Una curiosità: Possono piante micorizzate con borchii, aestivum e melano per esempio, piantate in un ambiente e terreno vocato per Magnatum, virarci naturalmente negli anni? grazie
Già le probabilità di infettare le radici pulite di una pianta con il magnatum sono basse , se metti una pianta a dimora con le radici già infettate direi che oltre a morire tutte le micorrize , visto che si trovano in un ambiente poco idoneo al loro sviluppo , le probabilità daranno pari a zero. Qualche risultato si è ottenuto piantando talee sotto a alberi produttori di magnatum.
tufaccio ha scritto:Una curiosità: Possono piante micorizzate con borchii, aestivum e melano per esempio, piantate in un ambiente e terreno vocato per Magnatum, virarci naturalmente negli anni? grazie
Dipende dalle proprietà fisico/chimiche del terreno ovunque lui sia e altri fattori. Sinceramente non capisco il senso se hai messo una pianta di estivo in zona di Magnatum speri che smetta e viri al Magnatum oppure non ti produce e magari un giorno si micorizzera' per approssimazione al Magnatum?
Una pianta micorizzata con un qualsiasi nero non può portare altri tipi, al contrario una pianta che produce Magnatum può portare diverse specie tartufo nello stesso apparato radicale. Saluti
da un qualsiasi vivaio , poi ti fai fare la spedizione a casa ( ma ha senso per max 10 piante ) . tieni conto che l'anno scorso mi sono fatto mandare 5 piante di lecci per sostituire le fallanze, probabilmente il corriere me le ha spedite via aereo , risultato tutte secche dopo neanche una settimana. quindi tieni conto anche della distanza . inoltre ho sentito parlare di un tartuficoltore che si era fatto mandare le piante dalla francia ( robin ) ma ha avuto problemi di adattamento delle piante visto il clima completamente diverso .
masulse ha scritto:da un qualsiasi vivaio , poi ti fai fare la spedizione a casa ( ma ha senso per max 10 piante ) . tieni conto che l'anno scorso mi sono fatto mandare 5 piante di lecci per sostituire le fallanze, probabilmente il corriere me le ha spedite via aereo , risultato tutte secche dopo neanche una settimana. quindi tieni conto anche della distanza . inoltre ho sentito parlare di un tartuficoltore che si era fatto mandare le piante dalla francia ( robin ) ma ha avuto problemi di adattamento delle piante visto il clima completamente diverso .
Sarebbe meglio che le piante vengono acquistate nei vivai, se trattasi di poche piante l opzione della spedizione ci può stare, ovviamente si dovrebbero preferire spedizioni in 24/48 ore e vanno preparate in un determinato modo. Saluti Angelo
le piante quest'anno sono cresciute tanto ( a primavera fatto inoculo ), anche le roverelle hanno passato il 1.5 mt . i carpini sono oltre i 2 mt. forse quest'inverno ( impianto di marzo 2015 ) raccolgo qualcosa
Ciao a tutti, sono appena entrato nel forum e volevo condividere con voi questa passione e descrivere quanto da me fatto fin’ora.
Primo impianto aprile 2018, secondo novembre 2018. Totale 200 piante tra carpino e roverella micronizzate con Melanosporum. Zona vocata al tartufo nero in generale. Terreno ex seminativo, 700 mt livello sul mare. Esposizione e Sud-Est regione Abruzzo, leggermente in pendenza. Lavorazioni pre impianto: - rippatura cm. 50 - erpicatura con erpice rotante - sesto impianto 5x4 - messa a dimora
Analisi terreno: - sabbia 11% - limo 45% - argilla 43% - scheletro maggiore a 1 (presenti molte pietre calcaree di dimensioni anche cm10/15 diam.) - PH 8,16 - PH Kcl 7,29 - sostanza organica normale - calcare totale 148g/kg - carbonato attivo 19g/kg
Secondo voi Ci sono le condizioni? Parametri sono idonei per il Melanosporum? Aspetto con interesse i vostri consigli pareri.