Ciao
dave,
scusami ma mi era sfuggita la tua discussione.
Le cose da dire sarebbero molte, c'è da dire in primis che il tartufo, contrariamente a quanto si pensi, non è un tubero bensì il corpo fruttifero di un fungo ipogeo che si trova in simbiosi con alberi superiori. Quindi dove non vi sono alberi micorrizzati con questo tipo di funghi non vi possono essere tartufi.
Le piante che entrano in simbiosi con questi funghi sono per lo più arboree (il Cisto fa eccezione) quindi smettete di credere anche ai venditori ambulanti che commerciano "girasoli che fanno i tartufi"
Per quanto riguarda il cane ed il suo addestramento è una cosa lunga, dove ci vuole molta (ma molta) pazienza e tanta (ma tanta) volontà.
Per rispondere alle tue domande non c'è una vera razza da tartufi, (anche se il
Lagotto Romagnolo è considerato tale), in quanto tutte le razze di cani del mondo possono essere (teoricamente) addestrate per la cerca. Ovviamente poi all'interno della specie ci sono razze più adatte e razze meno adatte, ma in linea di massima dal Barboncino al Terranova possono andar bene tutti.
Per capire se un bosco può essere tartufigeno è necessaria un pò di esperienza, non si può dire così in 2 righe. La composizione del terreno e la presenza di certe essenze arboree può essere un primo segno, ma anche nel caso in cui trovassimo un "bosco ideale" non è detto che poi risulti effettivamente tartufifero.
Per la cerca (e mi sembra anche per l'addestramento del cane) serve uno speciale patentino che autorizzi la ricerca e la raccolta del tartufo; per tale patentino è necessario un corso (organizzato dalla provincia) al quale seguirà un esame che il candidato dovrà superare. Una volta acquisito il patentino, ogni anno, ci sarà una tassa di circa 90 Euro da versare alla Tesoreria Regionale.
Se hai altre domande sono qui.
Ciao