Ciao Emilio,
il fatto che non ci siano tartufaie naturali nei dintorni potrebbe essere un cattivo segno (ma non sempre è così), vuol dire in pratica che la natura non ha saputo trovare un giusto equilibrio di fattori per la crescita spontanea dei Tuber (a meno che siano presenti ma nessuno sia mai andato a cercarli
). Per quanto riguarda i porcini non vorrei scoraggiarti, ma secondo la mia esperienza dove nascono copiosi alcuni funghi appartenenti al genere Boletus (soprattutto i porcini comuni) non nascono funghi appartenenti al genere Tuber (più che altro parlo di quelli commestibili). Spero vivamente che ci sia qualcuno che attraverso la sua esperienza possa smentirmi perchè confrontando la mia esperienza con quella di altri tartufai sono arrivato (purtroppo) a questo genere di conclusione.
Ti ho chiesto la natura del terreno in cui hai fatto l'impianto perchè i funghi che interessano a noi per la micorrizzazione delle piante sono funghi estremamente più deboli e delicati dei migliaia (probabilmente milioni) di funghi ipogei presenti nel terreno; per vincere questa sfida è quindi consigliabile fare l'impianto su terreno agrario (incolto o seminativo) dove la competizione sarà meno accentuata rispetto ad un terreno boschivo, per esempio. Questo per quanta riguarda gli impianti ex novo, in natura i principi sono diversi anche se la base di partenza è la stessa.
Ricorda anche che i tartufi sono ipersensibili a diserbanti, anticrittogamici e prodotti del genere; in pratica dove regna l'agricoltura tradizionale sarà più difficoltosa la crescita del tartufo.
Ovviamente sarà necessaria anche una cura della pianta superiore; un buono sviluppo radicale ed una rigogliosa crescita della stessa aiuterà sicuramente la simbiosi e lo sviluppo, quindi i primi anni le piantine vanno seguite almeno fino a quando non saranno capaci di "cavarsela da sole"
Una curiosità: Le piantine te le sei fatte spedire o sei andato direttamente a prenderle al vivaio (mi sembra sia nel Nord Italia)? Quanto tempo avevano?