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mini tartufaia di nero pregiato
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arboreo
Iscritto il: 19/02/2014, 0:52 Messaggi: 67 Località: acqualagna (pu)
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ciao a tutti, sono appassionato di tartufi e tartuficoltura, vado a tartufi da molto tempo e abito in una zona molto vocata al nero pregiato e poi anche brumale e scorzone, mesi fa ho messo giu in un appezzamento poche piante micorizzate col brumale e scorzone, ma ora vorrei per cosi dire "specializzarmi" con il nero pregiato, siccome so bene che le tartufaie naturali di melanosporum vanno esaurendosi per tanti motivi tra cui l'abbandono dei terreni, il troppo ombreggiamento e la vegetazione infestante, ho messo giu in un piccolo pezzo di terreno 2 cisti e una roverella e un carpino micorizzati col pregiato con l'intenzione di ricreare l'ambiente e terreno perfetti per questa specie e con l'intenzione di mantenere in un futuro una produzione buona senza contaminazioni da parte di altri tartufi (brumale o scorzone) o che si esaurisca la produzione. ho lavorato bene la terra, sfinata e eliminato ogni radice estranea e grossi sassi, poi ho messo della terra presa da un pianello produttivo di melanosporum vicino casa mia sull'appezzamento, sfinata e setacciata anche questa da radici estranee e sassi grossi, preciso che ho un terreno molto breccioso e calcareo con molto scheletro, l'esposizione è ovest, sud-ovest, con molto sole in ogni stagione, sole diretto d'estate. a meno di 50 mt dalla mini tartufaia sono presenti due pianelli di pregiato naturali e produttivi anch'essi orientati verso sud ovest (cosi' come tutte le tartufaie presenti nella mia zona), quindi come esposizione e clima ci sono, come terreno anche credo, nei prossimi giorni penso di riportare altra terra di qualche tartufaia di mia proprieta', secondo voi quali altre operazioni dovrei fare per rendere le condizioni ancora migliori per il melanosporum? carbonato di calcio alcuni mi hanno consigliato.. grazie.
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19/03/2019, 1:06 |
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masulse
Iscritto il: 07/11/2016, 13:54 Messaggi: 419
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se il terreno e' giusto , meglio lasciarlo cosi. forse devi fare bene le lavorazioni ( erpicatura annuale ) per far lavorare bene tartufo e pianta e volendo l'inoculo sporale. stai attento a riportare terra perhce' potrebbe contenere spore inquinanti
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20/03/2019, 14:24 |
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coliso
Iscritto il: 15/05/2016, 21:06 Messaggi: 478 Località: Udine
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Con una zona vocata come quella che dici non andrei a cercare molte avventure , fare pastrocchi vuol dire aumentare i rischi di contaminare il terreno con qualcosa che potrebbe nuocere al tartufo come detto da Masule. Prendi delle buone piante , il top sarebbe di averle inoculate con il tartufo locale che sicuramente è l'ecotipo più adatto , e mettile a dimora. Fai le lavorazioni giuste e vedrai che i risultati arriveranno. Se la dotazione di calcare è già buona non ha senso aggiungerne altro. Sarebbe interessante fare un'analisi del suolo nella parte naturale produttiva e compararla con quella dove vuoi farla tu , ma per poche piante non avrebbe molto senso dal punto di vista economico....
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20/03/2019, 22:32 |
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tufaccio
Iscritto il: 22/03/2019, 14:33 Messaggi: 25
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Una curiosità, per mini cosa intendi? Quante piante? Io pensavo circa 150 nella mia. Grazie
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23/03/2019, 12:55 |
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coliso
Iscritto il: 15/05/2016, 21:06 Messaggi: 478 Località: Udine
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Io per mini intendo qualche decina di piante , 150 sono già un bel lavoro a starci dietro come si deve nei momenti liberi.....
