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Tarty81
Iscritto il: 02/10/2012, 12:16 Messaggi: 3385 Località: abruzzo
Formazione: Maestro di musica
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Concordo con te Coliso nel dire che una buona parte dei problemi sono dovuti anche alle nostre politiche agricole e quello che dice paolo del prodotto agricolo non ha capito che molti commercianti anni dietro hanno fatto i soldi non tanto con il tartufo ma con l iva...perciò mi sono permesso di dire che si dovrebbe informare meglio su quello che c e dietro al tartufo. I piu grandi commercianti hanno bloccato le politiche appunto per i propri interessi tanto è vero che la proprietaria di una nota azienda italiana e parlamentare europea di forza italia....avete capito????? Ciao a tutti angelo
_________________ Azienda Agricola MicoVivai Produzione piante da tartufo certificate. www.micovivai.it @micovivai
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11/09/2017, 12:12 |
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paolosame
Iscritto il: 10/04/2012, 23:20 Messaggi: 2664 Località: valle sabbia
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Cosa centra.i commercianti ci sono ne più ne meno e di certo non non sono la causa dei problemi nostri.se in Francia sono più avanti è xe investono cosa che in Italia nn fanno.infatti producono di più di noi con le tartufaie coktivate
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11/09/2017, 13:08 |
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coliso
Iscritto il: 15/05/2016, 21:06 Messaggi: 478 Località: Udine
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Il problema è sempre quello se si facessero impianti grossi come il Francia o Spagna il volano inizierebbe a girare (investimenti , ricerca ecc.) ma qui si fa l'interesse di pochi a discapito della collettività....un classico purtroppo.... Comunque Paolo i nostri studiosi , pochi , sono molto conosciuti e stimati all'estero e la produzione vivaistica di piante micorrizate non ha nulla da invidiare ai colleghi di oltralpe ( di alcune realtà ovviamente). Per quanto riguarda la ricerca i Francesi si bullano di produrre piante micorrizate con il magnatum , posso dirti solo che su richiesta di un noto ricercatore nostrano di fornire un campione per un'analisi si sono rifiutati di farlo...... Ciò non toglie che a livello di ricerca e sperimentazioni siano avanti ma i veri vantaggi si hanno quando questi vengono applicati su larga scala. Oltre a questo c'è da tenere in considerazione che l'italia è l'unica che non è in grado di fornire i dati ufficiali di produzione di tartufo perchè dietro ci girano troppi soldi non tracciati dal fisco quindi chi può tira l'acqua al suo mulino e insabbia per i propri interessi.
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11/09/2017, 17:52 |
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Tarty81
Iscritto il: 02/10/2012, 12:16 Messaggi: 3385 Località: abruzzo
Formazione: Maestro di musica
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D accordissimo!
_________________ Azienda Agricola MicoVivai Produzione piante da tartufo certificate. www.micovivai.it @micovivai
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11/09/2017, 19:35 |
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paolosame
Iscritto il: 10/04/2012, 23:20 Messaggi: 2664 Località: valle sabbia
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Le piante francesi non sono buone?tarty non dire cavolate.sono molti a usarle in Italia e vengono elogiate anche da studiosi italiani.veramente non so come tu faccia a non saperlo. Bo. Comiso studiosi ne abbiamo molti ma di sperimentazione sul pratico non c e molto visto che non si investe come si fa in Francia grazie a inra FFT MDA ecc
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11/09/2017, 20:08 |
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paolosame
Iscritto il: 10/04/2012, 23:20 Messaggi: 2664 Località: valle sabbia
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Tarty ti consiglio di cercarti l articolo della Gabriella di massimo su un vivaista francese.le dichiara come ottime. Le piante di bianco le vendono anche gli italiani
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11/09/2017, 20:10 |
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coliso
Iscritto il: 15/05/2016, 21:06 Messaggi: 478 Località: Udine
