vorrei aprire partita iva ma...

Salve a tutti dopo aver sentito tanti pareri diversi sull'argomento, dopo aver parlato con un commercialista senza sapermi dare un spiegazione chiara e dopo aver letto dei documenti su internet coplicando le cose spero che qui da voi possa trovare la soluzione piu' chiara.
Mi chiamo Sergio e lavoro part time presso un'azienda non agricola e faccio da 5 anni per hobby
l'apicoltore quest'anno pero' mi nasce la necessita' di aprire una partita Iva in quanto ho prodotto una quantita' abbastanza consistente da dover vendere il miele in modo diverso, per cui vi faccio delle domande specifiche relative alla mia posizione fiscale.
1 Essendo dipendente part time posso aprire una partita iva come azienda agricola ?
2 E' vero che con un (fatturato o volume d'affari ?) inferiore a 7000 euro ci sarebbe l'esonero da tutti gli obblighi conbtabili ? inoltre se io ( fatturassi o volume d'affari ) di 3000 euro l'utile andrebbe a gravare sulla mia dichiarazione dei redditi? o potrebbe essere un enrtrata non soggetta a imposta?
grazie

Gentile veronimo
lei non può aprire una partita come azienda se per esempio fa parte di quella schiera di persone che ha un contratto es. come co.co.co ., lavori socialmente utili ecc., mentre può aprirla se ha un contratto parte time per "altre mansioni", per un volume di affari inferiore a 7000 euro lei non è tenuto agli obblighi contabili, mentre il volume d'affari di 3000 euro va a gravare sulla dichiarazione dei redditi.

Ciao Francesco

Grazie Francesco vorrei farti ancora delle domande per eliminare tutti i miei dubbi,
intanto premetto che ho un contratto part time come impiegato a tempo indeterminato.
per prima cosa per volume d'affari intendiamo il totale delle tra fatture emesse + fatture ricevute
o soltanto la somma delle fatture emesse?
inoltre sempre parlando di azienda agricola i redditi provenienti hanno lo stesso trattamento fiscale di altri redditi o hanno delle agevolazioni fiscali?

FrancescoMarino ha scritto:...mentre il volume d'affari di 3000 euro va a gravare sulla dichiarazione dei redditi.

Dissento, proveniendo da apicoltura si tratta di reddito agrario, che il contribuente paga comunque sul fondo condotto. Vale fino al raggiungimento del n. di capi sostenibili (alveari), oltre il quale ogni capo extra paga imposte sulla base di un reddito convenzionale stabilito di anno in anno.

scusa Renzo un esempio?

Es. mia moglie ha p. iva con attivita' apicoltura e coltivazione mirtilli. Per i nostri terreni paga l'imposta derivata dal relativo reddito agrario come da catasto, a prescindere dai redditi effettvi prodotti.
Nel caso dell'allevamento, di cui l'apicoltura fa parte, esistono delle tabelle che, in base a reddito agrario e fascia di coltura, stabiliscono il n. max. di capi sostenibili.
Fino a tale numero, il reddito prodotto da tali capi rientra nel reddito agrario prodotto dal fondo, che si aggiunge ad eventuali altri redditi.
Nel caso di mia moglie, si tratta di circa 40 alveari.
I capi eccedenti producono un reddito convenzionale tassato a parte.
In assenza totale di fondo coltivato, il reddito agricolo si aggiunge agli altri redditi tassati.
Vedi http://www.mieliditalia.it/index.php/ap ... /normativa

Confermo in pieno quanto esposto da Renzo.