Switch to full style
Riconoscimento specie, tartuficoltura e confronto con tartufai
Rispondi al messaggio

Impianto tartufaia: produrrà?

21/09/2008, 12:58

Salve a tutti in questo forum.
premetto che vado matto per il tartufo anche se purtroppo non vado a tartufi.
Tuttavia, nell'ottobre del 2005 ho piantato 20 piante di nocciolo (allora acquistate dalla ****) e le ho messe a dimora. Alcune erano micorizzate col bianco pregiato, altre con nero altre ancora con scorzone e bianchetto
Ora a distanza di tre anni, si sono sviluppate abbastanza bene e comunque mi hanno detto che debbo aspettare minimo 5 anni.
Io abito ai piedi dei monti nebrodi in sicilia (prov messina) ad un'altitudine di circa 497 metri sul mare.
Secondo Voi può funzionare la mia tartufaia???
Ci sono esperimenti del genere andati bene???

Re: Impianto tartufaia: produrrà?

29/09/2008, 16:51

Ciao emilio79,
premetto che sono solo un appassionato cercatore, mi interesso molto al tartufo ma non sono un ricercatore e non opero nel settore.
Per quanto riguarda la serietà del vivaio non ti so dire... non conosco nessuno che abbia comprato piante micorizzate da loro.

Una prima domanda: la certificazione delle piante viene fatta direttamente in azienda? Se no, a chi si affidano per la certificazione delle piante micorrizzate?
Un'altra domanda che mi sorge spontanea è: l'impianto è stato fatto su di un unico terreno? E' stata chiesta la consulenza di un esperto per organizzare l'impianto e per la scelta del terreno?

Ti dico subito che le specie che hai elencato e con le quali hai fatto l'impianto hanno esigenze di clima e di terreno diverse; le uniche due che possono "convivere" sono le specie di bianco pregiato (T. Magnatum Pico) e di bianchetto (T. Borchii Vitt. o Albidum Pico). Infatti non di rado si ritrovano i marzuoli a gennaio negli stessi posti in cui fino a dicembre si cercava il bianco...
Per quanto riguarda lo scorzone (T. Aestivum Vitt.) o il nero pregiato (T. Melanosporum Vitt.) dubito fortemente che possano vegetare dove si possano ritrovare esemplari di bianco pregiato. Il bianco predilige terreni sciolti, sabbiosi, limosi, molto umidi mentre lo scorzone ed il nero pregiato si trovano prevalentemente in terrei calcarei, con abbondante scheletro, in leggera pendenza (per evitare ristagni idrici) e a pieno sole.
Inoltre, non per scoraggiarti, ma non ho mai sentito nessuno al quale è entrata in produzione una pianta micorrizzata di bianco pregiato; delle altre specie sì, ma del bianco non ho mai avuto una reale conferma...

A parte tutto questo 3 anni sono un pò troppo pochi per vedere i primi risultati (ammesso che ci siano) e molto probabilmente saranno pochi anche 5. Dalla mia esperienza ti posso dire che le piante, se la simbiosi ha avuto effettivamente luogo, inizieranno a produrre all'età di 7-15 anni (dipende anche dalla specie della pianta superiore). Il nocciolo fra l'altro non mi sembra sia fra le più precoci...
Se vuoi intanto prevedere una possibile entrata in produzione delle piante tartufigene ti consiglio di effettuare un'analisi del terreno, in modo da sapere a quale era risale e la composizione dello stesso.

Attendo tue in merito!!

Ciao a presto,

Re: Impianto tartufaia: produrrà?

30/09/2008, 11:08

caspita grande risposta e molto completa.
Grazie.
Il bianchio ed il bianchetto le ho piantate in una terrazza, e come dici tu un pò più unida e limacciosa.
Glia ltri due in un'altra con terreno pietroso, ed in leggera pendenza.
Non ho fatto analizzare il terreno (la sola analisi mi costava più delle piantine).
per il resto il noccioo credo sia la specie che entra in produzione prima ed altrettanto prima finisce.
almeno così mi han detto.
per il resto ho avuto notizie sulla ****. Tutti hanno detto che sul mercato sono i migliori (e debbo dire che anche con me sono stati seri professionali e molto disponibili sia prima della vendita che dopo per alcuni consigli).
le piante sono state controllate dalle Uni di Perigia e l'Aquila se non sbaglio

Re: Impianto tartufaia: produrrà?

01/10/2008, 14:44

Ciao Emilio,
non metto in dubbio la professionalità della ****, anche se per esserne sicuri dovremmo conoscere realmente persone che hanno acquistato e che hanno visto produrre effettivamente le piante. Anche io ne ho sentito parlare molto bene, ma ho letto di queste cose specialmente in un sito dove per l'appunto questa era lo sponsor commerciale.
Capisci che è facile parlarne bene in questa maniera, no? :)

Ad ogni modo già il fatto che la certificazione venga fatta all'esterno è una garanzia... ci sono molti vivai che la certificazione la fanno direttamente "in casa" e quindi di fatto ci sono meno certezze riguardo l'effettiva micorrizzazione delle piantine.
Detto questo ancora rimangono molte variabili da risolvere per conoscere se il terreno può essere più o meno vocato allo sviluppo del tartufo; quello che dici è già un segno positivo ed a quelle altitudini non ci sono particolari ostacoli per la crescita dei Tuber.
Per quanto riguarda le piantine di bianco pregiato ho veramente seri dubbi... per il bianchetto e lo scorzone è sicuramente più facile arrivare a risultati concreti. Conta però che a volte anche se i terreni sono particolarmente vocati allo sviluppo dei tartufi gli impianti di piante micorrizzate fanno ugualmente cilecca; ci sono veramente moltissime condizioni che devono necessariamente allinearsi perchè il fungo possa entrare in simbiosi con la pianta e dare in futuro gli attesi frutti.

