se poi vi volete divertire e giudicare il massimo esperto di tartuficoltura andatevi a rileggere questo post (è solo uno fra i tanti a dire il vero) risalente a meno di 2 anni fa...
francamente non capisco tutta questa supponenza. in tartuficoltura ci sono alcune scuole di "pensiero". non vedo perchì escluderle a priori e non discutere. solo che qui si fa di peggio, si beffeggia chi ha poca esperienza come tartufino o come me o come chiunque altro faccia delle domande. siamo qui per confrontare esperienze e informazioni. il discorso sul carbonato di calcio l'ho riportato perché so di impianti che hanno subito questo trattamento. sarà stato azzardato, ma in terreni al limite magari può dare una marcia in più. mi piacerebbe vedere foto dei tuoi impianti o dei macchinari che utilizzi nelle lavorazioni(come ti avevo chiesto).
ultima considerazione...con il passare degli anni il terreno di una tartufaia, a causa della decomposizione delle foglie subisce un'acidificazione naturale del terreno, quindi non ritengo un'eresia fare analisi periodiche per controllare il rischio di esaurimento della tartufaia a causa dell'acidificazione del terreno.e credo che sia un buona soluzione quella di aggiungere carbonati di calcio.
paolosame ha scritto:ultima considerazione...con il passare degli anni il terreno di una tartufaia, a causa della decomposizione delle foglie subisce un'acidificazione naturale del terreno, quindi non ritengo un'eresia fare analisi periodiche per controllare il rischio di esaurimento della tartufaia a causa dell'acidificazione del terreno.e credo che sia un buona soluzione quella di aggiungere carbonati di calcio.
si,puo' essere una soluzione,cmq in tartuficoltura ci sono ancora poche certezze e molte cose da capire poi ogni zona ha caratteristiche uniche rispetto ad un altra e le tecniche da utilizzare per la coltura del tartufo nn devono essere per forza le stesse ed'e' proprio sperimentando che il piu' delle volte si arriva ad avere buoni risultati.
paolosame ha scritto:ultima considerazione...con il passare degli anni il terreno di una tartufaia, a causa della decomposizione delle foglie subisce un'acidificazione naturale del terreno, quindi non ritengo un'eresia fare analisi periodiche per controllare il rischio di esaurimento della tartufaia a causa dell'acidificazione del terreno.e credo che sia un buona soluzione quella di aggiungere carbonati di calcio.
Ciao Paolo....dipende da quale tartufo si coltiva...se si parla di Tuber Aestivum vitt..e vero che la lettiera provoca un abbassamento del ph..ma basta lavorarla per riportare ai parametri iniziali..quindi renderla materia organica perciò è fondamentale valutare il tipo di terreno inizialmente e scegliere la specie anche meno pregiata ma raccoglierla nel tempo....poi c e da dire che l estivo gradisce e sopporta bene i terreni meno alcalini ..insomma e molto piu duttile di altri..poi ad esempio c è il TuberBrumale in forma Moscato che predilige i terreni al quanto acidi pesanti..quindi come puoi capire ..non si può fare di tutta un erba un fascio....riguardo agli attrezzi da usare dipende dal tipo di terreno..io perlomeno nei terreni argillosi uso l estirpatore e in quelli piu sciolti e ciottolosi ultimanente uso il vibrocult....nel tuo caso se ricordo bene hai un bel po di sabbia che supera il 55 % e puoi anche fare a meno usando il metodo intermedio..quindi esclusivamente lavorare la zona del pianello...e far rimanere piu carica batterica concentrando evitabilmente l apparato radicale nei pressi della pianta e rendere meno vocata la parte circostante....poi si dovrebbero mettere i piedi sopra per essere sicuro di quello che si dice e comunque anche tu ti renderai conto come si comporterà il tuo terreno. Unh Saluto Tarty P.s Poi in caso non ritieni giusto quello che dico..informandoti bene da chi ne sa piu di noi puoi farti dare consiglio da Giovanni quello dei tortellini bla bla bla