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Utilizzo del PAC in montagna 
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Iscritto il: 25/08/2009, 10:19
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Dato che solo ora ho letto il commento di Tremor vorrei puntualizzare alcuni punti forse a sua non conoscimento della reale realtà. Per primo punto vorrei focalizzare sul fatto che i contributi PAC da noi arrivano sempre con ritardi di due e più anni quando va bene, dunque non affidabili, e l'acquisto di macchinari e animali avviene sempre con soldi propri senza l'usufrutto di vari contributi e il PAC quando arriva non che sia manna dal cielo ma aiuta a non essere troppo sotto con il bilancio annuale. Il prodotto che noi produciamo in montagna non potrà mai essere raggiunto in pianura avendo latte con grasso dal 4,20% al 5% di grasso e proteine che viaggiano dai 3.70 ai 4% dando un formaggio particolare ICG che altrimenti non si potrebbe avere. ora per produrre un certo tipo di latte si ha bisogno di un foraggio con alta qualità e che porta ad una minor resa per ha. con terreni che più di un taglio non si può fare e per essiccamenti per il secondo taglio molto lunghi. verrebbe da pensare perchè non utilizzare insilati o verde ma questi prodotti producono una fermentazione che nel formaggio si trasforma in buchi e non in una pasta fissa infatti il miglior formaggio si trova da dicembre fino alla fine di aprile durante le quali le mucche sono alimentate esclusivamente a fieno. Altro punto importante fino adesso gli unici denunciati per truffa sono stati allevatori di pianura arrivati in montagna per alpeggiare il loro bestiame dando particelle che erano anche sagrati delle chiese questo per dire che per mantenere una mucca in montagna non basta un ha. di terreno dunque non servono tante fotografie satellitari o voli con elicotteri ma solo due conti fatti da persone competenti e non dal primo venuto totalmente ignorante in materia. Ultimo punto con la pulizia dei terreni in montagna o in fascia prealpina si possono sicuramente risolvere i vari problemi riguardanti le alluvioni e i smottamenti che concorrono di più sul bilancio degli aiuti statali cosa sempre più frequente negli ultimi 30 anni da quando i vecchietti hanno mollato la loro mucca ed i giovani non sono stati più agevolati a tenerla. Le i dee di Tremor potranno essere si giuste per una produzione industriale con l'utilizzo di bestiame come macchine ma per noi in montagno ed in Carnia (regione del Friuli) non è così anzi la mucca diventa un componente familiare con tutte le dovute attenzioni ed il nostro ambiente una parte di noi stessi da tutelare con benefici anche per la gente di pianura. Dunque quei 1.000 Euro che dovrei prendere all' anno non penso che siano spesi così male dalla CEE quando per disastri ambientali sarebbero a spendere di più. Sbeba.


10/10/2009, 19:59
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Concordo pienamente: l'agricoltura di montagna, e in particolare la zootecnia, svolge una funzione non soltanto economica. La cura del territorio in montagna, tra l'altro, difende le zone più a valle dalle alluvioni. Ed altri paesi europei da sempe riconoscono agli agricoltori di montagna questa importantissima funzione.
Ciao,
Marco

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18/10/2009, 17:30
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