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Riconoscimento specie, tartuficoltura e confronto con tartufai
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Re: Contributi nuove tartufaie abruzzo

14/02/2018, 20:05

Comunque io sapevo che una correlazione diretta sulla riuscita (quantitativa) della tartufaia era data più dal calcare attivo che dal ph (a parità di condizioni ambientali favorevoli). ;)

(Dai, così divulgo un po' anch'io...)
Allegati
effetti del calcare attivo.png

Re: Contributi nuove tartufaie abruzzo

14/02/2018, 20:51

Importante x il melano è la tessitura e l esposizione se no si rischia che viri a brumale

Re: Contributi nuove tartufaie abruzzo

14/02/2018, 21:09

Suolo e pedoclima sono dei pilastri fondamentali per la riuscita della tartufaia.
Quel dato di Ph che ho riportato viene da sperimentazioni fatte in tutta Europa su parecchie tartufaie realizzate , è ovvio che in natura si possano trovare valori notevolmente inferiori con altri parametri decisamente diversi , ma gli equilibri delicati della natura sono praticamente impossibili da replicare , quindi da sperimentazioni sul campo si è constatato che con quei valori il pregiato riusciva sempre a fruttificare.
Comunque poi sta nella bravura del tartuficoltore riuscire a mantenere le condizioni ideali a far si che le micorrize del beneamato melanosporum prosperino e si moltiplichino , e l'impresa non è semplice in quanto bisogna saper apportare piccole modifiche alle tecniche colturali in base agli andamenti stagionali per riuscire a mantenere micorrize e micelio vitali ed attivi.

Re: Contributi nuove tartufaie abruzzo

14/02/2018, 21:17

Indubbiamente! Ciao.

Re: Contributi nuove tartufaie abruzzo

14/02/2018, 22:08

Vinz11 ha scritto:
Tarty81 ha scritto:@André che sesto hai usato? Quale tartufo e quale pianta? @ Roby Vinz forse non ha capito il concetto di tartuficoltura... Sgurz ogni terreno ha una sua storia... Sul franco ti puoi permettere tutto... Su un terreno dove c è percentuali significative di limo e argilla... Con la vanga puoi farci l orto possibilmente dopo la rotante o la fresa. Saluti...

In che senso non ho capito il concetto di tartuficoltura? non me ne intendo hai ragione però sto cercando di capire, se ti riferisci ai dati sulla piovosità lo so che non sono molto utili ma visto che una visita sul terreno da parte vostra non è possibile cercavo di darvi più dati possibili. da come ho capito e leggo il terreno è più sabbioso limoso che limoso argilloso? la percentuale di argilla è la più bassa se non leggo male i dati. comunque non vi voglio passare avanti cerco solo di capire. Grazie.

Vinz tu adesso se vuoi fare l impianto non devi capire... Per capire bisogna fare tanta pratica... Si possono è puoi dare teorie e dati, ma la pratica non sempre coincide con quello che si fa. Il discorso è lungo certamente complicato scrivere un mucchio di informazioni per dire un si o un no a determinata specie coltivabile. Quindi se vuoi produrre tartufo devi fare come ti ho detto (riguardo alla specie) se continui a farti le seghe con la possibilità di mettere pregiato sprechi il tuo tempo. Ti ricordo che il pregiato costa così perché è raro se si potesse coltivare ovunque e facilmente.. costerebbe così tanto? P. S I dati di piovosita' sono importantissimi l unica cosa seria che vi siete detti. Spero di essermi spiegato. Angelo

Re: Contributi nuove tartufaie abruzzo

14/02/2018, 22:12

coliso ha scritto:Suolo e pedoclima sono dei pilastri fondamentali per la riuscita della tartufaia.
Quel dato di Ph che ho riportato viene da sperimentazioni fatte in tutta Europa su parecchie tartufaie realizzate , è ovvio che in natura si possano trovare valori notevolmente inferiori con altri parametri decisamente diversi , ma gli equilibri delicati della natura sono praticamente impossibili da replicare , quindi da sperimentazioni sul campo si è constatato che con quei valori il pregiato riusciva sempre a fruttificare.
Comunque poi sta nella bravura del tartuficoltore riuscire a mantenere le condizioni ideali a far si che le micorrize del beneamato melanosporum prosperino e si moltiplichino , e l'impresa non è semplice in quanto bisogna saper apportare piccole modifiche alle tecniche colturali in base agli andamenti stagionali per riuscire a mantenere micorrize e micelio vitali ed attivi.

***** coliso questa è tartuficoltura....! ;) dove stai studiando? ... Hai trovato qualche trattato segreto di Manozzi? Bravo !

Re: Contributi nuove tartufaie abruzzo

14/02/2018, 22:14

Vinz non fare caso a coliso lui è l unico che sa le cose prima di iniziare... A manozzi in tasca. :lol: :lol: :lol:

Re: Contributi nuove tartufaie abruzzo

14/02/2018, 22:19

paolosame ha scritto:Importante x il melano è la tessitura e l esposizione se no si rischia che viri a brumale

Magari verrebbe sempre... Il 90% non vira nulla quello è il problema.. Per il brumale è lo stesso terreno modificato leggermente e l 80% delle volte produce ambedue .

Re: Contributi nuove tartufaie abruzzo

15/02/2018, 0:35

Tarty81 ha scritto:***** coliso questa è tartuficoltura....! ;) dove stai studiando? ... Hai trovato qualche trattato segreto di Manozzi? Bravo !


Probabilmente frequentando gli ambienti e guardando i suoi disegni originali il suo spirito è entrato in me! :lol: :lol: :lol:
Comunque , e ne sono pienamente consapevole , tra la teoria e la pratica c'è una bella differenza , spero di riuscire a cogliere e interpretare correttamente ciò che vedrò nella realtà della mia tartufaia le nozioni le ho apprese e assimilate e la cosa più importante è non fare cazzate , senza commettere errori grossolani le possibilità di riuscita aumentano e l'occhio del tartuficoltore spero che venga presto con la pratica! ;)

Re: Contributi nuove tartufaie abruzzo

16/02/2018, 20:54

Con le mie stesse analisi una con unaa maggiore presenza di scheletro potrebbe propendere alla scelta del nero pregiato? ad esempio la presenza di grosse pietre?
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