boscoverde ha scritto:Ciao Aurora, come sta procedendo la vita dei nuovi tacchinotti nati? Hai poi deciso di lasciarli liberi con la mamma?
Ciao, carissimo Bosco, grazie per esserti interessato dei miei piccini...
Sì, alla fine sto facendo questo esperimento. I 4 tacchinetti ormai hanno 18 giorni, e vivono felici, spensierati e liberi, con la loro mamma, all'interno del mio recinto. Con loro convivono le mie due pecorelle, i miei cani e altri 4 tacchini che sono Mister e Miss Takki e due loro figlietti di 4 mesi (un maschio e una femmina).
Non ti nascondo che la mamma, Lulù, vive in costante stato di allerta. E da tacchinella buona e timida, quando qualcuno si avvicina a meno di 5 metri dai suoi piccoli diventa una furia.
Però... le pecore scappano, i miei cagnetti non si azzardano neppure a dare fastidio ai piccoli, gli unici che mi preoccupano un po' sono gli altri tacchini. Ieri Lulù ha letteralmente attaccato col becco la testa della figlia di Miss Takki, che fra l'altro si era solo un po' avvicinata, ma certamente non aveva aggredito.
I piccoli sono sveglissimi, completamente diversi da tutti gli altri piccoli di tacchino che ho avuto modo di osservare da quando li allevo. Ho tentato, i primi giorni, di far loro mangiare il mangime adatto, ma già dal secondo giorno la mamma ha insegnato loro a razzolare e a procurarsi il cibo da soli. Comunque una volta al giorno io porto loro l'uovo sodo, che fanno sparire come per magia, e insieme gli mischio un po' di mangime, che però tendono a lasciare. Ovviamente gli lascio in giro diversi piattini con l'acqua.
Crescono, noto che sono molto robusti e volano molto più in alto e molto più lontano degli altri tacchinetti quando avevano la loro età. Forse come peso crescono un po' meno di loro. Sono attentissimi: hanno imparato a nascondersi sotto gli arbusti o dietro l'anfratto piccolo di qualche pietrone se si avvicinano le pecore o un estraneo.
In compenso mi corrono incontro come dei pazzi quando li chiamo per la pappa. Da me si lasciano tranquillamente toccare, anche Lulù. Inutile dirti che ogni mattina tremo al pensiero di vederne apparire qualcuno di meno. Oltretutto hanno preso l'abitudine di pascolare sempre ai margini del recinto, ed essendo piccini quando percepiscono un pericolo tendono ad uscire dai buchi della rete, per nascondersi nell'erba alta che circonda la recinzione in alcuni punti. Non so se è un bene o un male... Lì si mimetizzano bene, ma sono fuori dal recinto. A breve, comunque, non passeranno più dai buchi, e quindi staremo a vedere.
Al calare del sole la mamma li porta al centro della recinzione, dove c'è la parte di bosco più chiusa, e li mette a nanna sotto di lei. I primi tempi ho tentato di prenderli per chiuderli almeno la sera, ma è risultato impossibile, e non sono neppure sicura che sia la notte, il vero pericolo.
E' un esperimento che non so se ripeterò, perché per me lo stress è altissimo. Ma avevo deciso di provare... Di sicuro vederli così belli, sereni, saltellanti e sicuri di sé, con accanto il controllo vigile e amoroso di Lulù è uno spettacolo imperdibile. Hai proprio la sensazione che la natura sia questo... e che le gabbie, i pollai, per quanto grandi, belli, attrezzati, non sono niente, a confronto della vita che loro conducono. Spero solo che non debbano pagare un prezzo, per questo. Ma non dovrà succedere ai miei piccoli teppisti!
Grazie, Bosco...