggi il progetto è ambizioso ed anche gli agricoltori che stanno iniziando a coltivare questo tartufo hanno preso questa sfida con lo spirito della scommessa ma in un futuro, nemmeno molto lontano, sapremmo se questa scommessa è stata vinta."


14/07/2016, 14:47
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sgurz74 ha scritto:
...Tuber macrosporum è infatti il tartufo nero indubbiamente migliore al mondo, il suo aroma ed il suo gusto sono quelli che più si avvicinano al tartufo bianco ancor più del famoso tartufo nero pregiato di Norcia o francese Tuber melanosporum...

Che sia un tartufo da valorizzare e che sia molto buono, indubbiamente... ma che addirittura sia il migliore al mondo... forse si esagera un pochino :)
Comunque la valorizzazione deve partire dal territorio, attraverso associazioni o organizzazioni di promozione. Ma ce n'è talmente poco in giro...

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Saluti,
Flavio.


15/07/2016, 8:07
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Probabilmente intendevano che, tra i neri, è il migliore al mondo,il che è probabilmente quantomeno da dimostrare. Riguardo alle quantità sarebbe bello avere delle testimonianze di coloro che nel bresciano, hanno creato delle tartufaie, come ho letto sia in questo forum, sia su un articolo di un ente agricolo che però non dava stime sui risultati "aziendali"raggiunti. Qualcosa mi dice che se queste tartufaie stanno andando bene, i relativi proprietari non lo andranno a sbandierare in giro, e se invece restano un'attività marginale da un punto di vista economico, non ci sia molto da dire!


15/07/2016, 15:07
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Scusate se riuppo la discussione ma mi sono arrivate le analisi del terreno e volevo chiedere se secondo voi sono compatibili con macrosporum o addirittura con nero pregiato (ma per quest'ultimo sarei lontano dall'areale che gli è proprio):
Sabbia: 43,3 % giudizio limo/sabbioso
Limo: 40% giudizio organico
Argilla: 16,7 %
PH in acqua:7,7% giudizio sub alcalino
Calcare totale: 16% giudizio elevato
Calcare attivo: 5% giudizio elevato

Non vorrei approfittare troppo della vostra pazienza, ma... che ne pensate?


20/07/2016, 23:46
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Non so bene come interpretare la mancanza di risposte, allora forse...
1) Tutti gli utenti del forum sono al mare e raccolgono tartufi di mare.
2) Le mie analisi sono incredibilmente positive e tutti gli utenti sono partiti verso le mie zone ad acquistare terreni :-)
3) Ho rotto i cogl... cioè volevo dire i tartufi...
Mah chissà!


27/07/2016, 16:51
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sgurz74 ha scritto:
Scusate se riuppo la discussione ma mi sono arrivate le analisi del terreno e volevo chiedere se secondo voi sono compatibili con macrosporum o addirittura con nero pregiato (ma per quest'ultimo sarei lontano dall'areale che gli è proprio):
Sabbia: 43,3 % giudizio limo/sabbioso
Limo: 40% giudizio organico
Argilla: 16,7 %
PH in acqua:7,7% giudizio sub alcalino
Calcare totale: 16% giudizio elevato
Calcare attivo: 5% giudizio elevato

Non vorrei approfittare troppo della vostra pazienza, ma... che ne pensate?

Ciao non sarebbe male...plasticità? Esposizione? Possibilità di irrigazione? Riguardo al nero liscio il motivo perché rimane fermo e semplice i suoi areali di crescita sono limitati....in più mettici che l estero non conosce questo tartufo.....! Saluti

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28/07/2016, 5:57
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Ciao, l'esposizione è nord sud, c'è adiacente un pozzo artesiano ed è raggiunto anche dall'acqua potabile. Riguardo alla plasticità mi pare buona, io preferisco lavorarlo quando è umido ma non zuppo. Quando è asciutto tende a compattarsi senza pero mai crepare, ma penso che sia normale... Mi pare che il difetto maggiore sia la poca estensione, :-) circa 700 mq, ma se attecchisce il melanosporum il pensierino di allargarmi lo concretizzerei


28/07/2016, 14:54
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Ciao che intendi per nord-sud....? Sicuramente non e' ideale per il melanosporum (che non è quello francese ma viene chiamato cosi "nome scientifico " in tutto il mondo) predilige di gran lunga l argilloso-sabbioso con una quantità ultima superiore al 50% oppure in parti uguali ma compensandolo con molto scheletro...al massimo franco-sabbioso ( arenaria) differentemente ci andrei cauto, sicuramente io rischierei (poche piante) ma comunque dovrei toccarlo con mano, se disponi di poco terreno, meglio una specie meno pregiata ma con un risultato ottimale, per ultimo non so quale esperienza hai in tartuficoltura ma la coltivazione del Melano e la più complicata di tutte ..se le colture non sono fatte bene...potresti avere dei problemi in special modo quando i parametri non sono ottimali...e si devono aggiustare manualmente. Saluti

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28/07/2016, 20:36
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