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23/03/2019, 19:48 |
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arboreo
Iscritto il: 19/02/2014, 0:52 Messaggi: 67 Località: acqualagna (pu)
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ho 6 piante infatti ho detto mini ,2 cisti, 1 roverella e 1 carpino a nero pregiato, e 2 cisti a scorzone, 150 piante non è piu' mini ma è gia' bella grande e richiede un bell'impegno
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25/03/2019, 23:48 |
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arboreo
Iscritto il: 19/02/2014, 0:52 Messaggi: 67 Località: acqualagna (pu)
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coliso ha scritto: Con una zona vocata come quella che dici non andrei a cercare molte avventure , fare pastrocchi vuol dire aumentare i rischi di contaminare il terreno con qualcosa che potrebbe nuocere al tartufo come detto da Masule. Prendi delle buone piante , il top sarebbe di averle inoculate con il tartufo locale che sicuramente è l'ecotipo più adatto , e mettile a dimora. Fai le lavorazioni giuste e vedrai che i risultati arriveranno. Se la dotazione di calcare è già buona non ha senso aggiungerne altro. Sarebbe interessante fare un'analisi del suolo nella parte naturale produttiva e compararla con quella dove vuoi farla tu , ma per poche piante non avrebbe molto senso dal punto di vista economico.... riguardo la terra riportata ho fatto delle considerazioni: prendendo la terra proprio del pianello del pregiato dove vegeta solo quello prendo anche parte delle spore o forse micelio del pregiato stesso senza altri tartufi, perche' cresce solo quello... inoltre nel terreno dove ho messo le piantine possono esserci benissimo spore estranee e comunque un rischio di contaminazione maggiore essendo terra a contatto con altri alberi vicino... quindi mettendo terra dove cresce il pregiato non dovrei creare danni secondo me, ma darei una mano... la mia è solo una considerazione, magari sbaglio..
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25/03/2019, 23:56 |
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coliso
Iscritto il: 15/05/2016, 21:06 Messaggi: 478 Località: Udine
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In realtà anche dove raccogli solo nero pregiato sono presenti sicuramente anche altre spore di funghi , solo che in quel particolare micro-ambiente le micorrize del pregiato sono predominanti e appena quegli equilibri vengono sconvolti le probabilità che qualcos'altro trovi terreno più favorevole per prosperare aumentano.
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26/03/2019, 0:55 |
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arboreo
Iscritto il: 19/02/2014, 0:52 Messaggi: 67 Località: acqualagna (pu)
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vero, e giusto, ma finche' non si scombina nessun equilibrio le micorrize e le spore del pregiato rimangono predominanti in quel terreno.. nella mia zona poi c'è la competizione col brumale, infatti in una tartufaia naturale vicino casa mia entro il raggio del pianello raccolgo sempre pregiato, poco al di fuori nell' erba alta e incolta brumale, oppure anche su dei noccioli vicino a un fosso quindi con terreno calcareo ma ricco di humus e umidita', mentre tutti i pianelli naturali di pregiato da me sono tutti posti su collinette e su un versante di un monte esposto a sud ovest con sole diretto, caldo asfissiante d'estate e terreno molto breccioso e secco, anni fa i pianelli naturali erano talmente fitti da unirsi addirittura tra di loro.. sono in una zona vocatissima al nero pregiato ecco perche' provo a coltivarlo imitando esposizione e terreno.
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26/03/2019, 1:24 |
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Tarty81
Iscritto il: 02/10/2012, 12:16 Messaggi: 3385 Località: abruzzo
Formazione: Maestro di musica
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arboreo ha scritto: vero, e giusto, ma finche' non si scombina nessun equilibrio le micorrize e le spore del pregiato rimangono predominanti in quel terreno.. nella mia zona poi c'è la competizione col brumale, infatti in una tartufaia naturale vicino casa mia entro il raggio del pianello raccolgo sempre pregiato, poco al di fuori nell' erba alta e incolta brumale, oppure anche su dei noccioli vicino a un fosso quindi con terreno calcareo ma ricco di humus e umidita', mentre tutti i pianelli naturali di pregiato da me sono tutti posti su collinette e su un versante di un monte esposto a sud ovest con sole diretto, caldo asfissiante d'estate e terreno molto breccioso e secco, anni fa i pianelli naturali erano talmente fitti da unirsi addirittura tra di loro.. sono in una zona vocatissima al nero pregiato ecco perche' provo a coltivarlo imitando esposizione e terreno. Hai descritto perfettamente i due areali di coltivazione. È l esempio che osservando la natura ti suggerisce molto. Quanto pare hai ricevuto perfettamente quello che voleva dirti!
_________________ Azienda Agricola MicoVivai Produzione piante da tartufo certificate. www.micovivai.it @micovivai
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26/03/2019, 7:06 |
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