31/10/2013, 13:43
01/11/2013, 22:30
01/11/2013, 23:19
03/11/2013, 0:27
03/11/2013, 21:45
tartuza ha scritto:guarda, non so se stiamo parlando della stessa persona - e comunque certamente non di un personaggio come da te definito-. Un improvvisato come tu dici che lui sia, non avrebbe il compito di essere il responsabile, organizzatore dei corsi per il rilascio del patentino di raccoglitore di tartufi, nonché preparatore, selezionatore e colui che rilascia l'idoneità. Sai io non sono uno scienziato, ma so quello che ha fatto e sta facendo in questo campo e non mi sembra poco...la passione e l'entusiasmo che mette in quello che tu definisci "un hobby" è davvero ammirevole (doppiamente ammirevole, in quanto non è una professione). Concorderai con me che ci sono poche persone che si applicano così nel loro lavoro, perciò tanto di cappello. Io non sono in grado di criticare. Se tu o altri, siete più ferrati di me in materia e avete le competenze per "controbattere" quanto lui asserisce, (anche sui suoi libri) sono ben disposto ad ascoltarti. Non si finisce mai di imparare...
a presto
07/11/2013, 12:49
07/11/2013, 21:10
08/11/2013, 20:28
giovannirana ha scritto:tartuza ha scritto:guarda, non so se stiamo parlando della stessa persona - e comunque certamente non di un personaggio come da te definito-. Un improvvisato come tu dici che lui sia, non avrebbe il compito di essere il responsabile, organizzatore dei corsi per il rilascio del patentino di raccoglitore di tartufi, nonché preparatore, selezionatore e colui che rilascia l'idoneità. Sai io non sono uno scienziato, ma so quello che ha fatto e sta facendo in questo campo e non mi sembra poco...la passione e l'entusiasmo che mette in quello che tu definisci "un hobby" è davvero ammirevole (doppiamente ammirevole, in quanto non è una professione). Concorderai con me che ci sono poche persone che si applicano così nel loro lavoro, perciò tanto di cappello. Io non sono in grado di criticare. Se tu o altri, siete più ferrati di me in materia e avete le competenze per "controbattere" quanto lui asserisce, (anche sui suoi libri) sono ben disposto ad ascoltarti. Non si finisce mai di imparare...
a presto
direi di si. Ho conosciuto personalmente il soggetto di cui si parla...conosco le sue ricerche sulla germinazione delle spore di tartufo bianco in attesa, dopo 20 anni di proclami, di essere pubblicate (chissà come mai) da tutto il popolo di studiosi di tartufi.
A parere mio non basta essere appassionato ed avere dell'entusiasmo per passare dalla professione di tornitore a quella di scienziato. Per questo ci vogliono solide basi che derivano da anni e anni di studio, da titoli, da pubblicazioni ecc. e non basta dire io sono 35 anni che realizzo tartufaie.
L'unica cosa che gli è unanimente riconosciuta sono le sue sperimentazioni sul tuber macrosporum, tartufo di cui nessun'altro si occupa peraltro.
Ho riconosciuto subito lo stile Vezzoliano da quello che hai scritto. Purtroppo lui non viene da una terra vocata per ogni genere di tartufo come sono l'umbria, le marche, il piemonte ecc. e pensa che quello che fa lui sulle sue piccole tartufaie possa essere valido universalmente...vedi le potature e le sarchiature profonde che lui vivamente sconsiglia ma che, invece, in molti terreni sono diventate una regola in questi ultimi anni.
Quando ci ho parlato non conosceva neanche Angellozzi che confondeva con l'Angelozzi produttore di piantine di Castilenti.
Quindi, ritornando su quanto hai scritto, lo stile Vezzoliano si riconosce dalle indicazioni sull'inoculo sporale, giuste per carità, ma non certo determinanti, come lui ritiene per la produzione di una tartufaia...come pure l'apporto di calcare: tutto è relativo, in quanto, se un terreno è già fortemente calcareo di suo non c'è alcun bisogno e operare in questo senso sarebbe solo tempo, fatica e denaro sprecati. Saluti, GR
09/11/2013, 14:46
tartuza ha scritto:..... concludo qui la discussione in quanto mi sono iscritto al forum per avere e dare informazioni nel mondo del tartufo coltivato e naturale e non per difendere una persona tirata in ballo, criticata per il suo operato non condiviso, senza mai però essere replicato in modo costruttivo e utile agli altri.
Ci puoi spiegare in che modo viene fatta la sarchiatura a quale profondità e in quale periodo? La rottura delle radici non reca nessun danno alla pianta o alla micorizzazione?
........e le potature come vanno realizzate? cambiano ad ogni tipo di tartufo?
ciao grazie
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