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Il mio impianto di scorzone 
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Iscritto il: 11/08/2013, 18:00
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Ho acquistato un centinaio di piante,
poi con la morte di alcune e i rimpiazzi dovrei avere 90-95 piante.
Comunque ho anche tante piante che sono rimaste piccole e sofferenti di mal bianco, anche perché ogni volta che do lo zolfo puoi stare sicuro che piove nonostante bel tempo al meteo, azz!


14/08/2013, 17:26
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Iscritto il: 11/08/2013, 18:00
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Località: Cuneo
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Allora.. Mi sono informato presso il vivaio,
Che mi ha dato il numero di telefono del responsabile regionale, il quale mi ha dato il numero della responsabile alle analisi di laboratorio dell' IPLA.
A questo punto ho fissato un appuntamento per inizio ottobre a Torino con alcuni campioni di radici in modo da avere un esito sulla situazione dell'investimento.
Comunque sono sempre più sicuro che mio padre abbia ragione, quindi che ho messo a dimora delle bellissime piante di roverella non micorrizate.
Vi terrò al corrente prossimo mese.


06/09/2013, 19:05
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ciao..dai speriamo bene per il tuo impianto e che inizi a produrre al piu presto!! ;)
poi facci sapere cosa dicono al laboratorio delle analisi che siamo curiosi!!
cmq secondo me vi hanno " infinocchiato" a metà...cioè nel senso che le piante le hai sicuramente pagate + care di quanto si possano trovare in qualche vivaio specializzato(vado a caso non sapendo quanto le hai pagate ma sicuramente + di altre ditte :P )ma che probabilmente sono micorizzate con lo scorzone,altrimenti dai questa ditta avrebbe chiuso sa anni e sarebbero tutti in galera i proprietari e tecnici!! :x
forse loro giocano sul fatto di venderle parecchie con sesti + stretti e poi piazzarti quella "polvere magica" che di magico nella tartuficoltura non ha niente,ma cmq alla fine il risultato potrebbe essere lo stesso un bell'impianto di tartuficoltura con piante che producono qualcosa!! ;)


06/09/2013, 19:20
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Località: Cuneo
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In effetti ti devo dire che i sesti li ho dovuti fare molto stretti in quanto il calcolo delle piante era abbondante in confronto alla metratura a disposizione.
Le piante le ho pagate 23€ e il ''prodotto magico'' sui 300€ a volta, 200€ per l'assistenza e il gioco e' fatto :o ...
Mal che vada la interpreto come esperienza costruttiva per il prossimo impianto, in quanto mi ha spinto a informarmi molto sulla coltivazione del tuber: scelta zona, piante, tipo di tartufo, differenza delle esigenze tra i vari tipi.
Ho scoperto anche che la mia zona e' poco portata al tartufo (forse per l'aestivum ci sono più probabilità).
Ad ogni modo vi ringrazio per l'interessamento.
A presto


07/09/2013, 0:29
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eggià sei stato fottuto dalla famosa ditta che ha fottuto parecchai altra gente....ma una cosa non capisco. Va bene che nessuno è profeta in patria ma sei piemontese e hai l'IPLA a Torino che produce piante garantite, invece vai a comprare le piante (pagandole il doppio in Veneto)...ma cos'avete gente nella testa la segatura?


07/09/2013, 11:15
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Iscritto il: 11/08/2013, 18:00
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Il fatto e' che non si nasce tartuficoltori,
e sopratutto quando si è inesperti e non si conosce nulla sull'argomento, ci si fida del primo che passa o almeno il primo che si trova cercando su internet.
Ho iniziato ad approfondire l'argomento nel momento in cui il tecnico mi ha lasciato in balia di me stesso.
È allora che ho trovato libri sulla coltivazione e l'IPLA.


07/09/2013, 13:38
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Iscritto il: 09/09/2013, 21:05
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ciao a tutti, sono nuovo ed anche io vorrei cimentarmi in questa arte della coltivazioen del tartufo
ho letto l'esperienza di Kischy e avrei anche io tante domande:
non ho ancora una risposta confortante sulla produzione media di una pianta, dopo 4-5 anni?
vorrei sapere che zona prediligere, visto che non ho ancora un terreno: boschivo montano, o collinare morenico vicino a qualche lago? pianura padana?
a proposito di aziende che producono le paintine: quali sono quelle certificate e sicure?
cos'è l'IPLA?
inoltre vorrei sapere quanto costa il cane e come addestrarlo?
in definitiva un budget di spesa a parte il costo del terreno, attorno a quanto si aggira, poniamo con un terreno di 3000 mq? grazie a tutti per le gentili risposte e i consigli
ciao


09/09/2013, 21:35
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Iscritto il: 11/08/2013, 18:00
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Ciao ragazzi,
Scusate se non mi sono più fatto sentire.
Allora, oggi sono andato a fare analizzare l'apparato radicale di alcune piante e...
Ho ricevuto esito positivo :shock: :D .
Le piante sono micorizzate con estivo, pagate veramente care ma almeno micorizzate.
L' unica cosa, alcune piante(tra l'altro le piu grandi) sono contaminate con un altro fungo credo sia una specie di coprinus, se riesco vi posto delle foto; sapete dirmi se sono concorrenti con il tartufo oppure convivono.
Grazie mille.
A presto


15/10/2013, 0:11
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Iscritto il: 27/10/2012, 15:24
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ciao kischy,beh hai pagato caro,hai buttato un po di soldi per la polverina magica ma almeno le piante sono buone per una futura produzione!! ;)
non sono un esperto però è possibile che il fungo si sia micorizzato dopo la messa a dimora,che interventi pre-impianto hai fatto?e in che quantità sono micorizzate con questo fungo?


15/10/2013, 9:26
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Iscritto il: 11/08/2013, 18:00
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Ciao fiocco81,
I lavori di pre-impianto sono stati quelli di aratura normale, l'unica cosa è che non ho lasciato il terreno fresato tutta l'estate incolto, per eliminare le eventuali micorizze.
Infatti ho fresato e un mese dopo( verso giugno) ho messo a dimora.
Per quanto riguarda l'analisi volevo solo sapere se erano presenti micorizze, quindi non ho fatto fare altro.
Il tecnico mi ha detto che molto probabilmente le altre micorizze( presenti nelle piante più sviluppate) appartengono alla famiglia dei lactarius,
io tornando a casa ho controllato i funghi esistenti sotto alcune piante e ho trovato questo:
Allegato:
image.jpg
image.jpg [ 84.09 KiB | Osservato 1377 volte ]

Pensavo fossero loro le micorizze, ma in seguito ad un analisi ho visto che sono attaccati ai legni di sostegno delle piantine( probabilmente in decomposizione), quindi li sostituirò con canne di bambù.
Ora sapete mica se i lactarius convivono con il tartufo oppure se è guerra tra i due.
Grazie
Ci sentiamo


15/10/2013, 13:23
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