Salve devo acquistare 2000 metri di terreno agricolo confinanti con la mia proprietà e una piccolo fabbricato annesso alla mia abitazione. Mi hanno detto che dovrò pagare 2400 e solo di tasse; Sono un impiegato, ma lavoro il terreno per allevare alcuni animali regolarmente denunciati. Mi devo rassegnare e pagare o c'è una minima possibilità di agevolazione?
Marco ha scritto:Di tasse o compreso ilnotaio? In ogni caso penso ci sia poco da fare. Ciao, Marco
Ciao a tutti, mi allaccio al discorso perchè c'è mia cognata, neo laureata in scienze ambientali, che vorrebbe acquistare un terreno vicino casa di 10.000 mq e le hanno detto che deve pagare il 17% di tasse sul valore della terra più notaio e compagnia bella. L'unico modo per pagare meno sarebbe essere coltivatore diretto o imprenditore agricolo, giusto? Si può diventare I.A. e poi comprare il terreno per pagare meno tasse? Questo perchè l'idea è di iniziare un'attività orticola. Ho cercato qua e là nelle discussioni ma non c'è niente di preciso. Grazie in anticipo per il vostro aiuto. Mandi
stesso problema, vorrei acquistare un terreno da coltivare ma hanno detto che se lo acquisto come privato vado a pagare un sacco di iva mentre se sono coltivatore diretto un po' meno posso prima diventare col.diretto e poi acquistare il terreno?
Anch'io ho lo stesso quesito, se qualche esperto potesse risponderci ci farebbe un grosso favore. In effetti le tasse da pagare come privato sono veramente esorbitanti!
Diventando coltivatore diretto la tassazione cambia ma non è che si può diventare coltivatori diretti dalla sera alla mattina o facendo richiesta da qualche parte: bisogna dimostrare che i 2/3 del proprio reddito derivano da attività agricole o che i 2/3 del proprio tempo lavorativo siano spesi in agricoltura. Altrimenti c'è poco da fare, per l'acquisto di terreni agricoli le tasse sono complessivamente il 17% del valore d'acquisto (tra l'altro caso strano in italia sono scese perché qualche anno fa era il 18%), quindi l'unica è contrattare il prezzo di acquisto al ribasso più che si può (tenendo presente che se poi l'agenzie delle entrate ritiene troppo basso il prezzo di acquisto fa pagare comunque il 17% sul valore "di mercato" e non su quello pattuito con il venditore, anche se su terreni piccoli difficilmente fanno storie)
Dovresti informarti perché esiste il Compendio unico: con questo termine si indica l'estensione di terreno necessaria a raggiungere il livello minimo di redditività previsto nei piani regionali di sviluppo rurale per l'erogazione del sostegno agli investimenti previsti dai regolamenti UE. Chi costituisce un compendio unico si impegna a condurlo come IAP o CD per almeno 10 anni dal trasferimento. In questo caso vi è l'esenzione totale da ogni imposta. Credo sia meglio rivolgersi a un tecnico della tua zona.