Il tuo commercialista che dice?

Ho visto il video e anche quello della signora che ra li al tavolino con voi. La situazione nelle altre Regioni nn é molto diversa. Anche qui in Puglia ci sono stati diversi rinvii ma per ragioni differenti. Al volo ho visto che gli ultimi rinvii sono stati richiesti fortemente da una 30ina di comuni sardi e dagli ordini professionali di agronomi e periti agrari, anche se si é cmq sempre specificato che persistevano problemi sulla presentazione informatica della domanda. Per quanto ho capito, però, tali problemi nn sono tanto dovuti al Sian quanto alla implementazione dei parametri regionali del bando, sul portale, che é cosa che dovrebbero fare i tecnici regionali se nn sbaglio. Cmq la Regione dovrebbe chiarire ed ho visto che un consigliere regionale ha fatto più di una interrogazione alla quale nn é seguita ancora alcuna risposta ufficiale su quali siano i problemi di natura informatica. Uno dei problemi, per esempio, riguardava i criteri di selezione per i giovani costituitisi in società per cui agea ha detta alla Regione: "guarda, correggi sta cosa che nn va bene" detto in soldoni perché nn ho approfondito tantissimo.
La sig.ra, poi, faceva riferimento ai criteri di selezione che, naturalmente, erano star approvati prima del bando. Forse la commissione Europea faceva riferimento ad una loro modica nella risposta.
Cmq tra un po avrete il vostro organismo pagatore regionale (ARGEA) per cui in caso di errori ce li avrete a portata di mano.

Quanto alla decontribuzione una risposta l'avevo già data qui: sviluppo-rurale-e-fisco-in-agricoltura-f30/decontribuzione-cd-iap-t106678-10.html
Però consultate sempre un commercialista esperto.

Saluti

"Tra un pò" per noi è già tardi, dal momento che di primo insediamento ne puoi chiedere solo uno in tutta la vita e, nel nostro caso, c'è scivolato davanti senza che ne avessimo colpe! La P.A. era tenuta a considerare tutte le conseguenze dei ritardi, siano essi fondati o no.
In ogni caso, abbiamo un ricorso in atto. Sarà quindi il giudice a decidere se abbiamo diritto ad un risarcimento.

Aspetto l esito prima di recarmi da un commercialista,io avrei provato comunque a presentare la domanda Giorgio, magari le accettano capendo la situazuone se poi respingono si va al tar.

Avevo letto il tuo commento sulle decontribuzioni, ma se leggi in tanti siti, parla di una decontribuzione per tutti gli iscritti senza spiegare cosa c'è sotto, dando notizie di agevolazioni fiscali da cogliere al volo. Prese per il Culo? Darò che chi fa il primo insediamento deve avere un reddito agrario di 15.000 € minimo, quindi si sfora già il deminimis

I termini del ricorso al Tar scadevano prima dell'apertura delle domande. Quindi siamo stati costretti a presentarlo prima per non perdere la possibilità di fare anche ricorso. La domanda è inammissibile anche se la presentiamo. Perché spendere altri soldi?

In caso di esito positivo al tar avrete accesso ai contributi?

No, chiediamo il risarcimento di equivalente del premio concesso. Le risorse destinate dalla UE sono già finite.

Ciao giorgiomanieri, per il vostro primo insediamento è sicuramente tardi, questo, però, non taglia fuori la vostra azienda dal partecipare ad altri bandi del PSR, compreso l'ammodernamento dell'azienda agricola (anche se, immagino, gli investimenti in miglioramenti fondiari ed in macchine e attrezzature li abbiate già fatti); l'intervento scritto in precedenza voleva sottolineare una buona cosa per il futuro: un conto è avere l'O.P. a Roma, un conto è avercelo in casa, per eventuali problemi sai a chi rivolgerti.

Queste situazioni sono figlie di vari errori, prima di tutto, secondo me, politici: si fa la corsa per arrivare a pubblicare il bando quando ancora non si è sicuri e pronti al 100% solo per poter dire "ecco qua il bando, siamo stati veloci e bravi"; in questo, anche i tecnici hanno colpe (non mi riferisco al tuo caso in particolare, che non conosco nel dettaglio): qui in Puglia, appena approvato il PSR, molti tecnici hanno iniziato a spargere voci di imminenti uscite di bandi per il primo insediamento (il più atteso) contattando aziende per accaparrarsene quante più possibili. Questo, per molte aziende, ha significato mobilitarsi per una cosa i cui termini temporali (di pubblicazione del bando e di funzionalità dei portali) non erano ancora chiari. Questo è da irresponsabili!!

Comunque, avete fatto bene a rivolgervi alla giustizia amministrativa che, vi auguro, vi sia favorevole.

Saluti

Il de minimis non ha nulla a che vedere col reddito agrario (quel limite di cui parli non è nemmeno un reddito agrario ma una produzione standard che cmq non c'entra nulla) ma con l'ammontare degli aiuti ricevuti negli ultimi tre esercizi finanziari. Le considerazioni da me esposte non negano mica la bontà dell'aiuto: va solo valutato se usufruirne o meno.

Di quali agevolazioni fiscali parli? Non è che ti riferisci alla banca delle Terre di ISMEA?