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Lavorazione tartufaia scorzone 
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Buongiorno a tutti, chiedo un chiarimento riguardo alla lavorazione del pianello di tartufaie di scorzone. In natura i migliori scorzoni, sia in termini di dimensione che di gusto,profumo e colore della gleba, sono quelli autunnali ( ottobre,novembre ) perché è consigliata la lavorazione del pianello e l’inoculo nel mese di Settembre o al max Ottobre? Per completezza di informazione parlo di quote comprese tra i 200 e i 500 metri, simbionti rovere,roverella,tiglio e come regione il Piemonte.
Grz buona giornata


14/12/2017, 14:46
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Ciao, è una pratica colturale che ha un tempo stabilito settembre...ottobre e tardi...sicuramente a discapito di qualche tartufo. Sono d accordo con te nel dire che sono i tartufi migliori. Assolutamente!

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15/12/2017, 8:23
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Ciao Tarty e grz per riscontro. Facendo due conti però è un suicidio commerciale. Mi spiego meglio. Metà della produzione,soprattutto per rovere e roverella ,meno marcata la differenza per il nocciolo, è nei mesi autunnali in più il prodotto è più commerciale e si ottengono quotazioni più elevate. Tutto questo ovviamente vale per la mia zona in altre potrebbe essere differente. Trovo poco vantaggioso perdere quella parte di produzione e facilità di allocamento. Chiedo se arieggiare il pianello, non in dicembre perché non sarebbe fattibile ma in altro periodo o un altro modo,che magari non conosco, per rendere il terreno più soffice e favorire lo sviluppo del carpoforo? Grz 1000


15/12/2017, 16:44
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Ok che sempre di scorzone si tratta ma le due varietà sono distinte ovvero o tuber aestivum o tuber uncinatum che maturano in due stagioni distinte.
Se la tua è una tartufaia di uncinatum non devi lavorarla in settembre ma appena finita la fase si fruttificazione ovvero in febbraio/marzo e in base anche alla presenza di neve o zone ghiacciate in quella zona .
Le indicazioni date da Angelo sono per tuber aestivum.


15/12/2017, 21:45
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Ciao coliso, non ho sbagliato la tipologia di tartufo. Il cavare a Ottobre o Novembre non significa cavare automaticamente uncinato.


15/12/2017, 22:06
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Aky ciao l inoculo è una pratica che io non condivido e che uso poco...diversamente sono favorevole a interrompere prima la raccolta...molti inoculano con il fiorone e sinceramente è la cosa piu ridicola che possa sentire perche gli aschi sono vuoti quindi zero spore...pensando che sono riportati anche su qualche trattato mi si accappona la pelle. Io intervengo con un aiutino solo quando piantumo...riguardo alle lavorazioni per l estivo l ideale è muovere ogni 3anni è un buon compromesso quantità /pezzatura se la lavori sempre raccoglierai sempre pochi tartufi...quindi credo che non dovresti neanche farti il problema....saluti angelo

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15/12/2017, 22:23
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Sono d'accordo che la produzione può protrarsi ma se è tuber aestivum non penso si possa raccogliere molto in ottobre/novembre , l'apice della fruttificazione dovrebbe essere tra giugno e agosto o sbaglio qualcosa??


15/12/2017, 22:30
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Grz Angelo sei stato molto chiaro e condivido in pieno il discorso sull’inoculo. Così almeno non mi sento il solo a non condividere alcune tecniche colturali. Per quanto riguarda zappettare il pianello pensavo di doverlo fare ogni anno ma mi fido di quello che mi hai detto. Grazie


15/12/2017, 22:55
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Si Coliso in tartufaia coltivata poca roba...e non sempre, mentre in natura dipende da alcuni fattori l esposizione è uno di questi, spesso sono tartufaie esposte a nord piu fresche e quindi la produzione viene tutta ritardata, lo si trova spesso nel edera nei terreni torbosi zone fresche...qui da me si trovano anche sui faggi...insieme al uncinatum e il mesentericum ovviamente non supera mai i 600/700 slm.

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15/12/2017, 22:59
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La terra va smossa quando lo ritieni giusto. Ovviamente parlo di piante in produzione prima e quasi obbligatorio lavorarle tutti gli anni...(parlo dei primi tre anni) dopo la comparsa del pianello bisogna valutare caso per caso anno per anno. Ciao

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15/12/2017, 23:07
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