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Esperimenti in campo pochi ma c'è qualche tecnico e qualche ricercatore che ha un bagaglio di esperienza enorme e proprio per questo viene chiamato a fare convegni e sopraluoghi in tutto il mondo. Per quanto riguarda le piante ognuno ha le sue paranoie ma ribadisco che alcuni vivai italiani producono ottime piante che non hanno nulla in meno di quelle francesi , piuttosto , e qui sta il nostro grande limite, in troppo pochi hanno la cultura e la consapevolezza necessari per intraprendere correttamente la coltivazione , la maggior parte si fida dei consigli del vicino , non si informa non studia e pensa che basti piantare qualche albero per avere il miracolo , ma a parte i casi fortuiti la maggior parte si troverà di fronte a insuccessi e tenterà di dare la colpa a qualcun altro quando in realtà e tutta colpa loro. Nessuno mette in dubbio la qualità delle piante di alcuni vivaisti di oltralpe ma ben sappiamo che anche la miglior pianta in un ambiente non idoneo non farà miracoli. Una pianta con un' apparato micorrizato al 40% e assenza di inquinanti è un'ottima base di partenza e più di qualche vivaio nostrano le produce senza problemi. L'unica pecca nostra è la mancanza di uniformità nei disciplinari di produzione , ogni regione stabilisce le sue regole e ogni vivaista tiene per se alcuni piccoli accorgimenti che fanno la differenza. Quando leggo che la gente pianta alberi micorrizati dal vicino di casa perché li fa bene onestamente rabbrividisco , però ce ne sono parecchi e poi , avendo preso la tranvata , vanno a prenderle in Francia e dicono che sono meglio..... Se ci si rivolge a strutture di provata esperienza che fanno certificare i lotti da tecnici esperti esterni o fanno convenzioni con le università si può stare certi di avere del materiale di partenza molto buono , ciò ovviamente ha un costo leggermente superiore e , per come la vedo io , meglio spendere 1-2 euro in più per pianta e partire con una certezza che le incognite sono sempre dietro l'angolo in questo settore. L'argomento della micorrizazione di piante con il tartufo bianco lasciamolo perdere al momento è tanto fumo......
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11/09/2017, 20:50 |
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paolosame
Iscritto il: 10/04/2012, 23:20 Messaggi: 2664 Località: valle sabbia
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guarda che le piante certificate non sono esenti da funghi inquinanti. possono essere presenti ed è consentito. il problema è che conoscono tutta la parte scientifica e biologica dei tuber, dello sviluppo del micelio,ecc, ma di tecniche colturarali sanno poco, infatti vanno a fare progetti con francesi per poter sperimentare oltre, purtroppo. anche perchè vanno bene le piante certificate e fatte bene, ma serve soprattutto il dopo.
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11/09/2017, 21:47 |
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Tarty81
Iscritto il: 02/10/2012, 12:16 Messaggi: 3385 Località: abruzzo
Formazione: Maestro di musica
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paolosame ha scritto: guarda che le piante certificate non sono esenti da funghi inquinanti. possono essere presenti ed è consentito. il problema è che conoscono tutta la parte scientifica e biologica dei tuber, dello sviluppo del micelio,ecc, ma di tecniche colturarali sanno poco, infatti vanno a fare progetti con francesi per poter sperimentare oltre, purtroppo. anche perchè vanno bene le piante certificate e fatte bene, ma serve soprattutto il dopo. Le piante certificate sono esenti o irrilevanti senno non ti danno mai l idoneità...può essere con chi autocertifica privatamente! Quello che dici non ha senso. Saluti
_________________ Azienda Agricola MicoVivai Produzione piante da tartufo certificate. www.micovivai.it @micovivai
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12/09/2017, 7:29 |
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paolosame
Iscritto il: 10/04/2012, 23:20 Messaggi: 2664 Località: valle sabbia
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tarti informati...quello che dico non me lo sono inventato. è la legge: Una pianta micorrizata per essere valida ai fini della tartuficoltura e certificata come pianta tartufigena deve possedere almeno il 30% degli apici radicali micorrizati dal tartufo dichiarato e devono essere assenti le micorrize prodotte da altri funghi. Nel caso siano presenti micorrize prodotte da funghi estranei, queste non devono interessare più del 15% degli apici e la differenza tra la percentuale degli apici micorrizati dal tartufo e quella relativa ad altri funghi deve essere sempre superiore a 20. Un lotto omogeneo di piante micorrizate è certificabile solo quando nessuna pianta è priva delle micorrize del tartufo dichiarato e l’80% di quelle analizzate è valido secondo i criteri di valutazione di una pianta micorrizata.
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12/09/2017, 9:13 |
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