Allora se avere un'opinione diversa in fatto di tartuficoltura da quella del nostro amico Tarty e portarla a conoscenza di altri partecipanti al forum significa non essere tranquillo allora vuol dire che, si...sono molto agitato!
Grazie per l'offerta d'aiuto, ma ti assicuro di non avere alcun bisogno di nessun contributo da parte tua specie in materia di tartufi e tartuficoltura...
Visto che poi si parla di minestroni e di confusione mi sembra proprio di sentire la storia del bue che dava del cornuto all'asino.
Nel corso di questo post hai sostenuto che:
1) con impianti a sesti molto ampi (8x8) non c'è alcun bisogno di potare
2) Il leccio non va potato
3) Potature "ENERGETICHE" da realizzarsi solo quando la tartufaia smette di produrre
4) non hai mai detto che potare le piante non vada bene e di lasciare in nature, ma di potarle solo al momento giusto
domanda mia: chi è che ha un po' di confusione in testa e qual è il momento giusto per potare una pianta?
Che ognuno poi abbia i suoi metodi è giusto e normale, poi però bisogna vedere quali siano quelli migliori visto che, come già avevo ribadito in un'altra discussione, ad oggi 2012 in tartuficoltura, sono state fatte molte conquiste e, grazie all'apporto di studiosi, scienziati e all'applicazione di tali studi sul campo, si è raggiunto, specie negli ultimi 10/15 un livello di conoscenza che permette di stabilire un protocollo di quello che in tartuficoltura è bene fare perchè ci sono risultati certi e consolidati e di quello, invece, che è bene evitare o che non ha nessun riscontro nè di tipo scientifico nè tantomeno sperimentale.
@ mazzi. Si, il tartufo mesentericum è quello all'acido fenico! Non confonderti poi con le specie (forse è stato solo un refuso) il tuber macrosporum è il nero liscio ma non è quello pregiato. Il tartufo nero pregiato è quello di Norcia, il melansoporum!
nella foto un leccio potato ENERGETICAMENTE di una tartufaia francese di 10 anni di 1,50m di altezza, con sesto d'impianto 10x10. Prossimamente vedrò di postare qualche foto anche della mia tartufaia.