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Informazioni Metodo Angelozzi 
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Iscritto il: 02/01/2020, 12:05
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Buongiorno a tutti

Ho voluto aprire una nuova discussione riguardo al metodo Angelozzi, per chiedere informazioni in merito. Ne ho sentito parlare come di un approccio molto valido alla tartuficoltura che, da quanto ho capito, principalmente riguarda:

# la tipologia di potatura delle piante;
# la metodologia e l'entità della zappatura del terreno;
# il tipo di irrigazione.

Cercando informazioni sul forum ho notato che questo metodo a volte viene accennato ma mai definito del tutto; qualche anno fa Paolosame aveva provato ad iniziare un confronto (tartufi-f25/metodo-angellozzi-t95176.html) ma purtroppo l'argomento non è decollato; quindi volevo chiedere informazioni in merito perchè vorrei capirne di più, e pensavo potesse essere utile a tutti una descrizione di queste tre pratiche da parte di tutti coloro vorranno condividere le proprie conoscenze.

Vorrei specificare che non cerco un metodo "magico" attuabile a prescindere, sicuramente questo metodo andrà adattato a quelle che sono le peculiarità del caso in esame: specie di tartufo di interesse, simbionti presenti in campo, caratteristiche climatiche, geologiche, pedologiche... questo è chiaro, vorrei solo capire i concetti che caratterizzano questo metodo.
Spero che queste cose non siano viste come "segreti del mestiere", alla fine credo che per crescere sia necessario far circolare le conoscenze, altrimenti ognuno è costretto ogni volta a partire da zero o poco più. Solo quando gli ultimi ritrovati diventeranno pratica comune si potrà crescere ancora ;)

Salute a tutti


16/01/2020, 12:22
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Iscritto il: 07/11/2016, 13:54
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per poter avere informazioni in merito , forse dovresti contattare direttamente angelozzi. io posso farti una premessa a carattere personale , fare tartificultura a quel livello richiedere tanta esperienza e soldi .
ci sono tanti metodi , e secondo me tutti validi , ( piu' o meno spinti ), dipende dai risultati che vuoi ottenere / investimenti che puoi fare. ma se opti per metodo poi lo devi seguire fino in fondo .
non puoi fare la zappatura di un metodo con la potatura di un'altro ( si chiamano esperimenti fai da te ) .
chi coltiva da anni 100 ettari ha sicuramente sviluppato e provato vari metodi ( in collaborazioni con ricercatori del settore ) per ottimizzare la produzione ( vedi ad esempio il cisto tra le piante ) .


16/01/2020, 14:01
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Iscritto il: 07/11/2016, 13:54
Messaggi: 419
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a chi interessa il tema , consiglio la lettura del libro "guide-pratique-de-trufficulture" di pierre sourzat ( metodo jaad ) , che insieme a g.gregori hanno presentato a spoleto 2008 il metodo angelozzi .


17/01/2020, 13:47
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Iscritto il: 02/01/2020, 12:05
Messaggi: 7
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Ciao Masu, grazie del consiglio ;) sembra di difficile reperimento ma vedo se riesco a procurarmene una copia.
Ne ho trovato anche un altro che sembra promettente, "Truffe et trufficulture" di Olivier, Savignac e Souzart (2018), ma non riesco a trovarne l'indice dei contenuti, quindi non so se parli del metodo.

A parte questo non so se sia il caso di chiedere direttamente informazioni alla famiglia Angelozzi, anche perchè effettivamente si tratta della metodologia con cui gestiscono la loro attività, capisco che a quei livelli si tratti davvero di segreti del mestiere, non vorrei essere indiscreto :roll: ma se ne avrò modo presso qualche fiera o convegno proverò a parlarci ed informarmi.

Nel frattempo, chiunque abbia voglia e tempo di condividere qualche dettaglio su questa metodologia è il benvenuto :D
Da parte mia scriverò qualcosa appena riuscirò a capirci di più
Salute a tutti


18/01/2020, 11:43
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Iscritto il: 07/11/2016, 13:54
Messaggi: 419
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Il metodo angelozzi, in generale è semplice, farlo e bene in pratica richiede molta esperienza. Si parte dal sesto di impianto 5 mt tra filare e 1,5 mt tra pianta e pianta ( per questo che vanno potate molto ) si rallenta la crescita del Pianello e si manda più in profondità le radici con zappature più profonde.


18/01/2020, 15:31
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Iscritto il: 07/11/2016, 13:54
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Il sesto così ravvicinato porta a una precoce entrata in produzione, ma se non gestita ad un esaurimento di produzione nel giro di 4/5anni. Mentre il sesto 5x5 ha una durata notevolmente più longeva. Ho cercato di riassumere alcuni concetti del metodo a grandi linee. In rete secondo me si trovano maggiori dettagli , però difficilmente in italiano


18/01/2020, 15:39
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