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tassazione per piccola azienda agricola 
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salve,vorrei chiedere a mio nonno di cedermi un appezzamento di terreno di 2 ettari.
ho sentito che se si fa parte dei coldiretti e si fattura meno di 7000 euro/annui,non si pagano contributi ne tasse varie.è vera questa storia o è una leggenda metropolitana?


29/11/2012, 20:30
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Se sei sotto i 7000 euro puoi scegliere il regime di esonero IVA.

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30/11/2012, 21:14
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riusciresti a dirmi in 2 parole a che spese andrei incontro?
i famigerati 7000 euro di guadagno,in base a cosa li calcolano?sono calcolati facendo la differenza fra investimento e guadagno o hanno un sistema di calcolo diverso?
se percepisco uno stipendio da lavoratore dipendente(cuoco nel mio caso),va ad influire sulle tasse che andrei a pagare,oppure sono 2 cose separate?


01/12/2012, 23:24
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I 7000 euro non sono di guadagno ma di giro d'affari (vendite), e l'esonero è solo per l'iva.
Comunque il problema in agricoltura non solo le imposte.

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02/12/2012, 10:12
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Cita:
I 7000 euro non sono di guadagno ma di giro d'affari (vendite), e l'esonero è solo per l'iva.

ma alla fine,se il volume d'affari è sotto i 7000 euro,senza calcolare le spese,cosa ne resta alla fine dell'anno? :x
Cita:
Comunque il problema in agricoltura non solo le imposte.

potresti spiegarti meglio?


02/12/2012, 10:52
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Il regime di esonero IVA è appunto per le aziende piccolissime, non autonome (part-time), che in azienda sono abbastanza diffuse. Cosa resta tolte le spese? Pochissimo. Ma ripeto, è di esonero dall'IVA. L'IMU su terreni e fabbricati (con eventuali esenzioni), e l'IRPEF sui redditi catastali li paghi (anche se sono poca cosa).
Come ti ho detto, in agricoltura il problema non sono tanto le imposte, ma come fare reddito.

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02/12/2012, 11:07
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secondo te,a quanto ammonterebbero le spese annue totali per tenere aparta l'azienda?
se poi volessi sfondare il tetto dei 7000,dedicandomi a tempo pieno alla coltivazione di orticole da reddito,a che spese andrei in contro(parlando solo di tasse e scartoffie varie)


02/12/2012, 23:41
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scusa se faccio tutte queste domande,che possono sembrare stupire..solo che sto cercando di raccimolare più informazioni possibili per valutare se realmente vale la pena aprire una piccola attività.


04/12/2012, 11:33
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Ti dico la mia:
Vendita della produzione propria al dettaglio o, al massimo, a qualche rivenditore al dettaglio, sponsorizzando e valorizzando il proprio prodotto e la propria azienda anche da un punto di vista commerciale, offrendo un buon rapporto qualità prezzo senza speculare ma nemmeno svendere e scegliendo prima di iniziare una buona "fascia di mercato"= è un discorso che può avere un suo perchè.

Produzione di massa e vendita a rivenditori all'ingrosso o comunque su larga scala= lascia perdere.


04/12/2012, 12:26
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i datterini che produco io li conoscono bene nella mia zona.la gente conosce mio nonno e i prodotti che escono da questo fazzoletto di terra.i datterini che produciamo sono dolcissimi,si conservano per settimane senza subire alterazioni di colore o consistenza,e poi non temo la siccità,neanche in annate come quella appena trascorsa. .l'idea di cominciare a vendere con una partita iva tutta mia, mi è stata chiesta da una catena di negozi di ortofrutta,che in periodo di siccità non riesce a reperirli,e me li pagherebbe con un regolare contratto,senza passare per aste o robe varie.
per il momento riforniscono un piccolo ingrosso,dei ristoranti e 1 ortofrutta.
se potessi avere la partita iva,riuscirei ad allargare la fascia di mercato anche a quelli che richiedono fattura.
ora resta solo da capire quanto mi verrebbe a costare aprire questa partita iva,e se veramente a fine anno,mi porta in tasca qualcosa in più di quello che guadagno adesso.


04/12/2012, 20:32
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