Calma ragazzi!
La qualità delle piante ormai si è standardizzata ovunque , nei vivai seri e professionali ovviamente.......
I disciplinari cambiano da regione e regione , per quelle che hanno deciso di stabilirne uno ovviamente.
L'ultimo fatto in umbria è molto valido , peccato che sia un po troppo distante altrimenti le avrei prese tranquillamente dove conosco.
Anche nelle marche sono stati piantati milioni di piante micorrizate ( a Sant'angelo la produzione si aggira sulle 60K/anno) e se solo la metà fosse entrata in produzione sarebbero sommersi dai tartufi ma così non è......
Questo significa che producono piante fatte male?
Io non lo penso è probabile piuttosto che ci siano stati errori di valutazione e messe a dimora in luoghi che molto probabilmente non erano adatti , oppure che la maggior parte di quelli che le hanno fatte pensassero che sarebbe bastato fare un buco , metterci una pianta , guardare e aspettare , che era un po la credenza popolare più diffusa.....
Una tartufaia per diventare tale deve essere curata e seguita facendo scelte oculate fin dal principio con le piante ben micorrizate della specie corretta e adatta all'ambiente e al clima del sito prescelto , poi i risultati arrivano questo è sicuro.
Paolo in merito alla sughera non mi trovi molto d'accordo sul suo utilizzo in tartuficoltura da noi.....i terreni dove si sviluppa (adora quelli acidi e sub acidi anche se si adatta a quelli sub alcalini) e cresce bene sono un po al limite per la tartuficoltura , melanosporum per me escluso a priori , se vuoi fare esperimenti scorzone o bianchetto ma se nessuno la micorriza un motivo c'è......