Alcune sere fa ho visto una puntata di “Porta a porta”, attirata dall’argomento della discussione “I giovani ed il ritorno alla terra”. Non so se l’avete vista… Ha parlato un’imprenditrice agricola che produce prevalentemente carote bio, esponendo le problematiche del suo settore. Poi è intervenuto l’attore Fabio Testi che ha raccontato che aveva puntato sulla coltivazione del kiwi, ma che ultimamente essendo diminuita la richiesta del mercato ha convertito i suoi terreni, impiantando 15 ettari di tartufaia.
Testi, oltre a chiedere al ministro dell’agricoltura Martina, lì presente, che prestasse più attenzione a questa coltura perché per l’agricoltura intensiva non ci sono sussidi (e giustamente Vespa gli ha fatto presente che non può parlare di tartufi paragonandoli ad una coltura intensiva!), che l’IVA al 22% è troppo alta per questo comparto (sentirla da lui mi è suonata abbastanza strana questa osservazione!), ha detto che visto l’approssimarsi dell’entrata in produzione dei suoi ettari di tartufaia, sta studiando un naso artificiale per la ricerca dei tartufi.
Ok, 15 ettari sono tanti, ma la poesia di uscire col cane e di cavare insieme a lui? Di condividere col fido compagno la gioia del raccolto o la magra consolazione di una stancante e lunga passeggiata nei boschi, senza riportare a casa nulla… dove va a finire?
Mi immagino il giorno in cui vedrò in giro tartufai che vagano per i boschi con questo apparecchio in mano, tipo metal-detector che ispeziona la terra, agghiacciante! Sarà che non mi piace vincere facile!
Secondo me a volte sarebbe meglio che la tecnologia futurista facesse qualche passo indietro; voi che ne pensate al riguardo?

spero per fabio testi che la sua tartufaia vada in produzione, perché quella che ha fatto lui, se non sbaglio è solo ed esclusivamente di piante micorizzate con il magnatum. che dica che le sue stanno andando in produzione penso che possa essere una cosa positiva, per lo meno per quanto riguarda la produzione di piante micorizzate con il magnatum

Testi non ha parlato di varietà di tartufo, non saprei dirti, ma ho appena letto in rete che ha impiantato bianchetto, nero pregiato e scorzone estivo.

io ho parlato con la persona che ha fatto l'impianto e mi parlava di 10 ettari a magnatum. poi magari ha messo altro nel frattempo. oppure ho capito male io. chiederò.
comunque l'eccezionalità della tartufaia a magnatum mi ha fatto trascurare il titolo del post.ops

Ciao stella alpina ho letto il tuo post e mi è venuto più di un dubbio sulla veridicità delle affermazioni dell' attore Testi. Ti dico questo perchè avendo qualche ettaro a kiwy ti posso assicurare che la richiesta del prodotto non è affatto in calo, anzi...
Da qualche anno le piante di questo frutto esotico sono state attaccate da un batterio che ne ha diminuito e di parecchio la produzione facendo però aumentare i prezzi. quindi chi ce l' ha se lo tiene ben stretto credimi.... può essere che il buon Testi abbia fatto impianti con il kiwy giallo ( varietà creata in laboratorio con innesto su pianta di kiwy verde), ed è stata la qualità totalmente sterminata dal batterio. io la vedo così: Testi non sa niente di agricoltura e probabilmente è mal consigliato anche perchè il kiwy produce benissimo su terreni acidi e con media presenza di argilla e quindi non vedo come possa trasformare il tutto in tartufaie
o l' hanno fregato prima o dopo.
Sulla possibilità di creare tartufaie a bianco non credo sia fattibile. Sabato ne ho parlato appunto con la dottoressa Di Massimo e mi ha detto che solo un paio fatte 20 anni fa in umbria stanno dando frutti. gli altri esperimenti ( una cinquantina in totale) dopo svariati anni hanno buttato a scorzone.
Quindi dubito pure sull' esistenza di questo esperimento dei nasi elettronici perchè se mai solo una volta quel signore avesse provato a cavare con un cane da tartufo con tutto quello che c' è di emozionante nel farlo non l' avrebbe mai detto!!!!

Sai che c' è? x me è solo televisione, in più fatta con attori.....mah

no, guarda che su testi ti sbaglia. lui piantò gli haiward ancora molti anni fa.fu uno dei primi. il prezzo del kiwi è in calo, a parte quest'anno che ha consentito grazie alle piogge di ottenere un prodotto di buona se non ottima pezzatura. quest'anno nella zona del veronese occidentale ci sono state molte fallanze, a causa non solo della batteriosi ma anche a causa dell'acqua.
comunque i terreni non sono tutti uguali e un terreno può avere un ph completamente differente da uno al suo fianco. io ti posso dire che ho un campo con un ph 6,8 e al di la del fosso un terreno con ph 7.8. il primo è un terreno bianco, quindi freddo, il secondo tutt'altro. e poi esistono molti accorgimenti per rendere un terreno idoneo a una coltura. per raggirare il problema del ph alto nei kiwi che crea clorosi ferrica, basta distribuire o zolfo o solfato ferrico. per alcalinizzare un terreno invece basta distribuire carbonati di calcio.o altro.
cmq la tartufaia di magnatum l'ha fatta e ho visto le foto da chi le ha fatte. quasi a livello sperimentale, però può darsi che su tante piatne riesca a cavare qualcosa, visto che comunque la zona dovrebbe essere anche vocata.


http://www.stpauls.it/ga99/2599ga/2599ga11.htm

ho trovato questo link il quale dice che testi ha piantato 3 varietà di piante simbionti con bianchetto,nero pregiato e scorzone!
http://motori.corriere.it/speciali/2014 ... 3a67.shtml

ciao paolo senti una cosa ma è vero che lo zolfo diminuisce il ph? e in che quantità?
no perchè per curare lo iodio delle querce si usa lo zolfo in polvere e cmq in un anno si possono fare + interventi se il problema continua quindi a forza di spruzzare la miscela sulle piantine ancora piccole una buona quantità finisce sul terreno quindi secondo te puo creare problemi?

lo zolfo ventilato abbassa il ph del terreno, ma non credo che quei pochi etti che spargi contro l'oidio possano incidere sul ph del terreno.
dipende molto dalla tipologia di terreno ( un terreno sabbioso necessita di meno zolfo per essere acidificato). comunque per farti un esempio per acidificare un terreno sabbioso con ph 8 e portarlo a 6,5 servono 135 kg di zolfo ventilato per 1000 mq. e poi siccome un terreno tende a tornare alcalino (in questo caso) ogni anno bisognerà distribuire delle dosi di mantenimento che dovrebbero essere 5 kg mi pare.
lo zolfo quindi non rappresenta un pericolo per le tartufaie. semmai bisogna stare più attenti alla formazione di letteria a causa della decomposizione delle foglie e dei rami secchi. l'umificazione può creare riduzioni di ph.

l'avevo visto. probabilmente ha piantato anche altre varietà. io so che sono state messe a dimora anche piante micorizzate con magnatum, e anche parecchie. ho visto anche le foto.
certoquesti impianti sono pionieri però sui grandi numeri può capitare che salti fuori qualche cosa
http://www.stpauls.it/ga99/2599ga/2599ga11.htm