Un altro paio di domande: sai se vi siano tartufaie naturali nei pressi dei terreni? Se sì di quale specie? Nei terreni (e/o nelle vicinanze) dove hai fatto l'impianto nascono i funghi porcini? Questi terreni prima dell'impianto erano incolti? Se no, per cosa venivano utilizzati? Prima della messa a dimora delle piante come hai preparato il terreno?

Ciao a presto!

Re: Impianto tartufaia: produrrà?

02/10/2008, 19:28

Non vi sono tartufai dalle mie parti (forse non ne conosco io).
Comunque porcini ce ne sono e come.
Il terreno era incolto e lo è tuttora.
C'era un piccolo noccioleto con piante adulte e ci sono tuttora.
per il resto il mio terreno è pieno zeppo di ulivi.
Ho fatti i sesti e le buche per la sistemazione delle piantine, che si stanno sviluppando credo abbastanza bene.
Nessuna concimazione tranne un pò di stallatico di cavallo (due anni fa) e della calce (carbonato quindi), qualche giorno fa.

Re: Impianto tartufaia: produrrà?

03/10/2008, 1:25

Ciao Emilio,
il fatto che non ci siano tartufaie naturali nei dintorni potrebbe essere un cattivo segno (ma non sempre è così), vuol dire in pratica che la natura non ha saputo trovare un giusto equilibrio di fattori per la crescita spontanea dei Tuber (a meno che siano presenti ma nessuno sia mai andato a cercarli ;) ). Per quanto riguarda i porcini non vorrei scoraggiarti, ma secondo la mia esperienza dove nascono copiosi alcuni funghi appartenenti al genere Boletus (soprattutto i porcini comuni) non nascono funghi appartenenti al genere Tuber (più che altro parlo di quelli commestibili). Spero vivamente che ci sia qualcuno che attraverso la sua esperienza possa smentirmi perchè confrontando la mia esperienza con quella di altri tartufai sono arrivato (purtroppo) a questo genere di conclusione.

Ti ho chiesto la natura del terreno in cui hai fatto l'impianto perchè i funghi che interessano a noi per la micorrizzazione delle piante sono funghi estremamente più deboli e delicati dei migliaia (probabilmente milioni) di funghi ipogei presenti nel terreno; per vincere questa sfida è quindi consigliabile fare l'impianto su terreno agrario (incolto o seminativo) dove la competizione sarà meno accentuata rispetto ad un terreno boschivo, per esempio. Questo per quanta riguarda gli impianti ex novo, in natura i principi sono diversi anche se la base di partenza è la stessa.

Ricorda anche che i tartufi sono ipersensibili a diserbanti, anticrittogamici e prodotti del genere; in pratica dove regna l'agricoltura tradizionale sarà più difficoltosa la crescita del tartufo.
Ovviamente sarà necessaria anche una cura della pianta superiore; un buono sviluppo radicale ed una rigogliosa crescita della stessa aiuterà sicuramente la simbiosi e lo sviluppo, quindi i primi anni le piantine vanno seguite almeno fino a quando non saranno capaci di "cavarsela da sole" :)

Una curiosità: Le piantine te le sei fatte spedire o sei andato direttamente a prenderle al vivaio (mi sembra sia nel Nord Italia)? Quanto tempo avevano?

Re: Impianto tartufaia: produrrà?

03/10/2008, 19:17

Nessun utilizzo di anticrittogamici e diserbanti.
E le piantine me le hanno spedite.
tre giorni di viaggio e mi sono arrivate debbo dire in maniera perfetta.
Che so potevano avere 6 mesi circa.
Aveva dalle 4 alle 5 foglie.
Afesso dop tre anni sono abbastabza vegetate debbo dire

Re: Impianto tartufaia: produrrà?

03/10/2008, 23:54

Ciao Emilio,
se fossimo stati più vicini sarei venuto a dare un'occhiata all'impianto molto volentieri. :)
Per quanto riguarda le piante continua a curarle, poi volendo ci sarebbe anche una potatura da fare in modo da stimolare l'accrescimento dell'apparato radicale in superficie ma ancora è presto.

Se ti va inserisci pure qualche foto, sarei proprio curioso di vederle :)

Re: Impianto tartufaia: produrrà?

04/10/2008, 13:29

per le foto appena smette col maltempo le scatto e le posto non ci sono problemi.

Re: Impianto tartufaia: produrrà?

15/10/2008, 22:51

Ciao Emilio,
novità sull'impianto? :)
Rispondi al messaggio