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Riconoscimento specie, tartuficoltura e confronto con tartufai
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nuova coltivazione tartufi

12/10/2010, 14:56

Ciao a tutti,posseggo un terreno di circa due ettari tutt'ora sfruttati a seminativo intensivo pascolato,era mio interesse già da tempo avere informazioni da parte di esperti riguardo la coltivazione del tartufo, in quanto sarebbe mia intenzione destinarne appunto una parte(5000mt) a questa tipologia di coltivazione.Credo che dalle nozioni già apprese da altri forum il primo passo più opportuno sia quello di una preventiva analisi del terreno,ma prima di muovermi in questa direzione vorrei sapere se gli appezzamenti destinati alla produzione tartufigena possano essere ulteriormente sfruttati al pascolo degli ovini (ovviamente dopo che le piante in questione siano cresciute abbastanza da non poter essere danneggiate).Vorrei sapere inoltre, se conoscete dei canali dai quali potrei attingere informazioni sui tartufi in "Sabina" che è la zona appunto in questione.Nell'attesa di qualche risposta vi porgo i miei saluti. :P

Re: nuova coltivazione tartufi

12/10/2010, 20:56

Ciao Fabio,
secondo me si può fare; sempre che il carico di animali non sia eccessivo.
Che specie di Tuber avevi intenzione di coltivare?
A presto,

Re: nuova coltivazione tartufi

13/10/2010, 9:22

Buon giorno Flavio volevo innanzitutto ringraziarti per la tua attenzione! Non mi dispiacerebbe poter coltivare varietà come il Nero pregiato o il Bianco Credo però che in base ai risultati delle analisi del terreno mi regolerò di conseguenza.Una cosa sulla quale posso far riferimento al momento è la varietà di essenze forestali dei boschi circostanti, che sono perlopiù costituiti da varietà di querce come il "Cerro" (quercus cerris)Farnie(Q.pedunc) e Leccio. Volevo inoltre dirti che posseggo già un bosco(5000mt)con queste essenze ,come mi consigli di poterlo utilizzare :?:Se dovessi piantare delle micorrizate all'interno di esso pensi che che avrei qualche possibilità di approssimare le spore su piante già adulte :?:

Re: nuova coltivazione tartufi

13/10/2010, 20:26

Ciao Fabio,
nelle tue proprietà o in zone adiacenti alla tua si trovano già tartufaie naturali? Se sì, di quali specie?
Penso che ognuno di noi avrebbe piacere a coltivare il bianco o il nero pregiato! :)
Per il bianco la vedo dura... ancora non ho mai visto nè sentito nessuno che abbia avuto il piacere di veder diventare produttive le proprie piante micorrizate. Credo proprio che, ad oggi, non sia possibile coltivarlo... anche se diversi vivai propongono, fra i loro prodotti, piante micorrizate con T. Magnatum pico. :?

Le essenze forestali che ritrovi nei tuoi boschi sono piante simbionti, quindi possono essere produttrici di quasi tutte le specie di Tuber. Il problema del bosco è però l'altissima competizione che si hanno con funghi ipogei appartenenti a specie e generi diversi dai nostri Tuber, molto più aggressivi, capaci di prendere il sopravvento sugli altri.
E' per questo che si preferisce impiantare su suoli agrari.

Tu vai a tartufi?
Ciao,

Re: nuova coltivazione tartufi

27/10/2010, 19:50

Ciao Flavio scusa il ritardo ...Dalle mie parti non ci sono tartufaie di rilevante importanza,quindi presumo di essere un pioniero :roll: in merito e onestamente non ho mai avuto occasione di andare a tartufi.Fondamentalmente la mia idea di tartufaia parte dal fatto che vorrei destinare una ridotta parte del mio terreno a questa coltivazione e di conseguenza valorizzarlo nel tempo.Solo 3 domande:1°Il phdel terreno e'uguale per tutte le varietà di tuber? 2°In che quantità e quanto incide l'irrigazione nai primi anni (per una buona riuscita della coltivazione)2°Per la futura commercializzazione quali sono i canali più indicati per questo tipo di prodotto.A prersto ciao :D

Re: nuova coltivazione tartufi

29/10/2010, 0:36

Ciao Fabio,
i valori ideali variano da specie a specie; per l'irrigazione direi che conta molto. Importante è anche la qualità dell'acqua che utilizzerai per irrigare; quindi devi far fare un'analisi anche a quella. Per quanto riguarda la commercializzazione, dato che i tartufi non sono "frutti" che durano molto nel tempo, avrai necessità di darli via velocemente, magari acquisendo contatti che ti consentano il ritiro di tutto il prodotto a prescindere dalla qualità. Molto probabilmente dovrai rivolgerti a grossisti, a meno che tu non riesca a creare una fitta rete commerciale fra privati/ristoratori ed aziende di trasformazione (ma non è facile).
Ciao a presto
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