vendita produzione propria con sola p.iva

salve a tutti, sono un neo iscritto e gradirei porre una domanda, che spero possa trovare risposta.
può un impiegato statale, che per passione produce agrumi in un piccolo appezzamento di terreno di proprietà, commercializzarli su internet come ecommerce o appoggiandosi a siti commerciali esistenti, utilizzando la sola partita iva?
grazie

Ciao, credo ti serva anche una posizione alla Camera di Commercio, ma sentiamo qualcuno più esperto

se non ho capito male con la sola partita iva si può vendere solo a casa ed in azienda... per l'e-commerce e altri posti(mercatini,fiere,sagre ecc) serve l'iscrizione alla camera di commercio...

per la vendita al minuto dei propri prodotti, credo che il comune di appartenenza dovrebbe fornire delle certificazione per la vendita su tutto il territorio nazionale, ma non riesco a trovare informazioni sulla vendita online. comunque grazie x i vs interventi.
spero che qualche altro intervento riesca a chiarire la situazione

A me il commercialista aveva detto, come hanno già riportato anche altri utenti, che con sola partita iva si può vendere in campo e presso la propria abitazione. Se vuoi vendere fuori da questi luoghi devi iscriverti alla camera di commercio e se non sbaglio, ma magari varia da comune a comune, una comunicazione scritta al proprio comune in cui si comunica l'avvio dell'attività di vendita.
Questo se parliamo di p. iva in esenzione.
Però come funziona per l'online non saprei, la vedrei come una vendita fuori casa quindi anche camera di commercio

mbdorian ha scritto:salve a tutti, sono un neo iscritto e gradirei porre una domanda, che spero possa trovare risposta.
può un impiegato statale, che per passione produce agrumi in un piccolo appezzamento di terreno di proprietà, commercializzarli su internet come ecommerce o appoggiandosi a siti commerciali esistenti, utilizzando la sola partita iva?
grazie

Ciao,
come è stato scritto devi aprire una partita IVA. Io lavoro come operaio, ma vorrei vendere le marmellate che faccio online. L'apertura della partita IVA ha costo zero se ti rechi di persona all’ Agenzia dell’Entrate della tua zona e devi effettuare l'iscrizione all’ INPS. Se venderai i tuoi prodotti su ***** o su un tuo sito personale devi andare al tuo Comune di residenza e richiedere il modulo di comunicazione di inizio attività di commercio elettronico, la cosiddetta SCIA.
Il Comune ha tempo 30 giorni per accettare o respingere la tua richiesta di inizio attività. Inoltre, i prodotti alimentari sono soggetti alla Autorizzazione sanitaria e dovrai richiedere l’approvazione. Dopo 30 giorni dalla comunicazione che ricevi dal Comune, puoi andare alla Camera di Commercio ed iscriverti. L'iscrizione alla Camera di Commercio ha un costo che varia in base alla regione.
Ecco alcuni leggi importanti per la vendita dei prodotti alimentari online:
http://www.foodandtec.com/it/notizia.php?id_news=1146
Per quanto riguarda poi i criteri per la vendita, ti consiglio di leggerti i testi di legge Reg. UE 1169/2011, che mi sono scaricato con un programma di stampa online, sulla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori che vengono venduti online e il Decreto Legislativo 21/2014

ti ringrazio per avermi messo nelle condizioni di potere cercare quelle risposte, che mi permetteranno di scegliere con cognizione di causa, se intraprendere questa attività. ciao

spartem scusami, ma mi sorge un dubbio? io essendo un impiegato statale, sono già "soggetto" inps,devo comunicare qualcosa?
grazie

mbdorian ha scritto:spartem scusami, ma mi sorge un dubbio? io essendo un impiegato statale, sono già "soggetto" inps,devo comunicare qualcosa?
grazie

Dipende dal tipo di contratto lavorativo che hai da dipendente. Per questo conviene chiedere sempre agli uffici INPS della tua zona.
- Ad ogni modo, in caso di lavoratore dipendente a tempo indeterminato full time che avvia un’attività d’impresa commerciale online, non è necessaria l’iscrizione alla Gestione commercianti dell’INPS né il versamento di ulteriori contributi. Una volta avviata l’attività l’INPS invierà al lavoratore comunque una comunicazione in merito all’iscrizione del soggetto alla Gestione commercianti, tuttavia sarà sufficiente rispondere spiegando i motivi che prevedono la cancellazione dell’iscrizione e provando l’esistenza del rapporto di lavoro dipendente allegando una copia dell’ultima busta paga percepita.
- nel caso di lavoratore dipendente, che avvia un’attività da libero professionista, è previsto l’obbligo di iscriversi alla Gestione separata INPS versando il contributo proporzionale del 18%;
- Invece, in caso di contratto di lavoro a tempo determinato bisogna valutare se complessivamente nel corso dell’anno il periodo trascorso come lavoratore dipendente può essere o meno considerato prevalente rispetto all’attività commerciale esercitata.

grazie infinite per la competenza e la disponibilità !