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Tanta confusione e 1000 domande 
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Iscritto il: 13/05/2017, 9:59
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Buongiorno a tutti, mi chiamo Elena, ho 28 anni e ho sempre sognato di avere una mia azienda agricola.
L'anno scorso, dopo un brutto evento nella mia vita ho deciso di prendere il coraggio e cambiare facoltà ed iscrivermi alla facoltà di agraria.
Ho vissuto fino a 23 anni a Firenze, ma come ho avuto la possibilità, mi sono trasferita a vivere da sola in montagna, in case in affitto, purtroppo, nelle quali non ho potuto costruire mai nulla di mio.

Ora arriva la parte in cui ho bisogno di voi. Non voglio farmi prendere dagli entusiasmi.... perchè mi ci vuole molto poco XP...
Ho bisogno di voi che ne sapete più di me su tutto.

La settimana scorsa, mi si è presentata un'occasione.
Un terreno agricolo, di 2 ha circa, con olivi e frutti e qualche arnia, su cui insiste un annesso agricolo.
Il tutto preso ad un buon prezzo.

Io sarei molto, ma molto interessata all'acquisto. Il posto è paradisiaco. E' il posto che ho sempre sognato.
Ma ho bisogno di capire delle cose.
Partendo dal fatto che io vorrei crearci un'azienda agricola.
Come mi devo comportare?
Mi converrebbe iscrivermi come coltivatrice diretta, prima di acquistarlo?
Quali sono i requisiti per farlo? Perchè ho letto risposte che mi hanno confusa molto...
L'annesso agricolo, è adibito a casa (è un blocco unico, senza pareti).... come si potrebbe immaginare. Se diventassi coltivatrice diretta, potrebbe essere abitabile/ trasformato in civile abitazione o comunque no e vivendoci risulterei abusiva?
Al momento le domande sono più o meno queste ;)
Spero di essermi spiegata
Vi ringrazio moltissimo.
E scusate magari le mie domande ingenue...mi sento proprio verde in tutto questo...
Grazie mille ancora
Elena


13/05/2017, 10:29
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Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
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Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Per avere le agevolazioni fiscali devi impegnarti a diventare coltivatrice diretta o IAP entro tre anni (mi pare).
Subito cominci a coltivare poi presenti un piano di sviluppo che prevede anche interventi sugli edifici. Per questo dovrai rivolgerti a un tecnico.
Intanto comincia a fare un po' di conti su quanto potresti ricavare, sulla manodopera di cui avrai bisogno (sei solo tu), sui capitali che ti serviranno (macchine, ecc.) e su come potrai vendere i tuoi prodotti.

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17/05/2017, 7:22
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Iscritto il: 13/05/2017, 15:47
Messaggi: 10
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patrono,carissima anche io sono come te ma a tuo cospetto io non o avuto la tua disponibilità.ed ogni volta che domando o chiedo qualche informazione a qualcuno si rivoltano dicendo tutti si ma qua forse perchè non conviene metti i meloni,mandandoti del tutto fuori strada,poi scoragiandoti .afidati a un tecnico e chiedi sempre consigli


19/05/2017, 19:02
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Iscritto il: 05/06/2016, 7:02
Messaggi: 30
Località: Vibo Valentia
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Ciao Elena, complimenti per il coraggio e ricorda che l'entusiasmo e i sogni sono il motore delle nostre esistenze.
Io sono alla fine (in realtà in mezzo alla strada :)) di un cammino moooolto simile al tuo.
Acquisto terreno: nel 2011 decido di comprare il mio uliveto paradisiaco :), do la caparra e scappo dal notaio a chiedere i costi, risposta: se sei comune cittadino paghi il 19% di tasse sul prezzo di vendita, se sei CD o IAP solo il 3% ( considera che oggi le percentuali sono cambiate, ma la differenza è sempre tanta).
Quindi il consiglio è, visto che tu vuoi aprirla comunque l'az. agricola, prima diventa IAP e poi acquista, nel frattempo puoi concordare diverse tipologie di contratto per insediarsi nel fondo.
Ti dico il mio, caparra, consistente anticipo e per due poi diventati 5 anni, ho condotto il fondo con un contratto di comodato d'uso gratuito, fino a luglio 2016 in cui ho perfezionato l'acquisto dal notaio, certo c'era fiducia e disponibilità reciproca, ma la forma si trova.
La disponibilità del fondo ti permetterà di:
- iniziare l'attività e cominciare ad avere i requisiti per divenire IAP che a differenza di CD e' la figura che si predilige nei finanziamenti;
- accedere ai finanziamenti ad hoc per l'agricoltura (PSR della tua regione "primo insediamento" "pacchetto giovani"; ISMEA "mutuo per primo insediamento" etc. Etc. In questo hai dalla tua che sei donna e giovane (under 40) e fa punteggio.

