Dubbio PH KCl e consiglio vocazione suolo

la spesa per i microsprinkler non e' levata , l' importante che metti giu' i tubi dal corretto dimensionamento ( rispetto alla portata degli irrigatori ) .
per fare una tartufaia da un ettaro completa pero' con recinzione e irrigazione il discorso cambia .
io ho fatto in economia e prima di fare un ettaro intero ho voluto fare una prova di 4000 mq ( che per chi non ha esperienza e' un ottimo esercizio ) .
comunque
500 piante da annaffiare a mano in estate e' lunga , metti almeno un tubo lungo rigido tutto il campo sul lato lungo ( d. 100 mm ) con i vari attacchi rapidi e poi irrighi con un tubo di gomma x filari .
basta un minimo di pressione ( motopompa elettrica / a benzina ) o se hai dislivello di almeno qualche metro anche a caduta .

Salve, ho un terreno seminativo in provincia Avellino che vorrei utilizzare per farci una tartufaia, il terreno in questione è situato in collina a circa 650 msl, pianeggiante con esposizione sud-est, totalmente soleggiato. le analisi del terreno hanno dato questi risultati:
PH 7,75
CONDUCIBILITA': 0,348
AZOTO TOTALE: 1,04
CARBONIO ORGANICO: 12
FOSFORO ASSIMILABILE: 15
CALCARE TOTALE: 500
CALCARE LIBERO: 350
POTASSIO SCAMBIABILE: 480
CALCIO SCAMBIABILE: 5050
MAGNESIO SCAMBIABILE: 223
SODIO SCAMBIABILE: 138
C.S.C: 32
SCHELETRO: SCARSO
TESSITURA= SABBIA 300; LIMO:280; ARGILLA:420
IL Terreno presenta molti sassi di varia grandezza. Le piante che si trovano alla stato spontanio sono in genere querce (rovere, farnia, cerro), mentre ci sono vitigni e oliveti coltivati.
Vorrei capire che tipo di tartufo e che tipo di pianta è più adatta a questo tipo di terreno
Grazie mille a tutti

Grazie masu, in effetti credo che inizierò impiantando una superficie minore, in sesto a 5x5 a quinconce dovrei stare a poco meno di 200 piante.
Per ora la recinzione è rimandata, almeno per un paio d'anni.
Mi sto informando dei costi per metter giù un altro serbatoio e un sistema a dispersione, vediamo come evolve

Rovere e farnia di solito stanno in suoli che tendenzialmente restano più freschi rispetto a dove si trovano roverella e leccio.