Potete darmi un contatto di un tecnico serio che ha studiato e ha esperienza ovviamente calcolando che la tartuficoltura ha migliorato il tutto in questi ultimi anni. Grazie è urgente.

Tarty, concordo in pieno con quello che dici. Infatti non consiglio il faidate a meno che uno abbia le competenze necessarie, dico semplicemente che il terreno andrebbe visto da un tecnico ( la tessitura va vista sul campo come già discusso , difficile che un ettaro sia tutto omogeneo soprattutto in collina), a mio avviso i valori non sono da scartare a priori.

Io conosco solo alcuni tecnici della zona. Che appunto vanno bene nella mia zona. Altrimenti devi andare sui nomi noti ( che sicuramente conosci già ). A fragno ha collaborato anche Gregori in alcune tartufaie .

Si,Gregori é proprio uno in gamba. 6 anni fa é venuto a un convegno organizzato da noi ed é stato molto interessante ascoltarlo.

Masu non sono tecnici ma ricercatori.

Si ho capito masu ma se vai a tartufi ti rendi conto che in quella tessitura con quella esposizione è a quella altezza non c è estivo. Che vogliamo fare una forzatura? Perdiamo sicuramente.

No no nessuna forzatura. Per esperienza personale è difficile fare un campionamento di terreno di 13000 ma soprattutto in collina dove gli strati molte volte sono disomogenei. Per cui visto le analisi che non escludono a priori una visita con esperto io la farei.
Dalle mie parti a quell'altitudine con terreni come già descritto prima si trovano tartufaia attive sia di estivo che di uncinato ( esposizione solare differente ovviamente ). Può essere che una parte del campo abbia una composizione migliore ( meno limo e più sabbia ) e che si possa fare qualcosa.

Ovviamente masu partiamo che un analisi della tessitura sia fatta bene, ma quali analisi quella elencata da te o da chi ha postato il topic, quella messa da te... Ovviamente sono per me i terreni dove sicuramente investire, l altra passo, calcare a parte ma di difficile lavorazioni, rischio di scarsa crescita vegetativa, e tartufi di scarsa qualità.

Nelle marche ho visto colline lavorate dove il terreno cambiava visivamente ogni poche decine di metri ( colore , tessitura , scheletro completamente diversi) quindi poter giudicare da un unico campione risulta molto difficile....
La cosa migliore sarebbe riuscire a lavorarlo in modo da rendere chiare eventuali disomogeneità del terreno e suddividerlo in zone , poi si prendono i campioni nelle varie zone e si fanno le analisi , e a quel punto magari è possibile stabilire se qualche zona è idonea e la specie che dà maggiori probabilità di riuscita.

Volevo precisare che i prelievi sono stati quattro, due per la parte medio/alta e due per la medio/bassa.
Ogni coppia è stata mischiata per avere un campione medio.