Salve, vorrei sapere se nell'acquisto di un terreno, come singolo imprenditore agricolo, è bene orientarsi verso un'estensione minima (es. 7-8 ha), così da poter anche diversificare le colture, oppure prestare maggiore attenzione al tipo di coltura, orientandosi verso fondi più piccoli che comportano anche meno spese per macchinari e quant'altro? Saluti
Scusa Fabio non riesco a capire la domanda. Forse ti riferisci al tipo di attività, al momento mi sento di escludere l'orientamento zootecnico. La situazione che ipotizzo è quella di tanti giovani che si trovano di fronte ad un primo insediamento senza alcuna esperienza e difronte ad un mare di annunci e di offerte di terreni si trovano davanti ad una scelta, spesso molto onerosa, per cominciare. Il mio quesito in linea di massima è finalizzato a sapere molto sommariamente se è bene comunque acquistare un'estensione minima di terreno oppure considerare maggiormente l'aspetto della coltura da impiantare secondo la zona e le caratteristiche del fondo.
Formazione: Perito agrario e Dott. in Tut. e Gest. delle Ris. Faunistiche
Re: redditività - ettari o coltura?
08/06/2015, 14:27
Ciao, è sbagliato fare il primo insediamento esclusivamente perchè ci sono dei finanziamenti a fondo perduto; anche perchè un'attività del genere ha una durata molto limitata...
L'investimento, che vi siano aiuti europei o meno, deve essere fatto coscientemente, con uno studio preventivo di fattibilità ed avendo sulle spalle le dovute conoscenze in ambito agrario nonchè sul piano della commercializzazione.
Una risposta precisa alla tua domanda non esiste: esistono delle possibili scelte che il giovane imprenditore può fare. Queste scelte devono essere ponderate e variano al variare di una miriade di fattori. Vocazione della zona, studi di mercato, tecniche e conoscenze personali, proprie esperienze... sono solo alcune.
Ti faccio un esempio: se hai intenzione di impiantare un vigneto, in base al tipo di produzione, le varietà che vuoi impiantare, la tipologia di conduzione che vuoi avere cambia la tipologia di investimento e quindi le scelte che uno deve mettere in atto. Se si tratta di uva tavola è una cosa, se si tratta di uva da vino tutta un'altra; in questo secondo caso se decidi di vinificare autonomamente l'uva è necessario un percorso, se vuoi invece vendere l'uva alle cantine sociali tutto un altro. Nel caso in cui uno vinifichi autonomamente è necessario capire che tipo di vino si vuole fare e a che tipi di mercato rivolgersi, perchè anche qui le scelte possono essere svariate. E potrei continuare a lungo....
E' chiaro che un minimo di superfici comunque ci vogliono, se si vuole provare a "vivere" di agricoltura. E' impensabile poter andare avanti con 5ha di seminativi adibiti a cereali per esempio; mentre nel caso di vigneti, oliveti, frutteti o orticole le superfici possono essere anche più contenute.
Qualsiasi cosa tu voglia provare a fare è però necessario avere le idee chiare fin dall'inizio; da un primo orientamento poi parti con un business plan e vedi cosa (e quanto) ti ci vuole per arrivare all'obiettivo prefissato.
Quindi per fare uno studio preventivo è sufficiente rivolgersi ad un agronomo anche per la parte un business plan? Una consulenza del genere su quali costi dovrebbe attestarsi?
Formazione: Perito agrario e Dott. in Tut. e Gest. delle Ris. Faunistiche
Re: redditività - ettari o coltura?
08/06/2015, 16:37
Ciao, sicuramente un tecnico abilitato (agronomo, perito agrario, etc) potrà esserti d'aiuto in questo. Sui costi non ti so dire... ma puoi farti fare qualche preventivo.