Ciao a tutti!
innanzitutto mi presento visto che sono un novello del forum (mi sono iscritto ieri, ma già da qualche tempo ogni tanto "visitavo" il sito come ospite) e vi faccio i complimenti, per tutte le informazioni e gli argomenti di interesse trattati, e per la chiarezza ed immediatezza del blog.
Mi chiamo Lorenzo e da ormai 3-4 anni mi sono appassionato a questo mondo così "misterioso" e bello dei tartufi e della Tartuficoltura in generale.
Ho iniziato a coltivare questa passione cercando di studiare il più possibile, prendendo informazioni utili da persone (chi più chi meno a contatto con la Tartuficoltura), libri e manuali e siti internet, e frequentando un corso base di Tartuficoltura...tutto questo perché il mondo dell'agricoltura in generale mi è sempre interessato, ma le mie conoscenze di base erano molto esigue (e anche adesso non sono poi aumentate più di tanto
).
Come primo passo ho fatto analizzare il mio terreno sul quale intendevo impiantare la mia Tartufaia: è circa un ettaro di terra situato in provincia di Macerata, con esposizione ad est, altitudine di circa 530 mt., mediamente in pendenza e confinante con terreni boschivi o seminativi. Fino a prima dell'impianto il terreno era adibito a seminativo, mentre il regime pluviometrico è caratterizzato da una piovosità medio-alta durante tutto l'anno, con estati anche calde ma solitamente poco siccitose (abbastanza frequenti i temporali estivi a partire da inizio agosto).
Vi allego i risultati degli esami (ormai fatti a fine 2014); ne feci fare 3 in punti diversi del terreno ma i risultati erano più o meno simili.
Dopo un periodo di studio mi sono deciso a partire: ad inizio 2017 ho recintato il terreno, niente di trascendentale ma volevo andare sul sicuro visto che in zona è pieno di cinghiali; poi a marzo dello stesso anno ho impiantato circa 210 roverelle micorizzate a tuber melanosporum, di un anno di età e con certificazione regionale.
Da allora gli unici interventi che ho fatto sono stati una iniziale sarchiatura e poi delle trinciature e pulizia manuale della vegetazione che
cresce intorno alle piccole querce.
Per quanto riguarda l'irrigazione, per adesso ho preferito non intervenire...penso di fare qualcosa più avanti quando (si spera) cominceranno a formarsi i pianelli.
Volevo sapere cosa ne pensavate, se mi sto muovendo bene e quali sarebbero i futuri interventi da fare; oltre a condividere le mie poche conoscenze in questa comunità di appasionati
Grazie e ciao a tutti