Ciao, vorrei sapere da voi esperti indicativamente se il bassomolise(nelle vicinanze della costa molisana) può essere un territorio adatto per una tartufaia. Sò che l'altomolise è ricco di tartufi ma volevo sapere da voi esperti se era possibile questa mission impossible.
Descrivi un po' le caratteristiche pedoclimatiche della zona e la vegetazione spontanea presente nei boschi. Hai notizie di raccoglitori di tartufi? Ciao, Marco
non ho notizie di raccoglitori di tartufo da queste parti. Ho provato a chiedere ma nessuno sa nulla dalle mie parti. I boschi nelle mie parti sono fatti essenzialmente di querce. Ci sono anche pungitopi e asparagi,ho sentito parlale anche di funghi cardarelli. Per quanto riguarda condizioni pedoclimatiche non saprei cosa rispondere data la mia ignoranza in materia
Formazione: Perito agrario e Dott. in Tut. e Gest. delle Ris. Faunistiche
Re: tartufaia in bassomolise
19/12/2011, 23:23
Ciao elconeco, la domanda è troppo generica per poter dare una risposta precisa. Puoi dirmi almeno la zona dove ti trovi? Il molise è una regione in cui i tartufi non mancano
io mi trovo in un paesino di collina a circa 10 km dalla costa(Termoli). i terreni da queste parti sono coltivati principalmente a grano e girasoli.Non so se può essere utile ma ci sono anche molti ulivi! se avete altre domande fate pure. Vorrei raccogliere il maggior numero di info!
Formazione: Perito agrario e Dott. in Tut. e Gest. delle Ris. Faunistiche
Re: tartufaia in bassomolise
21/12/2011, 0:20
Grano, girasole ed olivi non sono utili per la nostra ricerca. Le querce sono ottime piante simbionti ma la loro presenza non è per forza indice di una zona tartufigena.
Ma vuoi raccogliere informazioni perchè vorresti fare un nuovo impianto? Se sì, qual'è la superficie da dedicare? Hai già i valori di un'analisi a portata di mano?
rispondo subito alle tue domanda: si vorrei fare un impianto. la superficie è all'incirca 1 ettaro. Non ho analisi a riguardo. Premetto che non ho mai avuto a che fare con tartufi ed è la prima volta che mi avvicino a questo....
Mi permetto di entrare in argomento cercando di portare un contributo.
Elconeco, devi essere più preciso nello specificare la tua posizione geografica. Ho dato infatti un'occhiata alla tua zona con il servizio geologico italiano al foglio 155 - San Severo - che puoi visualizzare con questo link:
Anche se datata, la rilevazione mostra nella tua zona una situazione piuttosto caotica, ovvero in cui insistono svariate tipologie di terreno. Devi indicare quindi la tua posizione esatta in modo da poterla individuare con certezza sul foglio di cui sopra o, se del caso, in uno adiacente.
Ti anticipo tuttavia che le asparagine sono ottimi indicatori per la possibile presenza di tartufaie, almeno per quanto riguarda il nostro territorio. Devi comunque considerare anche tutti gli altri fattori, come - ad esempio - la esposizione e gli indici pluviometrici annuali ( indici di Landholt ) per determinare la eventuale necessità di irrigazioni nel periodo di fruttificazione della specie di Tartufo che vuoi provare a coltivare.
Ho visto la cartina che mi hai linkato e ti ringrazio. il foglio esatto controllando attentamente è il 154 e il paese è Guglionesi. Si trova in alto a destra del foglio e mostra una composizione del terreno piuttosto omogenea evidenziata in giallo. Ai posteri ora l'ardua sentenza!
Guglionesi è nel bel mezzo di una zone del Pliocene Medio e Superiore, con argille azzurre che sono da considerarsi tartufigene, almeno come vocazione. L'unico neo, in questa rilevazione, è che la carta geologica d'Italia in scala 1:100.000 è ormai datata e, in alcuni casi, imprecisa. Se trovi un sito con una rilevazione più recente, magari in scala 1:25.000, fammi un fischio. Oltretutto ti faccio una considerazione: il pungitopo da te citato come presente nella tua zona non deve essere particolarmente abbondante, perché in tal caso può essere indicatore di terreno lacustre ( cosa che potrebbe benissimo apparire ad una rilevazione geologica più minuziosa ) che, per il PH acido e la mancanza di micropori nel terreno, non è vocato per il bianco pregiato.
Il responso geologico, comunque, è largamente positivo. Ti raccomando di acquisire informazioni sulla piovosità, magari con carte pluviometriche, e di valutare attentamente anche gli aspetti pedologici e topologici: pendenze del terreno, esposizione, idrografia ... Oltre al fatto che sarebbe assolutamente il caso di impiantare una tartufaia COLTIVATA in un campo e non nel bosco, dove la miccorriza del tartufo sarebbe quasi sicuramente soccombente se messa a contatto con gli altri funghi micorrizici certamente esistenti.