Un tartufaio che da vari anni gira nelle mie zone, mi ha detto (di sua spontanea volontà, senza avergli carpito niente!!!
) 4 posti dove ha sempre cavato il bianco.
Di ogni posto mi ha detto il numero e la grandezza del bianco cavato, ad esempio sotto una determinata pianta cavava in un anno 4 tartufi piccolini, in un’altra zona ne cavava solo uno grande ecc…
Dice che in due di questi posti è un anno che non ci ha cavato più e negli altri due posti invece sono due anni.
Mi ha consigliato comunque di provare ad andarci, anche allargando un po’ la zona di ricerca.
A 10/15 metri da una delle zone da lui indicate ci ho trovato il magnatum di qualche giorno fa, di 110 g, in un’altra zona mi hanno preceduto (ho visto una buca fresca la settimana scorsa) e nelle altre due ancora niente.
A questo riguardo vi chiedo, in base alle vostre esperienze e agli studi fatti:
1) è possibile che una pianta o una zona possa smettere di produrre magnatum per un anno o due e poi ricominciare?
2) la produzione media annua di Pico per una pianta di solito si ripete anche negli altri anni o comunque è influenzata dalla stagione?
3) c’è un massimo di tartufi che una pianta può produrre? Nello specifico, sotto un carpine lungo il fosso ci ho cavato il mio primissimo magnatum, piccolino di 15 g, il giorno dopo un tizio ne ha cavati due e dopo circa una settimana ho notato altre due buche con l’inconfondibile odore nella terra di scavo. Dopodiché negli ultimi 15/20 giorni la mia cucciola non ha sentito più niente e non ho visto nessun’altra nuova buca. Si può dire che quel carpine per quest’anno ha finito di produrre o potrebbero arrivare diverse condizioni meteorologiche che porteranno nuovi tartufi?
4) un altro tartufaio mi ha detto che ogni bianco che trova segna il giorno sul calendario perché lo stesso giorno dell’anno successivo la pianta lo riproduce. Detta così mi è sembrata quasi una presa in giro, ma poi ieri sera girovagando in rete ho letto il racconto di un tartufaio, di cui vi riporto un tralcio “
Col tempo si scoprono posti, si vedono le tracce, si diventa più esperti, si costruisce il proprio archivio (io lo faccio: segno in un libro, giorno per giorno, la data dei rinvenimenti, il posto, la pianta, la forma ed il peso. Se mio figlio lo vorrà, sarà una sua eredità.)”.
Quindi è davvero così? Mi affascina molto questa cosa!
Per il momento i bianchi che ho cavato sono stati pochissimi, ma avrei la possibilità di segnare le buche fresche che rinvengo ogni giorno. Ormai ho imparato i posti più frequentati e con la presenza di buche, ma non mi peserebbe niente annotarle giorno per giorno in un quaderno, però aspetto un vostro consiglio se è il caso di farlo o non c’è alcuna “valenza scientifica” in questa affermazione.
5) l’ultima curiosità, un giovane tartufaio mi ha detto che il Bianco da alcuni è chiamato in gergo “fungo puzzone” perché emana di tanto in tanto il suo odore come un soffio verso l’esterno e che magari passa un cane e non trova niente, e dopo 10 minuti potrebbe passare un altro cane ed iniziare a scavare perché ha sentito il profumo. Quindi non è costante l’odore? Questa sarebbe una bella consolazione per me e la mia cucciola ancora giovane che passiamo sempre nelle zone in cui sono già passati cani con la C maiuscola!
Grazie mille per ogni risposta che mi darete e scusate per la lungaggine, ma ho voluto riassumere tutte le domande in un unico topic, per non aprirne troppi.
Buona serata ragazzi e buon raccolto!