trifolau ha scritto:grazie paolo ma non ho capito una cosa
da 1000 levo 200 poi levo 184 che sono le tasse intasco 616???
No.200sono detrazioni su cui non paghi le tasse.di Irpef paghi 184.puliti ti restano poco piú di 800 euro.stasera ti mando x mp copia di un modulo di vendita.
https://www.softwareintegrato.it/acquis ... sa-cambia/" target="_blank Qui spiega bene, soprattutto xchi non ha partita.iva, che mi pare sia il tuo caso.inoltre spiega precisamente come effettuare il versamento dell' imposta.
Scusa Paolo ma la domanda mi sorge spontanea....alla fine allo stato chi è che deve versare sta benedetta aliquota in tasse allo stato? Dal modulo è chiaro che io ti chiedo 1000 tu in realtà mi dai 1000- il 23% del 78% dell'importo chiesto giusto? Bene ora però il cessionario è in regola e non paga nessun extra in tasse entro i 7000 euro ( lordi o netti?) ma quindi è l'acquirente che deve versare i 179,4 euro allo stato? E se poi non lo facesse?
Se leggi bene il link é spiegato bene come si effettua il versamento da parte del sostituto d'imposta che sarebbe l acquirente.comunque nel modulo c e scritto che si ricevo soldi al netto delle impostazioni.uno é obbligato a versare anche perché se non sbaglio anche l acquirente deve dichiarare sul 730 la somma percepita anche se già soggetta a ritenuta. La storia dei 7000 euro non l ho capita. L unico limite dei 7000 euro che conosco é quello su imprese agricole e riguarda solo l iva. Chi possiede p iva come me on può usare questo metodo di vendita ma la fatturazione
La modifica inserita nel maxi-emendamento prevede che i tartufai che in via occasionale si dedicano alla raccolta di tartufi (e prodotti selvatici non legnosi*) potranno versare 100 euro come imposta sostitutiva dell’Irpef oltre al costo del tesserino di idoneità alla raccolta e i corrispettivi incassati NON si cumuleranno agli altri redditi. Per rientrare nell’attività occasionale, gli incassi dalla raccolta di tartufi NON dovranno essere superiori ai 7mila euro. Non è comunque dovuta alcuna imposta se i corrispettivi della raccolta rappresentano l’unico reddito del contribuente e non superano i 4.800 euro annui.
La manovra, inoltre , dispone l’abbassamento dell’Imposta sul valore aggiunto sui tartufi facendo passare l’Iva dall’attuale 10% per il tartufo fresco al 5% e dal 22% per i prodotti lavorati al 10%. equiparandolo di fatto a un prodotto agricolo.