Le figure a cui rivolgerti:
- te stessa in primis :) stai studiando agraria e già sei parecchio avanti a me, informati tanto e ovunque prima di andare a chiedere agli "esperti" che, troppo spesso mi è capitato di sentirli esprimere come se stessero parlando a loro colleghi e non a profani completi! È così saprai non solo che domande fare, ma afferrerai meglio le risposte.
- CAA centro assistenza agricola, che sono i "patronati" degli agricoltori (lo so definizione del pero, pero'!) gestiscono il "fascicolo aziendale", fondamentale anch'esso, ai miei tempi, se nulla e' cambiato, si poteva aprire con il solo titolo di possesso del fondo (comodato, proprietà, affitto) e senza Partita Iva.
- Agronomo, solo dopo aver dipanato le precedenti matasse e aver per grandi linee capito cosa vuoi farne della tua azienda, cosa vuoi produrre/offrire? Ti siedi e capisci come tradurre in realtà il tuo sogno e lì ti sarà utile un bravo tecnico, che ti giudi e apra gli occhi sui numeri reali (nel mio caso su dieci che mi hanno dato "picche" dicendo che 2 ettari erano troppo pochi per fare la qualunque, ne ho trovato uno che ha assecondato la nostra visione e oggi siamo in attesa di collaudo finale del ns. progetto finanziato dal Psr ;)).
Spero di non aver aumentato la tua confusione :).
Saluti

Ps: per il notaio, nonostante la legge reciti dei famosi tre anni di tempo per diventare IAP, io non ho trovato nessun notaio che mi applicasse le agevolazioni prima di avere il titolo IAP e l'iscrizione INPS!


02/06/2017, 15:09
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Iscritto il: 22/03/2012, 17:33
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EleJM ha scritto:
Buongiorno a tutti, mi chiamo Elena, ho 28 anni e ho sempre sognato di avere una mia azienda agricola.
L'anno scorso, dopo un brutto evento nella mia vita ho deciso di prendere il coraggio e cambiare facoltà ed iscrivermi alla facoltà di agraria.
Ho vissuto fino a 23 anni a Firenze, ma come ho avuto la possibilità, mi sono trasferita a vivere da sola in montagna, in case in affitto, purtroppo, nelle quali non ho potuto costruire mai nulla di mio.

Ora arriva la parte in cui ho bisogno di voi. Non voglio farmi prendere dagli entusiasmi.... perchè mi ci vuole molto poco XP...
Ho bisogno di voi che ne sapete più di me su tutto.

La settimana scorsa, mi si è presentata un'occasione.
Un terreno agricolo, di 2 ha circa, con olivi e frutti e qualche arnia, su cui insiste un annesso agricolo.
Il tutto preso ad un buon prezzo.

Io sarei molto, ma molto interessata all'acquisto. Il posto è paradisiaco. E' il posto che ho sempre sognato.
Ma ho bisogno di capire delle cose.
Partendo dal fatto che io vorrei crearci un'azienda agricola.
Come mi devo comportare?
Mi converrebbe iscrivermi come coltivatrice diretta, prima di acquistarlo?
Quali sono i requisiti per farlo? Perchè ho letto risposte che mi hanno confusa molto...
L'annesso agricolo, è adibito a casa (è un blocco unico, senza pareti).... come si potrebbe immaginare. Se diventassi coltivatrice diretta, potrebbe essere abitabile/ trasformato in civile abitazione o comunque no e vivendoci risulterei abusiva?
Al momento le domande sono più o meno queste ;)
Spero di essermi spiegata
Vi ringrazio moltissimo.
E scusate magari le mie domande ingenue...mi sento proprio verde in tutto questo...
Grazie mille ancora
Elena

Ciao Elena,
Come tecnico che lavora nel settore in giro per l'Italia ti consiglio:
1) se possibile fai un contratto tentativo ti buy che consiste nel prendere in affitto l'area per un periodo di 2/3 anni nei quali avvio l'azienda agricola e paghi regolarmente l'affitto e alla fine il costo dell'affitto pagato viene decurtato dalla cifra di acquisto già prefissata;
2) qualora non è possibile fai un preliminare nel quale indichi come tempo massimo 12/18 mesi per effettuare l'atto, nel frattempo (come sopra) iscrivi l'azienda agricola
3) per quanto riguarda il fabbricato bisogna verificare il piano regolatore del comune cosa stabilisce
4) potresti fare coltivazioni di frutta e apicoltura

_________________
L'esperienza è il tipo di insegnante più difficile. Prima ti fa l'esame, poi ti spiega la lezione. (O. Wilde)


04/07/2017, 15:06
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