sto valutando l’apertura di una partita IVA agricola e avrei bisogno di qualche informazione preliminare.
Mi piacerebbe iniziare una piccola attivitå vendendo olio d’oliva di produzione propria. Almeno per il primo anno prevedo un volume d’affari inferiore a 7000 euro annui, per cui dovrei rientrare nel ‘regime di esonero’, senza obbligo di fatture ne’ dichiarazione dei redditi. Effettuerei imbottigliamento ed etichettatura direttamente presso il frantoio
Io risiedo e lavoro all’estero e mio padre (diplomato all’istituto agrario) sarebbe la persona piu’ direttamente coinvolta nell’attivitå. - Trattandosi di un insegnante in pensione, sarebbe possibile aprire la partita IVA a suo nome e usufruire del regime di esonero pur non essendo questo il suo reddito principale? - In questo caso (titolare della partita IVA pensionato per un altro impiego) e’ comunque necessario versare i contributi INPS? - Ho letto che l'olivicoltore deve anche costituire e aggiornare un fascicolo aziendale presso uno dei Centri di Assistenza in Agricoltura (CAA). E' obbligatorio? Potete darmi qualche chiarimento? - L’impresa puø essere inquadrata come Impresa Agricola Professionale anche se il reddito derivante dalla pensione e’ il reddito principale? - La definizione ‘agricoltore attivo’ e’ rilevante solo ai fini di eventuali contributi agricoli comunitari (PAC)? Nel nostro caso non e’ necessaria, vero?