Salve a tutti, scrivo perchè dopo aver letto diversi topic, non ho capito come funziona la contribuzione per il piccolo produttore che vende i suoi prodotti derivante da attività propria.
La situazione è la seguente : un signore lavora come bracciante agricolo per 52gg l'anno. Ha anche però un pezzo di terreno dal quale produce verdura che vende davanti casa. Ora, come piccolo produttore vorrebbe sapere se è obbligato a pagare o meno i contributi inps. Ho letto che c'è bisogno di aprire la p.iva e non c'è necessità di iscriversi alla CCIA. Fin qui chiaro.
Ora però nasce il primo problema su come inquadrarlo : IA o CD ?? e poi, se lui non può farlo in quanto dipendente, vorrebbe far figurare la moglie. In tal caso, va bene registrare un contratto di comodato gratuito o serve per forza il contratto di affitto? E i contributi INPS si pagano o no?..da cosa dipendono? Se servono ulteriori informazioni per risolvere il dilemma...resto in attesa. grazie
ilciclone80 ha scritto:Salve a tutti, scrivo perchè dopo aver letto diversi topic, non ho capito come funziona la contribuzione per il piccolo produttore che vende i suoi prodotti derivante da attività propria.
La situazione è la seguente : un signore lavora come bracciante agricolo per 52gg l'anno. Ha anche però un pezzo di terreno dal quale produce verdura che vende davanti casa. Ora, come piccolo produttore vorrebbe sapere se è obbligato a pagare o meno i contributi inps. Ho letto che c'è bisogno di aprire la p.iva e non c'è necessità di iscriversi alla CCIA. Fin qui chiaro.
Ora però nasce il primo problema su come inquadrarlo : IA o CD ?? e poi, se lui non può farlo in quanto dipendente, vorrebbe far figurare la moglie. In tal caso, va bene registrare un contratto di comodato gratuito o serve per forza il contratto di affitto? E i contributi INPS si pagano o no?..da cosa dipendono? Se servono ulteriori informazioni per risolvere il dilemma...resto in attesa. grazie
Si può benissimo bisogna aprire una partita IVA e per la contribuzione conta l'attività prevalente tra le due ma se va all'inps o presso un associazione di categoria a chiedere informazioni sapranno rispondergli. Non sono sicuro che si possa vendere articoli senza iscriversi alla CCIA, informarsi anche su di questo. Comunque non è una cosa complicata, inoltre se non supera i 7000 euro annui di ricavi gode del regime esonero e non è obbligato a fare dichiarazione iva e tenere la contabilità.
grazie. allora..per la vendita è tutto ok. anche al comune lo hanno detto. non c'è bisogno di iscrizione alla CCIIA essendo esonerati. mentre il problema della contribuzione è dato da cosa si intende per attività prevalente..cioè leggevo da qualche parte che non dovrebbe superare le 104 giornate altrimenti si diventa CD...52 gg invece lavora come dipendente..bisogna capire il peso di tali giorni lavorativi..perchè certo è che per produrre prodotti agricoli bisogna lavorare più di 52 giorni!
L'attività prevalente è quella che si esercita per maggior tempo e dalla quale ci si ricava il maggior reddito, tutte le altre sono attività secondarie. Un attività secondaria temo non sia compatibile con la figura di imprenditore agricolo professionale.
senza altri redditi e senza altri impieghi (da studente) aprendo una azienda agricola con P.Iva in esonero (sotto i 7000€ annui) posso evitare l iscrizione all INPS e il relativo versamento dei contributi?? grazie
Il regime d'esonero prevede solo l'esenzione della dichiarazione iva e della tenuta contabile. Per quanto ne so i contributi INPS sono obbligatori per ogni tipo di lavoratore.
flowergarden ha scritto:Il regime d'esonero prevede solo l'esenzione della dichiarazione iva e della tenuta contabile. Per quanto ne so i contributi INPS sono obbligatori per ogni tipo di lavoratore.
cioè io apro una partita iva in esonero , guadagno meno di 7000 euro all anno e devo darne 3000 all inps ???????????????????????????????????????????????
Per non aprie una nuova discursione facio un paio di domande. Ho dovuto demolire le mie voliere dei colombi e fare domanda al comune per nuove construzione, 3 voliere tuti sotto 8 metri quadri in tuto 23m. HO il codice aziendale da USL per allevamento. Adeso e arivato acasa il modulo di pagare per le nuove construzioni con la ssoma di 1764 euro piu 100 euro di tase di timbro , birotica. Il progeto da un inginiere e costato 500 euro. Cuando e stao prezentato in comune ano detto che no si paga niente come tasa , sara un cos molto modica 100-200 euro, adeso e arivata la soma piu su mentionata. Prlando in comune ano deto che se avevo la prtida iva di agricultura la taxa di construzione sareve cuzi niente in vece cosi e 1764euro. La mia domanda se facio la partita iva agevolata agricola a regime di esonero mi po aiutare di non pagare la soma cosi esagerata? Su altri forum e sul internet ho trovto dati su cuesto metodo ma solo per propietari di tereni o chi voleva prendere tratori. Se aiuta cualquno ce scrito anche le seguente Fino ai 7000 € di fatturato (quindi in regime di esonero) non è obbligatoria l'iscrizione alla camera di commercio. Digli pure che si sbagliano. Niente inps nè inail, irpef paghi qualcosa (poco) solo se sei proprietario dei terreni (reddito dominicale). In codice di attivita ho trovato anche 1255 ALLEVAMENTO DI ALTRI ANIMALI 1241 ALLEVAMENTO DI POLLAME E ALTRI VOLATILI Posono entare anche io con i colombi? Grazie se mi date la risposta mi siete di grande aiuto. Piu tosto di pagare i 1900 euro per tasa construzione piu i 500 pagati per i inginiere con il progetto e 2000-3000 per i materili per le voliere abandono la pasione che comunche mi fa spendere un bel po al ano.