20/10/2015, 16:46
22/10/2015, 1:31
gaetanorausi ha scritto:Salve a tutti, intanto complimenti per il forum, ben fatto e pieno di utenti disponibili.
Vi spiego la mia situazione nella speranza che possiate aiutarmi.
Lavoro presso un commercialista e devo fare un favore ad un amico, ma non trattando il settore agricolo mi trovo un pò in difficoltà.
Lui è attualmente disoccupato e si è preso in comodato d'uso alcuni piccoli terreni per la coltivazione di grano. Per aprire la partita iva in regime di esonero basta che inserisco nel portale i dati e il codice ateco dell'attivà?
Occorre inserire nel portale anche qualche appezzamento di sua proprietà?
Se qualcuno mi spiega il procedimento ne sarei molto grato
Grazie
Gaetano
22/10/2015, 3:44
22/10/2015, 7:00
22/10/2015, 8:28
22/10/2015, 8:42
22/10/2015, 9:28
23/10/2015, 14:34
Andrea80 ha scritto:Scusate se mi intrometto...Anche io sono un possessore di P.I in regime d'esonero.. e, effettivamente come dice Tizio8020
è difficile dimostrare che non superi quel budget di 7000 euro, perché io come tutti i possessori di P.I in esonero non avendo obbligo di fatturazione posso vendere i prodotti della mia azienda anche ai privati senza emettere fattura.. Abbiamo l'obbligo di mantenere solo le autofatture di vendita prodotte da CHI può emetterle.. Per essere più chiaro: se io vendo il mio prodotto ad un altro agricoltore con la mia stessa P.I lui non può emettere autofattura e quindi in teoria quell'entrata mancherà al totale finale annuo..
Andrea80 ha scritto:Per i terreni io ho fatto anche un quesito all'agenzia delle entrate e appunto non è chiara la norma.. Io ad esempio coltivo su dei terreni che non generano una rendita agraria per lo più in possesso di mio padre quindi anche loro mi hanno detto di non dichiararli...
Io mi pongo mille problemi e ogni tanto faccio dei quesiti all'agenzia delle entrate per cercare di stare tranquillo e non incappare in spiacevoli sbagli, ma ho capito questo: la norma su questo tipo di partita iva è molto vaga e generica e , se un giorno dovesse arrivare un controllo dipende da chi in quel momento effettua il controllo ad interpretarla.. se vogliono ti trovano l'intoppo altrimenti no.. Bisogna cercare di seguirla nel modo più giusto possibile e sperare di fare bene... la cosa importante e non superare il limite di 7000. Ho fatto certi quesiti all'agenzia delle entrate che sinceramente hanno messo in difficolta anche loro e non hanno saputo darmi delle risposte veramente chiare..
23/10/2015, 14:42
Andrea80 ha scritto:Figurati ti. Premetto che sto solo riportando le mie esperienze e quindi non le do come oro colato, anzi se c'è qualche commercialista o esperto in materia che dica la sua...
Per le tue domande io sapevo che non si possono più fare da parecchi anni le autofatture con cod. fiscale ma ora solo la P.I. in ogni caso per essere in regola diciamo che le 7000 euro si contano come anno solare quindi se lui apre la partita iva a ottobre e ha già fatturato al limite sarebbe meglio che non fatturi più .. In caso di controllo potrebbero contestarglielo e dire che ha cercato di eludere la norma .. ecco perché io sapevo che con il cod. fiscale non si può emettere autofattura.
Questo ripeto e sempre il mio punto di vista e come mi comporterei io..
Andrea80 ha scritto:Per il trattore noi possiamo acquistare trattori e mezzi agricoli come semplici cittadini privati la nostra partita iva non prevede nessuna limitazione.. E logico che se uno dichiara di fatturare 7000 euro annui e poi si compra un trattore e macchine per 50-60-100.000 euro allora la cosa suona male.... Ma credo che li ci arriviamo tutti... se uno ha quei soldi e non ha altre entrate vuol dire che la il regime d'esonero e andato a farsi benedire...
23/10/2015, 14:46
Tizio8020 ha scritto:E questo me lo sono sempre chiesto: come caspita fanno a verificare che io abbia realizzato un reddito, di chennesò, 7900 €, invece che uno di 6900 € ?
NON c'è obbligo di conservazione di documenti (fatture, scontrini, ricevute...).
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