La mia tartufaia (un ettaro impiantato 20 anni fa) è in uno stato di semi-abbandono (per vari motivi che non sto ad elencare); da quando è stata messa a dimora, l’unica operazione effettuata è stata la trinciatura interfila dell’erba ogni due anni o ad anni alterni.
Da quest’anno che ho visto qualche risultato, vorrei provare a tenerla come si deve.
Il terreno è quasi tutto in pendenza, la parte più alta credo che arrivi al 15-20%. E' a circa 350 mt di altitudine, con esposizione a nord, è di medio impasto, con una predominanza argillosa, e nella parte più bassa verso il fosso è di tipo limoso, ma non mi chiedete le percentuali dei vari componenti, perché le analisi non sono mai state effettuate. Nei dintorni ci sono bosco, olivi e campi incolti.
Le piante (400, tra carpini, roverelle, querce e pioppi), mi sembra con un sesto di impianto 5x5 mt, sono di varie altezze; le più belle accanto ad un boschetto che gli dà un po’ di ombra sono quelle in cui cavo lo scorzone. Tante piante sono rimaste abbastanza piccole perché il terreno originariamente aveva varie pendenze ed era stato riportato tutto ad un’unica pendenza per comodità di lavorazione e per ripulirlo da rovi, ginestre, ginepri, pietre ecc… (era un terreno abbandonato da tantissimi anni), così la terra in alcuni punti è rimasta un po’ “arida” (anche per questo vi chiedo come posso rimediare, se si può ancora intervenire
).
Proprio su questo tipo di terra “povera” (sembra formata da scagliette di scoglio) ci sono alcune piante (non le ho contate, ma saranno circa una ventina), che hanno già un bel pianello (vedi foto), ma non ci ho mai cavato niente.
Uno dei problemi principali è dovuto a rovi, ginestre, vitalbe e malerbe varie che sono cresciute negli anni lungo i filari, perché col trattore non si è potuto trinciarli a causa dell’impianto di irrigazione.
Appena ci sarà un clima più accettabile vorrei iniziare a dedicare un po’ di tempo alla manutenzione e la prima cosa che vorrei fare è eliminare tutte le tubazioni dell’impianto a goccia, tanto ormai non credo che serviranno più irrigazioni di emergenza o di mantenimento (sbaglio?
).
Dopodiché passeremo a tagliare i tantissimi rovi col decespugliatore a disco.
Fatto ciò vi chiedo cosa dovrei fare
per gestirla al meglio in questo anno di "riforma" e negli anni successivi...
Facendo un riassunto di quello che ho letto in questi mesi nel forum mi sembra di aver capito che le operazioni principali in una tartufaia siano queste:
1.
la sarchiatura (ma di preciso non so con quale attrezzo si può effettuare, un erpice rotante va bene o andrebbe troppo in profondità?) Un fattore negativo della forte pendenza è che mi capita spesso di vedere tartufi neri che affiorano dal terreno, dilavato dalle piogge, quindi suppongo che sarebbe meglio una lavorazione leggera per non creare danni. In quale periodo andrebbe fatta?
2.
la potatura (a questa età – 20 anni - è ancora necessaria o doveva essere fatta solo i primi anni?) In caso andrebbe fatta leggera per sfoltire la pianta o capitozzata per stimolare nuova vegetazione e rinnovo radicale?
3.
la ghiaia sui pianelli (nello specifico cosa devo fare ed in quale periodo?)
4.
l’inoculo sporale, che se non sbaglio è quello che mi spiegò tempo fa Tarty, fatto col tartufo secco e sbriciolato, distribuito intorno alla pianta insieme ad un tot lt di acqua o col tartufo fatto macerare direttamente nell’acqua. Questa operazione dovrei farla su tutte le piante che non producono o per il momento solo su quelle col pianello che non hanno prodotto? E c’è un periodo specifico o si può fare in qualsiasi momento dell’anno?
Vi allego alcune foto.
Scusate se sono stata lunga, ma ho preferito raggruppare le domande in un unico topic.
Grazie mille per ogni suggerimento che mi darete!!