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Goldrake1980
Iscritto il: 30/06/2020, 11:02 Messaggi: 7 Località: Cairate (VA)
Formazione: Diploma di Perito Elettronico
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Buongiorno a tutti!
Io e Giulia stiamo coltivando un orto per passione, e vorremmo muovere i primi passi per aprire un'attività agricola, partendo dalle basi ma con il sogno, col tempo, di farlo diventare il nostro primo lavoro.
Vi porgo alcune domande su cui abbiamo qualche dubbio:
Considerato che la prospettiva di vendita per i primi anni non supererà il limite di 7000€, qual è l'iter minimo per poter iniziare a vendere i prodotti dell'orto?
E' sufficiente l'apertura della Partita IVA (in regime di esonero) presso Agenzia delle Entrate con cod. ATECO 0.1 al costo di 100 € ?
La registrazione all'INPS è obbligatoria ( 1500 € )? In che cosa consiste?
E' possibile creare un punto vendita all'interno della proprietà privata? Per i permessi di vendita su luogo pubblico è necessario rivolgersi al SUAP di riferimento?
Per produrre e vendere prodotti trasformati è necessario avere impianti e locali a norma oltre all'attestato HACCP? C'è distinzione tra prodotti alimentari (tipo caramelle), per cosmesi (tipo saponi) o altro (tipo sacchetti di lavanda)?
Grazie a chi vorrà aiutarci !!!
_________________Matteo Bertolotti
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18/07/2020, 8:35 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68622 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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19/07/2020, 19:54 |
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Goldrake1980
Iscritto il: 30/06/2020, 11:02 Messaggi: 7 Località: Cairate (VA)
Formazione: Diploma di Perito Elettronico
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Grazie per la risposta. Ho già letto il post di cui mi hai girato il link, ma sembra rivolto a chi vuole creare un'azienda che fornisca reddito come primo lavoro e mi lascia alcuni dubbi in quanto per noi sarebbe un'attività secondaria. Nel nostro caso, io ho un lavoro stabile e Giulia sta frequentando l'Università (Scienze e Tecnologie Agrarie).
Il nostro primo passo sarebbe di aprire una partita IVA in regime di esonero, senza diventare "professionisti", quindi con il famoso limite dei 7000€. Le mie domande erano rivolte proprio agli aspetti minimi per poter iniziare a vendere i prodotti.
Ad esempio ho letto che avendo io un reddito da lavoro subordinato, non occorre rifare la registrazione all'INPS ma è sufficiente aprire la P.IVA all'Agenzia delle Entrate. Vorrei se possibile un chiarimento su questo e sugli altri dubbi che ho espresso nel post precedente
Per quanto riguarda i prodotti trasformati, qual è il motivo per cui conviene aspettare? Aspetti normativi ? Cosa mi impedisce di vendere, ad esempio, i classici sacchettini di lavanda o delle saponette fatte in casa?
_________________Matteo Bertolotti
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20/07/2020, 9:39 |
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